Il valore dei buoni pasto dei dipendenti
pubblici è assolutamente insufficiente. In alcuni casi, come
per i Ministeri e le Agenzie Fiscali, addirittura si scende
nel patetico, con importi tali con cui non si riesce quasi più
neppure a fare colazione.
Non è un caso isolato. La questione dei buoni
pasto si inserisce nel degrado complessivo delle condizione
dei lavoratori, a cui
contratti
da fame, rinnovati con anni di ritardo non danno risposte.
7 ottobre
2005
Nelle principali città italiane le RdB/CUB
Pubblico Impiego terranno iniziative di protesta per chiedere:
Incremento del valore dei buoni pasto
Aggancio del valore al costo della vita
Detassazione dei buoni
pasto
LA FINANZIARIA CHE VOGLIAMO
Da troppo
tempo i redditi si concentrano sempre più nelle mani di pochi
impedendo ai molti persino un pasto decente.
E’ ora di invertire la tendenza.
Il sindacalismo di base ritiene centrale in
questa fase la ridistribuzione del reddito a favore di
lavoratori, pensionati e precari.
Contro lo scippo del tfr
e per il rilancio della previdenza pubblica -
Aumenti salariali di almeno 250 euro mensili,
scala mobile per difendere salari e pensioni dall'aumento del
costo della vita - Stop al lavoro
precario,
reddito sociale e sostegno al reddito
SCIOPERO GENERALE
Venerdì 21 ottobre 2005
Manifestazione Nazionale a Roma, Piazza
Repubblica ore 10 |