Contratti: chiuso quello dei
Ministeri Brutti
presagi per il primo contratto della Presidenza del Consiglio dei Ministri |
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Il
28 febbraio, alle ore 12.30, sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Ugl
l'ipotesi di Contratto dei ministeriali. Come era stato previsto la tornata si
è conclusa in tempi da “record mondiale”, la RdB Pubblico Impiego a
differenza dei sindacati concertativi, valuta negativamente l’ipotesi di
accordo relativa al CCNL 2002-2005. Questa ipotesi di accordo in pratica serve
da “apripista” per tutti i lavoratori degli altri comparti che si
vedranno applicati più o meno gli stessi aumenti economici e le stesse nuove
normative da TEMPI DI GUERRA. TUTTI I LAVORATORI DELLA P.C.M.
QUINDI DEVONO TENERSI PRONTI PER UNA FORTE MOBILITAZIONE CONTRO LE POLITICHE
DI GUERRA DI CONTRATTI CHE RIDUCONO I SALARI E LE LIBERTA’ DEMOCRATICHE.
Di seguito pubblichiamo la Nota
a Verbale della RdB:
La
RdB Pubblico Impiego valuta negativamente l’ipotesi di accordo relativa al
CCNL 2002-2005 comparto Ministeri in quanto: sul piano economico non risponde
alle esigenze dell’adeguamento delle retribuzioni all’inflazione reale e
all’aumento del costo della vita dovuta all’introduzione dell’Euro,
prevedendo aumenti assolutamente distanti dai livelli delle retribuzioni
europee; pur in presenza del blocco reiterato delle assunzioni non
affronta e non prevede alcuna soluzione al problema del precariato confermando
il pieno utilizzo delle forme di lavoro flessibile; rinvia, con una
fumosa dichiarazione congiunta, la soluzione all’annoso problema
dell’adeguamento del valore dei buoni pasto consentendo al Governo di
incamerare le risorse stanziate ma non utilizzate per questo istituto (60
milioni di euro); rimanda la definizione del problema
dell’ordinamento professionale ad una costituenda Commissione i cui limiti
di azione impediranno di fatto la soluzione definitiva al giusto inquadramento
del personale; irreggimenta il personale in una gabbia disciplinare
repressiva; non dà certezze in ordine al libero esercizio delle libertà
sindacali; La RdB Pubblico Impiego per quanto sopra non sottoscrive
l’Ipotesi di Accordo che sottoporrà alla valutazione dei propri organismi
statutari e al referendum tra i lavoratori del Comparto al fine di verificare
la rispondenza dell’ipotesi di Accordo alle necessità ed alle aspettative
della categoria.
Roma
28.2.2003
p/ Direzione Nazionale RdB P.I.
Giuliano Greggi