L’impegno
per una forte riuscita delle liste RdB/CUB pubblico impiego
nelle prossime elezioni RSU del 15 - 18 novembre non deve
distrarci da un compito che per noi è stato sempre
fondamentale: l’azione di contrasto ai progetti di ulteriore
smantellamento della pubblica amministrazione e di
compressione dei diritti a cominciare dal diritto al salario e
ad un lavoro stabile e garantito.
La
finanziaria 2005 in discussione al Parlamento, il progetto di
devolution già in stato avanzato di realizzazione sono due
questioni sul tappeto su cui è necessario mantenere alta
l’attenzione e la mobilitazione.
Affrontare i
problemi contrattuali dei lavoratori pubblici sganciandoli da
questo scenario, come stanno facendo CGIL, CISL e UIL con i
loro "sciopericchi fantasma" è non solo sbagliato
ma, addirittura, controproducente perché favorisce
l’isolamento dal più ampio fronte di lotta contro le
politiche liberiste in atto.
La RdB/CUB
pubblico impiego ritiene quindi necessario mettere in campo e
partecipare ad ogni iniziativa capace di rafforzare questo
fronte di lotta.
Per questo
riteniamo utile ed importante aderire all’appello lanciato
dalla "rete per il reddito e i diritti" - e già
fatto proprio dal Consiglio nazionale della CUB il 9 ottobre a
Firenze - per una grande MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IL 6
NOVEMBRE contro la Finanziaria, la concertazione, per il
diritto al reddito, per i salari e i contratti.
Una
manifestazione che porti in piazza il conflitto sociale, quel
conflitto da molti demonizzato - compresi larghi settori
dell’opposizione - ma che è stato e rimarrà l’unico
strumento davvero efficace per rivendicare Salario, Diritti,
Dignità come dimostrato prima di tutto dalla straordinaria
mobilitazione degli autoferrotranvieri dei mesi scorsi e dalle
forti mobilitazioni dei vigili del fuoco e delle agenzie
fiscali per rimanere al pubblico impiego.
Ma la
risposta alla Finanziaria deve essere anche mobilitazione e
lotta. Per questo la CUB ha deciso di dare vita ad uno
SCIOPERO GENERALE NAZIONALE il 3 dicembre prossimo, proprio
mentre il Parlamento sarà intento a votare la Finanziaria
2005.
Due
iniziative, quindi, che servono a rimettere al centro i
diritti del mondo del lavoro, a segnalare l’esistenza di
un’ipotesi diversa dalla concertazione scelta da Cgil, Cisl
e Uil - al di là delle divergenze di facciata che fanno
trapelare in questi giorni - a sottolineare il NO forte del
movimento del lavoro ad ipotesi liberiste da chiunque
provengano.
Affermare,
come fanno alcuni, che ad un eventuale cambio di governo non
debba necessariamente corrispondere la cancellazione di tutte
le riforme "nefande" approvate dal governo
Berlusconi è come dire che ben venga il fatto che il
"lavoro sporco" sulle pensioni, sulla precarietà,
sul TFR, sui contratti sia portato a compimento da questo
governo consentendo a chi arriverà dopo di non doversi
sporcare le mani su materie su cui condividono, di fatto,
l’impostazione liberista.
La RdB/CUB
Pubblico Impiego quindi, nel sollecitare tutte le strutture e
tutti gli iscritti al massimo sforzo in questo scorcio di
campagna elettorale per il rinnovo delle RSU nel pubblico
impiego, fa appello affinché le manifestazioni e gli scioperi
delle prossime settimane siano partecipatissime, proprio a
segnalare la forza di un sindacato non solo radicato nei
luoghi di lavoro, ma capace di proporre alternative credibili
e praticabili sul piano generale.
Roma, 20 ottobre 2004
La Direzione
nazionale RdB/CUB P.I
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