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Al
Personale dei C.S.A. e degli UU.SS.RR. LORO
SEDI Sulla scia
dell’iniziativa promossa da alcune sigle sindacali, molti colleghi
ci sollecitano azioni legali, sia
sul recupero dell’indennità di amministrazione sulla 13 mensilità,
sia per ottenere il trattamento perequato con i dipendenti
dell’Università. la
RdB rifugge tale metodo L’indennità è un diritto contrattuale che si può e si deve conquistare con la forza sindacale; ricorrere abitualmente alla carta bollata ogni qual volta ( e ce ne sono tante) occorra riappropriarsi di diritti che appartengono al patrimonio inviolabile dei lavoratori, rappresenta un’aperta negazione del ruolo e dell’intrinseca essenza del sindacato, e ancor peggio, è espressione tangibile della sua impotenza. L’azione giudiziaria non è lo strumento vincente per il riconoscimento di un diritto, né lo si può subordinare alla proposizione di un ricorso, soprattutto quando v’è piena consapevolezza in chi lo promuove che questo ben difficilmente sortirà gli effetti sperati (la sentenza del Tribunale di Pisa non ha applicazione estensiva e peraltro è suscettibile di appello da parte dell’amministrazione, come in effetti avvenuto). Per di più,
la via legale scatena una corsa al ribasso e realizza unicamente il
becero tentativo di raccattare consensi ed iscritti ( le elezioni RSU
sono alle porte), magari senza aver mai contrattualmente richiesto
nulla di quanto viene poi chiesto con il ricorso. questo
è un gioco a cui la RdB non si presta ebbene, se le sigle promotrici di tali ricorsi lotteranno sul serio nell’imminente tornata contrattuale per concretizzare un’omogeneità di trattamento con l’ex MURST, per rendere completamente pensionabile l’indennità di amministrazione, per assicurare tale voce retributiva anche nel computo della 13 mensilità……..diremmo che i soldi, oggi spesi malamente per una rivendicazione che poca strada può percorrere nelle stanze giudiziarie, potranno almeno valere a “ripagare” per il risultato ottenuto. Altrimenti, i lavoratori vedranno perdere l’ennesima occasione di vedere difesi i loro diritti, e ciò per colpa di quanti non saranno stati in grado, o non avranno voluto, difenderli nelle sedi giuste. Con la lotta e la partecipazione si conquistano i diritti sindacali, non con la concertazione o nelle aule dei Tribunali questo
è, e lo sarà sempre, il nostro impegno
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Roma, 26 maggio 2004 |
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Il Coordinamento Nazionale Rdb – settore M.I.U.R.
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