Il
dipartimento della Protezione Civile ha convocato per il 22
marzo tutte le organizzazioni sindacali per un’informativa
relativa all’attuazione dell’art. 3, comma 3, del decreto
legge 31 maggio 2005, n. 90 e successive modificazioni.
Le solite
sigle hanno chiesto ancora una volta i tavoli separati (anche
quelle oramai non più rappresentative, grazie alla normativa
avallata fortemente proprio da loro), addirittura con il basso
tentativo di frammentare la RSU. Il
consueto esempio di democrazia!!!
A questo
gioco la RdB si è sottratta.
Il DPC ha
concepito un provvedimento di legge che riguarda materie che
rientrano nella contrattazione, giustificando tale
prevaricazione con un accordo appoggiato da queste sigle
sindacali, che prevede facili carriere solo per pochi.
Grazie alla
firma del Protocollo di intesa provocheranno all’interno del
Dipartimento gravi disparità di trattamento tra lo stesso
personale in comando, tra quello in comando e di ruolo.
La Rdb
consapevole sin da allora degli effetti devastanti che avrebbe
prodotto non lo ha sottoscritto.
Dopo aver
procurato il danno, cercheranno forse di recuperare
escogitando soluzioni prive, tuttavia, di quei presupposti
esaurienti per tutti i lavoratori bensì solo per pochi
eletti.
Infatti solo pochi eletti
transiteranno di ruolo verticalmente, senza alcun criterio
prestabilito ma “opportunamente” creato da una
commissione nominata
“con giurisdizione domestica”.
La RdB
ribadisce la propria posizione in merito a tale provvedimento:
-
PASSAGGIO VERTICALE PER TUTTI SIA
PER IL PERSONALE IN COMANDO CHE PER IL PERSONALE DI RUOLO.
Riteniamo
che l’impegno dell’amministrazione, più volte espresso, non
sia stato “sufficiente” a garantire il passaggio verticale
per il personale di ruolo e per quello che non rientra
nell’attuale provvedimento, un’amministrazione colpevole di
aver generato un meccanismo “clientelare” garantito dalle
sigle sindacali che hanno approvato e sottoscritto il
Protocollo d’intesa del 5 agosto 2005.
p/RdB-CUB
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