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                    Il regista Michael Moore 
                    al corteo con José Bové
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            CANNES - E' anche il Festival
            della protesta. Come annunciato alla vigilia della kermesse
            cinematografica, i precari dello spettacolo hanno manifestato contro
            la riforma del sistema dei sussidi ai disoccupati. Al grido di
            "Abrogation no, negociation oui", circa 500 persone
            (secondo la polizia, 1.500 secondo gli organizzatori) hanno sfilato
            dalle quattro del pomeriggio lungo la Croisette assolata. Con la
            "partecipazione straordinaria" del regista Michael Moore,
            che si è unito alla protesta. Ma si registrano anche scontri con le
            forze dell'ordine, con un bilancio piuttosto pesante: sette le
            persone fermate, cinque i feriti, di cui quattro in ospedale e uno
            di loro, riferiscono le fonti dei precari, è grave. 
             
            Gli scontri si sono verificati quando un gruppo di Intermittenti ha
            occupato il cinema Star, interrompendo la proiezione. La polizia ha
            cercato di disperdere i manifestanti, poi li ha accerchiati
            chiedendo alla stampa, soprattutto televisiva, che seguiva la
            manifestazione di lasciare il cerchio. Sembra che alcuni giornalisti
            si siano rifiutati, dando così ulteriore adito agli scontri. Un
            cameraman di France 3 è rimasto ferito, è stato fermato e gli è
            stato sequestrato il materiale video girato fino a quel momento.
            Secondo il portavoce degli Intermittenti, molti agenti in borghese
            si sarebbero infiltrati tra i manifestanti amplificando così la
            tensione. 
             
            Al di là degli incidenti, pesanti ma circoscritti, la
            manifestazione di oggi ha attraversato pacificamente la "via
            del cinema". Con un ospite d'eccezione: Michael Moore, il
            regista premio Oscar per Bowling for Columbine. "Il
            lavoro è un diritto umano, il salario è un diritto umano - ha
            gridato Moore al megafono -, sono qui oggi in segno di solidarietà
            con i lavoratori francesi che vogliono un salario dignitoso". 
            
            
             
            Tra i manifestanti c'era anche Josè Bovè, leader della
            Confederation Paysanne e, ma solo come cronista televisivo, anche
            Moritz de Hadeln, ex direttore del Festival di Berlino e della
            mostra del Cinema di Venezia. In coda al corteo anche rappresentanti
            del Partito comunista francese e della Lega comunista rivoluzionaria
            che ad un certo punto hanno anche intonato Bella ciao in
            italiano. Alla protesta dei lavoratori dello spettacolo si è unita
            nei giorni scorsi quella dei dipendenti del Ritz Carlton, l'albergo
            più lussuoso della città, che ha costretto le star a rifarsi i
            letti e a restare con il minibar vuoto. 
             
            Dopo gli scontri del tardo pomeriggio la situazione è tornata alla
            normalità, tanto che la "Monteé des marches" per il film
            Shrek 2 si è svolta regolarmente. Un cordone di sicurezza
            con numerosi mezzi blindati e poliziotti ha vigilato sull'arrivo
            delle star e degli invitati, impedendo qualunque interferenza.
            
           
         
       
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