LAVORATORI IN AFFITTO  IN REGIONE EMILIA ROMAGNA

 

Apprendiamo da un’agenzia stampa delle dichiarazioni del capogruppo regionale di Rifondazione Comunista in merito alla delibera votata anche dall’Assessore del suo stesso partito con la quale la Giunta dell’Emilia Romagna per prima in Italia, affitterà 42 lavoratori da un’agenzia interinale.

Apprendiamo che “è stata una svista….. la delibera non è stata discussa né illustrata in Giunta è passata insieme a tante altre”.

Se tali dichiarazioni corrispondessero alla realtà dei fatti, la gravità dell’accaduto è enorme: i cittadini della nostra regione sono nelle mani di 13 signori che deliberano senza conoscere nemmeno l’oggetto delle delibere stesse.

Verrebbe da citare Totò : siamo uomini o caporali”. In questo caso di affitto di lavoratori, si addice bene il termine caporali.

Se invece le dichiarazioni del Segretario Regionale di Rifondazione Comunista non corrispondessero al vero allora saremmo al ridicolo.

 

In tutti e due i casi l’assessore di R.C. che ha votato una cosa a cui R.C è “assolutamente contraria” dovrebbe avere il dovere morale prima che politico di dimettersi, per coerenza, da tale carica.

 

Facciamo presente che questa delibera non è acqua fresca; la “svista” costerà cara ai lavoratori e ai disoccupati. Infatti molti Enti Locali governati da centrodestra e centrosinistra in seguito a tale delibera, stanno già studiando il modo di affittare i lavoratori invece di assumerli e purtroppo crediamo che questa valanga non si fermi al territrio regionale.

 

Le dichiarazioni del Segretario di R.C. si concludono in questo modo “le RdB avrebbero fatto bene a informarci in tempo avremmo fatto più attenzione a quella delibera”.

Il Segretario di R.C.  non si pone il problema che forse doveva essere il suo Assessore ad avvisarlo, visto che aveva la bozza di delibera a disposizione almeno  dal 28 agosto scorso e non certo un sindacato che coerentemente si batte contro la precarizzazione e la flessibilità nel mondo del lavoro tanto cara invece all’attuale Giunta che in data 22 giugno tramite il proprio Presidente Errani ha illustrato il proprio programma di legislatura: citiamo testualmente “I nuovi lavori a tempo determinato rappresentano circa il 70% delle assunzioni, ma nell’arco di tre anni si stabilizzeranno nel 93% dei casi”

 

Informiamo, anche, di aver recapitato nella giornata di ieri una diffida al Presidente della Giunta per comportamento antisindacale chiedendo la revoca della delibera in quanto la consultazione sindacale non è avvenuta preventivamente così come previsto dal contratto nazionale.

Se non verrà ritirata, nella giornata del 18 o al più tardi del 19 sarà depositato il ricorso per comportamento antisindacale.

Tornando alla gravità della decisione assunta dalla Giunta, le RdB non intendono farla passare sotto silenzio e per mercoledì 20 alle ore 16,30 terranno un presidio sotto il Palazzo della Regione con delegati di lavoratori di tutti i settori della Pubblica Amministrazione i quali fra l’altro sono impegnati ad organizzare lo sciopero nazionale del Pubblico Impiego previsto per il prossimo 13 ottobre che nella sua piattaforma prevede anche l’opposizione al lavoro interinale.

Attendiamo per tale occasione almeno la dissociazione pubblica ed ufficiale dell’Assessore di R.C.

 

                                                                                     P. RdB  Betti Massimo

13.9.2000