4000 miliardi è quanto serve per garantire un lavoro e un salario stabile e sicuro
ai LSU; 4000 miliardi è quanto chiediamo al Governo di stanziare per i LSU in
questa finanziaria che, dicono, dovrebbe in parte ripagare lavoratori e
famiglie dei sacrifici fatti dal 1992 ad oggi per entrare a far parte
dell'Europa.
I lavoratori socialmente utili in questi anni hanno
contribuito al risparmio sulla spesa pubblica e al risanamento finanziario
dell'Italia lavorando in nero, a 800.000 lire al mese, per gli enti pubblici,
coprendo i loro vuoti d'organico e permettendo l'erogazione di moltissimi
servizi ai cittadini.
E' giusto quindi che anche loro godano dei benefici del
risanamento finanziario pubblico!
Finora però l'orientamento del Governo verso i LSU/LPU,
emerso negli incontri al Ministero del Lavoro, va in tutt'altra direzione. Si
riconferma la solita logica degli incentivi alle imprese e alle cooperative mentre
finora gli unici sbocchi lavorativi li hanno forniti le amministrazioni pubbliche
con le prossime assunzioni all'INPS, INPDAP, Giustizia, ecc.
Continua inoltre a permanere il pericolo serio sia per i LSU
ai quali molte amministrazioni non potranno garantire la prosecuzione
dell'attività dal primo novembre a causa dell'onere del 50% dell'assegno che
grava su di esse, sia per tutti i progetti LSU autofinanziati, sia per tutti i
LSU che sono stati esclusi dalle proroghe dal decreto 81/2000 per non aver compiuto
i 12 mesi.
Il Governo inoltre sta proponendo la continuazione dei
lavori socialmente utili per chi ha più di cinquant'anni fino alla pensione: ma
quale pensione se non si versano i contributi ?
In questi giorni si stanno tenendo gli incontri tra Regioni
e Ministero del Lavoro per arrivare alle famose convenzioni che stabiliranno il
passaggio alla gestione regionale dei LSU impiegati negli enti locali: le
Regioni hanno chiesto al governo di programmare la copertura finanziaria per il
proseguimento dei LSU per altri tre anni, sempre però con la normativa attuale
( pagamento del 50% del sussidio a carico dell'ente utilizzatore) e con gli
incentivi alle imprese private. L'unico punto positivo dell'intesa, in verità,
è stata la proposta di permettere agli enti locali l'assunzione dei LSU per
chiamata diretta, a cui manca però il benestare del Ministero della Funzione
Pubblica .
Per i LSU della Pubblica Istruzione si conferma invece la
scelta del megappalto alle cooperative.
I LSU/LPU HANNO GIA' DATO E' ORA CHE RISCUOTANO LA
LORO PARTE !
Per questo è necessario ancora una volta scendere in piazza
e chiedere al Governo con una grande manifestazione:
· il riconoscimento del lavoro svolto in questi anni
· un piano nazionale di assunzione nella pubblica amministrazione
· la garanzia della prosecuzione dei LSU fino all'assunzione stabile e sicura
· il recupero dei LSU/LPU espulsi dal decreto 81/2000 e del Pacchetto Treu
· finanziamenti ed incentivi agli enti pubblici per l'assunzione dei LSU
·
la riapertura dei termini per il prepensionamento
Tutti a
Roma il 13 ottobre 2000
Sciopero e manifestazione nazionale
Corteo da P.zza della Repubblica, ore 10