La RdB
Pubblico Impiego saluta con entusiasmo ed esprime la propria
solidarietà agli studenti che iniziano un percorso alto di
lotta contro la riforma Moratti e contro ogni ipotesi di
privatizzazione dell’Università.
Manifestiamo
sincero entusiasmo per la totale assonanza di analisi e di
rivendicazioni con quegli studenti che si fanno portatori
della critica al sistema baronale dell’Università, e
individuano la causa di tanti mali attuali in riforme attuate
dai precedenti ministri, anche di centro sinistra.
L’”autonomia”
tanto cara ai baroni ha significato maggiori costi a carico di
studenti e dipendenti; la riforma del 3+2 ha comportato la
dequalificazione del sapere trasmesso ed una contestuale
esplosione di corsi di laurea spesso del tutto inutili; i
processi di esternalizzazione, di precarizzazione e di
consegna ai privati delle parti profittevoli dell’Università;
sono effetti derivati da un quindicennio di “riforme”.
“Riformine” che si sono rivelate dannatamente più efficaci
della stessa “riforma Moratti”.
La soluzione
non può che passare per una seria riflessione circa un
progetto di rilancio dell’Università pubblica, rigettando fin
da ora ogni altra ipotesi di ulteriore privatizzazione, e
senza lasciarsi sedurre da improvvisati “pifferai magici” che
dicono di avversare la Moratti ma propongono le stesse
ricette.
I progetti
già dichiarati di parte del centro sinistra di voler
trasformare le Università in tante Fondazioni di diritto
privato recentemente esternati dal Senatore DS Modica, ex
Rettore di Pisa, ex Presidente CRUI, ed oggi parlamentare che
“critica” la Moratti, sono criticati ed avversati tanto da
RdB/CUB P.I., quanto dagli studenti cui va tutto il nostro
sostegno.
Questi
progetti vanno combattuti adesso e con forza!
Gli studenti
che oggi esprimono questa analisi e questa tensione alla lotta
sono parte del movimento espresso dalle lotte degli stessi
lavoratori universitari e dei lavoratori dipendenti pubblici e
privati, facendo perno intorno al problema centrale
dell’attuale e delle future generazioni:
la precarietà.
Queste
tematiche sono al centro dello
SCIOPERO GENERALE
del
21 Ottobre 2005, con
MANIFESTAZIONE a Roma, alle h. 10,00 in Piazza della
Repubblica
per gridare il nostro comune NO ad ogni ipotesi di
smantellamento di servizi pubblici, contro la precarietà, per
i Saperi, la Sanità, la Previdenza pubblici e dignitosi.
L’Università pubblica può essere meglio difesa dall’unione
delle lotte degli studenti e dei lavoratori.
Roma, 12.10.05
p/RdB/CUB
Pubblico Impiego
Nino Pilò |