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In
modo del tutto estemporaneo (l’ultimo incontro risale al 2001), l’Aran
ha convocato, questa mattina tra la calura agostana di Roma, i sindacati
per discutere dei Fondi di previdenza complementare per i lavoratori e i
dirigenti dei comparti Ministeri, Parastato, Presidenza del Consiglio,
Agenzie Fiscali, Cnel, Enac. L’arcano
è venuto subito fuori: la controriforma delle pensioni di Berlusconi ha
liberalizzato i fondi pensione per cui o si fa in fretta a costituire il
Fondo chiuso oppure si rischia di perdere competitività su un mercato
dove già sono scese in campo banche, assicurazioni, società finanziarie
per spartirsi un “malloppo” di svariati miliardi di euro. La
relazione dell’Aran ha evidenziato come tutto sia già predisposto per
l’avvio del Fondo, manca lo Statuto e il regolamento elettorale, che
permetterà ai sindacati di sedere nel consiglio di amministrazione, nonché
la messa a disposizione del ministero dell’Economia delle quote di TFR
da gestire. Cgil,
Cisl, Uil, autonomi e sindacati della dirigenza si sono detti d’accordo
nell’accelerare i tempi minacciando sfaceli se per settembre il governo
non scioglierà i nodi economici. La
RdB/CUB è stata l’unica sigla sindacale a dichiarare la propria
contrarietà allo scippo del TFR per finanziare i Fondi per la previdenza
complementare che, come ormai evidenziato dai dati statistici ufficiali,
hanno un rendimento inferiore alla attuale rivalutazione degli
accantonamenti per la liquidazione. I
Fondi complementari, al di là degli specifici interessi economici che
attraggono sia i sindacati che le imprese, sono l’effetto della
controriforma Dini del 1995 e delle ulteriori penalizzazioni introdotte da
Berlusconi. Il
problema quindi è la difesa del sistema previdenziale pubblico
pesantemente attaccato nell’ultimo decennio, il ripristino del calcolo
retributivo per tutti e la garanzia di una rendita pensionistica dignitosa
per i nuovi lavoratori “intermittenti”. Su
questi obiettivi, e non certo per la difesa dei Fondi complementari, che
la RdB Pubblico Impiego convocherà in autunno la mobilitazione dei
dipendenti pubblici. Roma,
4 agosto 2004 p/Direzione
Nazionale |
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