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                  Il Decreto Legge 106/05 taglia di 208 
                  milioni di euro il finanziamento alle Agenzie Fiscali, 
                  questo mentre il Ministero Economia e Finanze temporeggia – da 
                  oltre un anno – nella firma di un decreto, atto dovuto, che 
                  doveva portare altrettanto nelle casse delle strutture che 
                  presiedono la lotta all’evasione e alla contraffazione. 
                  
                  Quando nella seconda metà degli anni ’90 il 
                  Governo di Centro-sinistra decise per la trasformazione del 
                  Ministero delle Finanze in Agenzie Fiscali, lo fece, si disse, 
                  per migliorare l’efficacia e l’efficienza della macchina 
                  fiscale, con maggiori gratificazioni, anche economiche del 
                  personale, e rilancio di un’economia fortemente condizionata 
                  dal fatto che, caso unico in Europa, quasi il 20% del Prodotto 
                  Interno Lordo fosse EVASIONE FISCALE. 
                  
                  Ora, a quasi dieci anni dal varo del progetto, 
                  di miglioramenti se ne vedono ben pochi, anzi. 
                  
                  I dipendenti delle Agenzie Fiscali hanno un 
                  contratto scaduto il 31 dicembre 2003, ancora ben lontano 
                  dall’essere rinnovato. L’Agenzia del Demanio è stata 
                  privatizzata e il patrimonio dello Stato svenduto. Tutte le 
                  Agenzie Fiscali fanno sempre più ricorso al precariato 
                  come forma di lavoro, precari che sono quasi il 20% del 
                  personale all’Agenzia del Territorio, e questo non 
                  depone certo a favore della continuità dell’azione 
                  antievasione. In realtà come l’Agenzia delle Dogane, 
                  assolutamente in prima linea nella lotta alla contraffazione, 
                  la carenza di personale sta raggiungendo livelli di guardia, 
                  al punto che in tanti, troppi, punti nevralgici, il lavoro 
                  ordinario può essere eseguito solo grazie a massiccio utilizzo 
                  dello straordinario. L’Agenzia delle Entrate, infine, 
                  sembra vivere sempre più di kermesse di piazza e 
                  manifestazioni di facciata che di vera progettualità 
                  antievasione. 
                  
                  Non accettiamo la logica dei tagli. 
                  Investimenti seri… ecco cosa ci vorrebbe! 
                  
                  …ecco per cosa le RdB/CUB stanno lottando. 
                  
                  A questo punto ci sarebbe da chiedersi perché 
                  anni fa si è voluto trasformare il Ministero delle Finanze, 
                  organismo istituzionale garantito dalla Costituzione (e 
                  garante della Costituzione), in Agenzie Fiscali, organismi di 
                  gestione para-aziendali, basati sulla logica dei bilanci, 
                  sempre più tagliati…  per migliorare la lotta all’evasione? …
                  macchè! per mangiarti meglio, come 
                  diceva il lupo a Cappuccetto Rosso… 
                  
                  Roma, 29 giugno 2005 
                  
                  R.d.B.-CUB 
                  Pubblico Impiego  |