AI LAVORATORI SOCIALMENTE UTILI LSU/LPU

Sciopero e Manifestazione Nazionale a Roma
Venerdì 13 Ottobre 2000
Ore 9.30 P.za della Repubblica



Il 31 Ottobre scadono i sei mesi di prosecuzione del lavoro e ad oggi non vi è nessuna certezza sulla loro proroga, né sulle prospettive occupazionali, anzi la quasi totalità degli enti ha già dichiarato di non avere risorse sufficienti per pagare di tasca proprio il 50% dell'assegno per gli ulteriori sei mesi di impiego, tantomeno per procedere a delle regolari assunzioni.

Le uniche iniziative prese dal Governo in questi ultimi mesi sono stati ulteriori contributi alle imprese private per incentivare assunzioni precarie, part-time, a termine, lavoro in affitto, mentre migliaia di LSU vengono esclusi ingiustamente dai regolari concorsi pubblici (esempio eclatante il Ministero della Pubblica Istruzione).

Il governo è riuscito solo a peggiorare la situazione con l'applicazione del decreto 81, decimando i LSU, scaricando responsabilità e oneri alle regioni ed enti locali.

La scadenza del 31 Ottobre sta arrivando senza che vi sia all'orizzonte una soluzione seria che garantisca dopo anni di "sfruttamento illegale" un futuro certo ai LSU, riconosca il lavoro svolto da migliaia di lavoratori che hanno garantito per anni  servizi indispensabili.

Per questo è necessario mentre si discute la Legge Finanziaria manifestare per rilanciare al Governo le nostre richieste
- riconoscimento del lavoro svolto in questi anni come diritto acquisito
- piano nazionale di assunzione nella pubblica amministrazione
- garanzia di prosecuzione dei progetti fino all'assunzione
- LPU pacchetto Treu e recupero dei LSU ingiustamente espulsi con il decreto 81/2000
- finanziamento ed incentivi agli enti pubblici per l'assunzione dei LSU
- Riapertura dei termini per la maturazione dei requisiti per il prepensionamento

Ma ci sono anche altre ragioni per manifestare contro l'impostazione della nuova finanziaria insieme a tutti i dipendenti pubblici: mentre l'aumento del petrolio e delle bollette costerà alle famiglie italiane 115.000 lire in più al mese e il Governo si prepara a regalare migliaia di miliardi alle imprese private, non viene stanziata una lira né per l'assunzione degli LSU né per i contratti dei lavoratori pubblici, verso i quali il Governo continua ad adottare la politica delle privatizzazioni e della riduzione dell'occupazione, con l'introduzione del lavoro interinale nei servizi pubblici, condannando così sia i LSU che i dipendenti di ruolo ad un futuro incerto e precario.


Per un piano nazionale di assunzioni negli enti pubblici
Per la garanzia di un lavoro e di un salario vero

TUTTI A ROMA IL 13 OTTOBRE 2000