Con le ultime decisioni del Governo Berlusconi
l’attacco ai lavoratori pubblici è diventato, se possibile,
ancora più feroce e porta con sé l’attacco diretto alla
Pubblica Amministrazione con il tentativo più che palese di
distruggerla.
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L’imbroglio
delle aliquote fiscali
: ai lavoratori pubblici verrà concesso un risparmio medio
che oscilla tra 15 e 25 euro.! Mentre risparmi consistenti-
oltre 3400 euro – sono destinati ai redditi alti e
non si tratta
certo dei dipendenti pubblici
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Blocco
dei rinnovi contrattuali
: con lo stanziamento economico previsto nella Legge
Finanziaria, in discussione al Parlamento, i calcoli sono
presto fatti: un piatto di lenticchie a fronte di una perdita
del potere d’acquisto delle retribuzione del 19% in tre anni
secondo il centro Studi Eurispes;
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Blocco
totale del Turn over :
fino al 2007 nessuna amministrazione potrà procedere ad
assunzioni di alcun tipo con la conseguente cancellazione
di 75.000 posti di lavoro, pesante aumento dei carichi di
lavoro, dequalificazione dei servizi erogati e nessuna
prospettiva di stabilizzazione delle centinaia di migliaia di
lavoratori precari della pubblica amministrazione.
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Taglio
di beni e servizi della P.A:
per il 2005, 600 milioni di euro, per il 2006 il doppio, di
tagli alle spese per il funzionamento delle pubbliche
amministrazioni. Questi tagli comporteranno conseguenze
dirette non solo sui dipendenti ma anche e soprattutto sui
cittadini che si vedranno ridurre servizi e diritti.
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Aumento
della tassazione indiretta strumento
ancora più abietto per recuperare denaro che comporterà
aumenti di tasse tutte le volte che aumentano le tariffe o la
benzina ai quali si aggiungono gli aumenti dei diritti di
concessione governativa e bolli .
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Tassazione
invariata per il TFS
( Trattamento fine Servizio, la liquidazione) la modifica
delle aliquote non viene estesa alla tassazione della
liquidazione che rimarrà al 23%, una misura volta a favorire
i Fondi di previdenza privata a danno della certezza del TFS.
La
RdB P.I. ritiene perciò che sia necessaria ed urgente una
forte risposta di lotta, ora prima che sia troppo tardi, e
rilancia lo SCIOPERO GENERALE nonostante l’intervento
liberticida ed illegittimo della Commissione di Garanzia (a
garanzia di chi?) che ha intimato di tenere fuori dallo
sciopero i lavoratori pubblici.
Una
richiesta che respingiamo al mittente anche se dovesse
comportare sanzioni a carico dell’organizzazione sindacale
PER
SALARI EUROPEI
LAVORO
STABILE E TUTELATO
SCUOLA
SANITA’ E PREVIDENZA PUBBLICHE
Venerdì
3 dicembre manifestazioni a Napoli e Milano
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