Apre oggi, a soli tre mesi dalla
naturale scadenza, il tavolo di trattativa per il rinnovo del
contratto di alcuni comparti del Pubblico Impiego.
Se
per la Scuola, i Ministeri e le Agenzie Fiscali si inizia a
discutere oggi e per le Aziende Autonome venerdì, nessuna
notizia per quanto riguarda più di 1.400.000 lavoratori di
Enti Locali, Sanità, Università, Ricerca e Parastato .
Un’ apertura di trattativa “fasulla” in quanto l’Aran oggi può
mettere sul tavolo risorse economiche per il 4,31% di aumenti,
mentre il rimanente 0,70%, che manca per raggiungere il 5,01%
previsto dall’accordo Governo–Sindacati di maggio 2005 , sarà
disponibile solo nel 2006, con lo stanziamento nella prossima
legge Finanziaria.
Un
rinnovo contrattuale che arriverà quando il contratto sarà già
scaduto ed in presenza di un carovita che negli ultimi due
anni ha avuto una crescita esponenziale, senza contare gli
ulteriori aumenti delle tariffe, già annunciati, che saranno
ben superiori all’inflazione “programmata”.
Nel frattempo il Governo si appresta a “riscuotere” la
mobilità più o meno selvaggia dei dipendenti pubblici,
l’aspetto meno pubblicizzato dell’accordo del 27 maggio, che
avrà pesanti ripercussioni sulle condizioni di migliaia di
lavoratori.
Mobilità a cui vogliono ricorrere, con l’avallo dei sindacati
concertativi, per cercare di mettere una “toppa” alle
disfunzioni che il decennale blocco delle assunzioni ha
provocato nei servizi resi dalle Pubbliche Amministrazioni.
La
RdB, unica sigla sindacale a non sottoscrivere l’accordo di
maggio, ha indetto un referendum tra i lavoratori pubblici e,
dai primi dati pervenuti, risulta che oltre il 90% degli
interessati si è espresso contro qualsiasi accordo al ribasso,
sia sul piano economico che su quello delle tutele e dei
diritti.
Per questo oggi la RdB chiede, in
questa tornata contrattuale, per i dipendenti pubblici SALARI
EUROPEI e la difesa dei DIRITTI e la DIGNITA’ dei lavoratori,
annunciando fin d’ora che metterà in cantiere tutte le
iniziative di lotta che si renderanno necessarie, fino alla
proclamazione dello SCIOPERO GENERALE e della MANIFESTAZIONE
NAZIONALE in concomitanza con la discussione parlamentare
della legge Finanziaria.
Federazione RdB/CUB Pubblico Impiego |