E cosi, mentre oggi assistiamo
alla ridicola messa in scena dei massimi vertici della
Triplice che minacciano sfaceli e scioperi generali pur di
ottenere l’elemosina di 4 o 5 euro in più di rinnovo
contrattuale ( sic!), nel contempo, sul Transatlantico di via
Trastevere, i delegati della CGIL, CISL, UIL, UNSA -
dopo aver deciso di prendere le distanze dalla RdB in quanto
poco incline ad utilizzare il linguaggio criptico del
“sindacalese” – si impegnano a far sentire da
Giove tonanti i rulli dei tamburi e gli echi dei
loro tromboni pur di dare un qualche segnale di non ben
illuminanti proclami di guerra.
Inoltre, come folgorati sulla
via di Damasco, si accorgono di colpo di essere stati
turlupinati dalle promesse del Ministro (ma non c’era certo
bisogno di consultare l’oracolo, per predirne le
conclusioni); quindi, proclamandosi salvatori della patria,
chiamano a raccolta tutto il popolo del Miur, esortandolo ad
erigere trincee sui posti di lavoro per promuovere una
crociata contro la Moratti, additata quale unica
colpevole di cotanta insensibilità ( ….ma non furono proprio
i Confederali gli accaniti sostenitori dell’infausta Riforma
di smantellamento di questo Ministero ?).
Ma quale il metodo di lotta,
quali gli strumenti, quali le strategie da essi proposte?
Non si sa!!!
Loro, attraverso l’abituale,
laconico e vago formulario parlano di “mobilitazione”….”di
stati di agitazioni” “di iniziative”…. ma si
guardano bene dal dire come, quando e dove colpire, quali i
punti vulnerabili, quali le occasioni da cogliere.
Ed hanno ben donde a non
sbilanciarsi oltre il lecito, se non altro perché per chi
svolge professionalmente il mestiere di sindacalista, il
linguaggio da usare è proprio questo……quello del dire e non
dire, del fare e non fare; ed è il
linguaggio vincente - già sperimentato da lustri - di chi è
costretto per forza di cose a barcamenarsi tra due
contrapposte necessità, quella di dover ripagare i propri
iscritti del mandato di fiducia e quella di non poco conto di
cercare di non urtare più di tanto la suscettibilità del
politico del Palazzo, che alla prima occasione saprà
rendergli il servigio di compiacenza appagando il
desiderio di approdare alle più elevate cariche della scala
burocratica (storia docet….eclatante è il caso di un
rappresentante sindacale nazionale della Corte dei Conti cui è
stato assegnato l’incarico di dirigente di II fascia, per
di più senza neppure essere fornito di laurea.).
Fuori dalle ambiguità
CGIL – CISL – UIL – UNSA, dicano
con franchezza e senza veli al Personale di questo Ministero
cosa bisogna fare concretamente per riappropriarsi della
dignità e dei propri diritti.
Noi, nel nostro piccolo,
abbiamo già indicato a caratteri cubitali quale sia la strada
da percorrere… e la percorreremo con coerenza e fino ai limiti
delle nostre possibilità insieme a quanti vorranno
seguirla…….. con o senza la Triplice…….
Facciano lo stesso i
Confederali e le sigle sindacali associate…..ma lo facciano
senza usare il linguaggio della
Sibilla Cumana
I fatti contano…….il resto è
solo chiacchiera …..
Il
Coordinamento Nazionale RdB – settore M.I.U.R.
Per
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