Piattaforma contrattuale RdB-PI Presidenza del consiglio dei ministri |
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In attesa di un'assemblea sull'argomento, saremo lieti se ci farete pervenire nei prossimi giorni le vostre considerazioni in merito.
CUB-RdB - Coordinamento P.C.M.
Piattaforma
Contrattuale Comparto
Presidenza
del Consiglio dei Ministri
ELEMENTI
SALARIALI:
1.
Aumenti stipendiali: aumento di 260 euro (500.000 lire),
con decorrenza 1 gennaio 2002, come prima, parziale risposta alla crisi
retributiva dell’ultimo decennio, durante il quale la perdita del potere
d’acquisto ha inciso in maniera pesantissima sul nostro tenore di vita;
2.
Reintroduzione di meccanismi automatici di riallineamento dei salari
all’inflazione reale, ad indicizzazione mensile;
3.
Introduzione della quattordicesima mensilità, tramite la
conversione di una parte del F.U.A., indicizzata e da corrispondere a fine
giugno;
4.
Reinserimento degli scatti salariali di anzianità come elemento
di riconoscimento di una maggiore professionalità legata all’esperienza
lavorativa;
5.
Perequazione delle Indennità di Amministrazione, riconosciuta
come elemento fisso della retribuzione, indicizzata e utile ai fini del
calcolo della pensione, nonché abolizione del meccanismo del decurtamento
in caso di malattie inferiori ai 15 giorni;
6.
Riguardo all’utilizzo del F.U.A., chiediamo l’introduzione di un
meccanismo di attribuzione basato sulla produttività collettiva: se è
infatti vero che tutti concorrono al raggiungimento degli obbiettivi,
parallelamente tutti devono poter accedere a quote equivalenti del salario
accessorio;
7.
Indennità varie (di sportello, biologica, turni, flessibilità
orario di lavoro settimanale, etc.): chiediamo la semplificazione del
sistema delle indennità, la trasformazione in voce fissa stipendiale e il
pagamento mese per mese, sottraendole così alla contrattazione annuale che le
frammenta e ne ritarda i tempi di pagamento;
8.
Soppressione della diretta collaborazione in considerazione
dell’unica specificità che caratterizza l’Amministrazione della
Presidenza del Consiglio dei Ministri e per eliminare ulteriori disparità di
trattamento tra il personale;
9.
Pagamento della giornata festiva in coincidenza della domenica;
10. Buoni pasto: aumento del valore dei buoni da 4,65 € a 7,75 €;
ORDINAMENTO
PROFESSIONALE:
1.
Nuova classificazione del personale: riduzione dei livelli
retributivi del personale da 11 a 6, nonché la creazione di due macro-Aree
(Area del Procedimento ed Area del Provvedimento), suddivise a loro volta in
due sotto-Aree
MACRO-AREE
|
SOTTO-AREE
|
ATTIVITA’
|
LIVELLO
RETRIBUTIVO
|
Area
del Procedimento |
Procedimento
Semplice |
Attività
di mero supporto al processo lavorativo |
B2
|
Procedimento
Complesso |
attività
con conoscenza specialistica e
responsabilità di gruppo |
B3S
|
|
Area
del Provvedimento |
Provvedimento
Semplice |
produzione
di atti semplici |
C1
C2
|
Provvedimento
Complesso |
produzione
di atti complessi, nonché Direzione di più sezioni o reparti e/o
sostituzione del dirigente in sua assenza |
C3
C4 |
in
modo da ottenere per tutti un inquadramento e una retribuzione più confacente
alla realtà e un riconoscimento dell’effettiva crescita professionale
collettiva;
2.
Sviluppi di carriera intesi come diritto soggettivo maturabile
attraverso anzianità di servizio e partecipazione a corsi di formazione, e
consistenti nel passaggio al livello giuridico e retributivo superiore una
volta maturati i requisiti necessari;
3.
