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Nel commentare con soddisfazione l’utilizzo dei 280 milioni stanziati nella Finanziaria 2004 per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, il ministro Mazzella si è dimenticato di denunciare la grave carenza di personale che rischia di paralizzare le amministrazioni. Una situazione che deriva dal blocco ultradecennale delle assunzioni che i governi, di tutti i colori, hanno attuato e che è aggravata dall’introduzione (nel corso degli anni) di norme che permettevano alle pubbliche amministrazioni di aggirare il blocco e fare ricorso a personale con contratto precario, LSU, contratto a tempo determinato, co.co.co., interinale, ecc. In una situazione in cui decine di migliaia di lavoratori precari garantiscono da anni il funzionamento delle amministrazioni è un grave errore da parte del ministro non aver subito dichiarato che queste prime assunzioni saranno finalizzate alla stabilizzazione del personale precario che da anni presta servizio ed è quindi già ora una risorsa professionale che non ha bisogno di ulteriore formazione. Anche dal punto di vista dei costi per questo personale sono già stanziati annualmente i fondi per le loro retribuzioni per cui i 280 milioni stanziati ex novo potrebbero risultare sufficienti per la stabilizzazione di un numero molto più alto di personale senza ulteriori aggravi di spesa per le amministrazioni. Le condizioni ci sono tutte per non rendere questo provvedimento una goccia nel deserto. Roma, 18 febbraio 2004 p/Direzione Nazionale. Giuliano Greggi |