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Contratti nel MIUR

…… solo carta straccia?……


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I manuali della giurisprudenza ci insegnano che i contratti sono atti costitutivi di autonomia privata e come tali produttivi di effetti vincolanti per le parti che li stipulano……il Dlgs. vo nr. 29/ 93, poi, nel regolamentare in chiave privatistica il sistema del pubblico, individua nella contrattazione collettiva la fonte primaria del rapporto di lavoro, equiordinandola alla legge.

Sta di fatto che da tempo nel MIUR ( e non a caso il fenomeno si è acuito in coincidenza con l’istituzione delle Direzioni Regionali), gli Accordi stipulati tra le OO.SS. e l’Amministrazione sono diventati di botto una sorta di “ fictio iuris”, destinati sistematicamente a rimanere lettera morta e privi di valida efficacia, e ciò in quanto i sani principi dettati dal buon diritto sono stati soppiantati dalle nuove “regole” suggerite dall’arbitrio più smodato imposto da chi, nella cosa pubblica, ritiene di poter ricalcare, all’insegna del famoso motto “ Lo Stato sono io”, le orme già tracciate dal Re Sole.

Per tenere ancora viva una memoria storica, vale la pena passarne in rassegna, tra i tanti, soltanto alcuni dei più recenti :

  • Contratto Integrativo di Amministrazione anno 2000: come a tutti noto, è stata sufficiente una laconica nota del Dipartimento della Funzione Pubblica per disconoscere tout court la pattuizione sulle decorrenze giuridiche ed economiche correlate ai passaggi nelle qualifiche superiori.

Ma v’è di più e di più grave : ci segnalano da numerose parti che alcune Direzioni Regionali hanno già espresso l’intendimento ( evidentemente, con il recondito fine di lasciare inalterati quegli equilibri e quei privilegi consolidatisi in tanti anni) di non voler porre mano al diverso assetto organizzativo rispondente all’istituzione dei 4 profili professionali di accesso per i quali si è concorso, il che se cosi fosse, varrebbe a significare che l’avvenuto passaggio nelle posizioni superiori non concretizzerà  alcun utile risultato sotto il profilo dello sviluppo di professionalità .

  • Contratto Corsi di formazione anno 2003: saltati e disattesi tutti i criteri di individuazione delle unità di personale legittimato a parteciparvi……il tutto viene gestito in forma occulta e clientelare e senza l benché minima osservanza dei principi di trasparenza ed imparzialità.

Ci giunge notizia che al prossimo Corso sulla Comunicazione ex legge n. 150, risultano inseriti nel novero dei frequentanti dipendenti che non hanno mai prestato, né tuttora prestano, servizio presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico, ( e viceversa, pretermessi quanti da anni erano adibiti a tale settore)… insomma, una tangibile, insperata testimonianza di gratitudine per premiare gli amici e gli amici degli amici, quanto basta per consentire loro di recarsi di qui a breve nella Capitale con l’unico scopo di trascorrere un periodo di allegre “ vacanze romane” (in verità, ci si dimentica con troppa facilità che i corsi di formazione sono finanziati con i soldi dello Stato e di tutti i lavoratori).

 E tutto questo - sarà bene sottolinearlo - senza che la Dirigenza del MIUR abbia  inteso o intenda svolgere il benché minimo “monitoraggio e verifica dell’attuazione del Contratto”, che pure è tassativamente prescritto dall’art. 5 dell’Accordo stesso.

  • Contratto sui trasferimenti interni del personale del MIUR - anno 2002: dopo l’illegittimo veto opposto da numerose Direzioni Regionali, ancora ad oggi una miriade di dipendenti degli Uffici periferici attendono, da troppo tempo ed invano, di ottenere il trasferimento nelle sedi richieste per potersi ricongiungere alla propria famiglia……il MIUR nel frattempo, anziché intervenire, come è lecito attendersi, per la positiva definizione della questione, preferisce strategicamente glissare e trincerarsi dietro un eloquente silenzio, con ciò determinando peraltro un ingiustificato arresto procedimentale che va al di là di qualsiasi ragione o principio di ragionevolezza.

  • Mobilità compartimentale ed intercompartimentale: una molteplicità indefinita di domande giacciono “ congelate” negli armadi del Palazzo……. nel contempo però si viene a conoscenza che, quantunque ad oggi non sia intervenuto nessun Accordo con le Organizzazioni sindacali, il Miur e le Direzioni Regionali stanno provvedendo in via del tutto unilaterale ad assecondare i desiderata di numerosi dipendenti ( sempre scegliendoli, ovviamente, tra gli amici e gli amici degli amici);

Nel contempo nei CSA continua, con la compiacenza ( o complicità) dei Dirigenti scolastici, il flusso migratorio del Personale della scuola ( persino supplenti e direttori Amministrativi)  ai quali, con l’accondiscendenza e l’avallo dei nostri Dirigenti, è data la piena facoltà ( meglio, abuso) di sottrarre al  Personale del Miur  le risicate competenze e gli spazi già angusti di strutture vergognosamente fatiscenti.

E ci fermiamo qui per l’economia del presente scritto ……….

Ebbene, se questo è il triste scenario che si dipinge in questo miserrimo Ministero, è opportuno chiedersi a cosa serva più stipulare Contratti di tal fatta……. lo chiediamo al Direttore Generale del Personale del Miur, che pur dovrebbe farsi carico di dare e verificare la pedissequa esecuzione di tutti gli Accordi stipulati ……. ma lo chiediamo, senza acredine né spunti polemici, soprattutto ai nostri colleghi sindacalisti dell’area della concertazione che pur ancor ora si affannano, forse per eccessivo zelo o particolare sensibilità nei confronti dell’Amministrazione Centrale, a sottoscrivere contratti che alla prova dei fatti si sono rivelati, cosi come tuttora si rivelano, meramente surrettizi e fasulli…..

Ed è inusuale che a denunciare questo stato di cose sia oggi proprio questa Organizzazione sindacale, che, non firmando, si è da sempre rivolta con circospezione verso Accordi del tutto aleatori e per nulla garantistici degli interessi e dei diritti dei lavoratori di questo Ministero

 Il Coordinamento Nazionale Rdb – settore M.I.U.R. –

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