Le
ultime dichiarazioni del Ministro Mazzella sui rinnovi
contrattuali del pubblico impiego puzzano di fregatura.
Discutere di cifre e non di percentuali, come propone il
Ministro, non cambia la quantità delle offerte del Governo
per il rinnovo dei 3.500.000 lavoratori del pubblico impiego
ma sembra un escamotage per consentire a CGIL, CISL e UIL una
ritirata onorevole dalle loro richieste, che la RdB comunque
ritiene insufficienti.
E’ ormai nell’aria un ennesimo accordo quadro al ribasso
tra i segretari confederali e i ministri di Berlusconi che
ricalca la truffa del 4 febbraio 2002 duramente contestata
dalla RdB.
Noi continuiamo a chiedere salari europei ovvero il recupero
di quanto perso negli ultimi anni e che l’Eurispes fissa al
19%. Non vorremmo che, a pochi giorni dal rinnovo delle RSU,
sindacati concertativi e Governo si accordassero sulle cifre
di aumento economico, senza una vera e propria apertura dei
tavoli contrattuali, per far pesare la bilancia del voto a
favore di chi vuole scippare il TFR ai lavoratori pubblici e,
per raggiungere tale obbiettivo, è disposto a cedere sul
salario.
Direzione
nazionale RdB/CUB Pubblico Impiego
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