21 maggio 2004

Sciopero Generale del Pubblico Impiego

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La cancellazione dell’accordo sulla politica dei redditi e una diversa distribuzione della ricchezza rappresentano gli obiettivi prioritari

Le politiche economiche e fiscali del Governo rischiano di mettere definitivamente in ginocchio un settore fondamentale come quello del servizio pubblico, per favorire le imprese che in questi decenni hanno goduto di contributi e condoni fiscali, effettuati grazie alla riduzione della spesa pubblica.

I tentativi di “governare” questi processi attraverso la concertazione e la politica dei redditi sono inevitabilmente falliti:

  • il blocco delle assunzioni, confermato ad ogni legge Finanziaria, accompagnato dagli accordi sulle flessibilità, ha comportato un graduale e massiccio utilizzo delle forme di lavoro precario, affermando, anche in termini quantitativi, i lavoratori impiegati nelle pubbliche amministrazioni privi di un contratto a tempo indeterminato (256.370 dati ARAN).

  • la cosiddetta “moderazione salariale” applicata attraverso la politica dei redditi e la mancanza di un automatismo di rivalutazione degli stipendi ha prodotto una perdita del potere d’acquisto del 17,9%, come evidenziato dai diversi istituti di ricerca.       

Mai come ora un rilancio complessivo della Pubblica Amministrazione è correlata da una diversa distribuzione delle risorse a favore del miglioramento dei servizi pubblici, nonché, da una politica salariale che metta fine all’impoverimento dei lavoratori.

Il ritardo verificatosi nell’avvio delle trattative per alcuni rinnovi contrattuali, la lentezza nell’applicare gli accordi sottoscritti, le risorse irrisorie stanziate per i bienni economici (50 euro medi),  mettono in rilevo il fallimento dell’accordo del 4 febbraio 2002 ed evidenziano la necessità di imprimere un cambio di direzione radicale alle politiche contrattuali.

Oggi non serve un rilancio della politica di concertazione, tentando di rimuoverne gli effetti rovinosi che ha prodotto. E’ stato principale elemento di arretramento dei livelli di tutela del lavoro e del salario, a scapito di un possibile rilancio dell’intero sistema pubblico.

Ø      Per IL RISPETTO DEGLI ACCORDI

Ø      Per RINNOVARE IL CONTRATTO BIENNALE

Ø      Per OTTENERE SALARI EUROPEI

Ø      Per UNA NUOVA SCALA MOBILE CHE PROTEGGA I NOSTRI SALARI DALL’INFLAZIONE

Ø      Per L’ASSUNZIONE DEL PERSONALE PRECARIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

SCIOPERO GENERALE di tutte le categorie VENERDI 21 MAGGIO 2004

MANIFESTAZIONE NAZIONALE a ROMA  
Piazza Indipendenza ore 9,30


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