Formazione professionale intesa come diritto soggettivo dei
lavoratori, e distinta in due filoni - aggiornamento professionale e sviluppo
formativo - rivolti a mettere i dipendenti in condizione di assorbire le
innovazioni tecnologiche, procedurali e legislative che si presentano nel
tempo, il primo e finalizzato all’adozione di nuovi modelli di
organizzazione del lavoro ed alla conseguente progressione di carriera il
secondo. La formazione dovrà essere rivolta a tutti, e svolgersi durante
l’orario di lavoro e ne andrà garantita la pari opportunità.
DIRITTI
INDIVIDUALI E COLLETTIVI:
1.
Lavoratori a contratto atipico: irrigidimento delle norme per
l’utilizzo di tale personale, che dovrà essere consentito solo in casi di
reale straordinarietà e con trattamento economico e normativo identico a
quello del personale di ruolo;
2.
Ferie: i lavoratori neoassunti devono aver diritto allo stesso
trattamento previsto per la generalità dei dipendenti. Le esigenze
organizzative non potranno in nessun caso essere causa ostativa alla
concessione delle ferie;
3. Aspettativa: aumento del periodo di aspettativa non retribuita a 18 mesi ogni 4 anni e semplificazione delle procedure di accesso a tale istituto.
RELAZIONI
SINDACALI:
1.
Soggetti sindacali: bisogna prevedere due livelli di trattativa:
-
Nazionale a cui partecipano:
a)
il Coordinamento Nazionale delle RSU - eletto sulla base di un
regolamento da approvarsi entro 90 giorni dalla firma del contratto;
b)
le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano
nazionale;
-
Locale (ufficio periferico individuato come sede di RSU nelle
elezioni più recenti) a cui partecipano:
a)
le R.S.U.;
b)
le organizzazioni sindacali di categoria territoriali maggiormente
rappresentative sul piano nazionale o nell’ambito locale di contrattazione.
Va
affermata l’illegittimità di ulteriori livelli intermedi di discussione
prevedendo, comunque, in caso di loro permanenza, un’adeguata rappresentanza
delle RSU. Eventuali contrasti tra RSU e OO.SS. devono essere sanati
attraverso lo strumento democratico del confronto con i lavoratori
interessati, con assemblea o referendum (ove possibile);
2.
Riguardo le forme e le materie delle relazioni sindacali, chiediamo che
il sistema delle relazioni sindacali si basi sull’informazione, che
deve essere completa e puntuale, e la contrattazione a cui vanno riportate
tutte le materie oggi afferenti ad altre modalità di confronto. Nessun
soggetto sindacale deve essere discriminato attraverso informazioni fornite in
maniera disomogenea, l’obbligo di sottoscrizione di accordi pena il mancato
diritto di accesso alle contrattazioni successive, i tavoli di trattativa
separati o altre pratiche similari. Le contrattazioni nazionali e locali
devono essere obbligatorie (almeno) per le materie che attengono
all’applicazione dei contratti nazionali, la gestione del personale,
l'organizzazione del lavoro, le scelte gestionali delle Amministrazioni o che
comportino, comunque, effetti sulle condizioni di lavoro e sul trattamento
economico e normativo dei dipendenti. In nessun livello di contrattazione sarà
possibile modificare “in peggio” quanto stabilito dalla Contrattazione
Collettiva Nazionale di Lavoro;
3. Le OO.SS. e/o le RSU dovranno consultare obbligatoriamente i lavoratori, dopo la firma di ogni accordo, attraverso un referendum. Le Amministrazioni metteranno a disposizione i mezzi logistici necessari. In caso di mancato consenso della maggioranza semplice dei votanti, le trattative dovranno riprendere sulla base dei risultati della consultazione. L’istituto dell’assemblea potrà essere indetta da un qualsiasi membro delle RSU, o da un’organizzazione sindacale rappresentativa a livello nazionale, o nell’ambito di riferimento.