Mentre nelle altre Amministrazioni dello Stato volgono a conclusione le trattative per il Fondo 2005, presso il Miur l’Accordo decentrato sul FUA 2004 è ancora ad un punto morto, e questo a cagione della brevettata strategia dilatoria che i vertici del Ministero utilizzano, al ridosso  delle ferie estive, per porre nodi scorsoi all’insegna del  prendere o lasciare o del “cosi è se vi pare ” di pirandelliana evocazione. 

Ebbene, i tratti più sconcertanti dell’ultima proposta fornita dall’Amministrazione ( risale al 15 marzo u.s.) prevedeva:

l’attribuzione di cospicue somme per compiti di elevata responsabilità ( quali?), in gergo più propriamente denominate posizioni organizzative;

retribuzioni di risultato per il personale dirigenziale ( sic!)

una forbice sui premi di produttività che oscillerebbe tra fasce ricomprese tra i  0 ( dicasi 0) e 3.450,00 euro e più, rimessi al libero apprezzamento del Dirigente di turno ;

la falcidia dei premi per i dipendenti affetti da gravi patologie e quindi costretti ad assentarsi per un lungo periodo dal servizio ( assenze sino a 180 giorni, decurtazione del 40%;  assenze oltre i 180 giorni, nessun compenso), con ciò perseguendo la politica del “ cornuti e mazziati ” e contro ogni più elementare principio di “ civiltà”, e non solo giuridica.

Insomma, un vero e proprio ritorno all’antico, ad un sistema eretto sull’ingiustizia più sconcertante, all’arbitrio smisurato, ad odiose forme di discriminazione, al vergognoso accanimento sulle parti più deboli, su una gestione marcatamente clientelare della cosa pubblica, fenomeni tutti questi tipici da prima Repubblica.

Diciamo basta all’ignobile saccheggio!

Ricordiamo a questi signori che le risorse del FUA non sono soldi dei Dirigenti ma sono soldi che provengono dai contratti;

Diciamo loro che sono soldi che devono ritornare nelle tasche di tutti i lavoratori  secondo criteri di equità e  non soldi da gestire, cosi come si vorrebbe, secondo logiche spartitorie, abusi ed interessi di bottega.

Su la testa! 

Non permettere che chi ti rappresenta nel Palazzo decida per te senza consultarti e contro la tua volontà; 

Non lasciare che giochino ancora una volta con i tuoi soldi al tiro della fune

Diventa anche tu protagonista ed artefice delle tue scelte

Fa sentire forte la tua voce di dissenso

La RdB P.I. che da anni si batte contro ogni forma di arbitraria ed illegittima elargizione di fondi fatta di premi e premetti, insisterà nel perseguire anche in questo Ministero, in piena coerenza con le proprie linee di programma, l’obiettivo finale di far confluire ogni elemento di retribuzione accessoria in un unico istituto fisso e pensionabile ( 14 mensilità), cosi come di recente realizzato alle Agenzie Fiscali, a Grazia e Giustizia e alla Presidenza del Consiglio.

Sostenere la nostra proposta di stabilizzazione del salario accessorio significa dare un segnale chiaro e netto contro chi continua a portare avanti politiche ambigue e logiche pseudemocratiche che ci hanno portato a paghe oramai da “sopravvivenza”.

Contro la distorta deviazione dei tuoi soldi, fa sentire la tua protesta raccogliendo sul posto di lavoro le firme dei colleghi per l’istituzione della 14 mensilità; poi invia l’allegata petizione ai numeri di fax richiamati in sovrimpressione, rendendo di pubblico dominio i risultati della consultazione anche sulla rete Intranet  a “ comunicazioni di servizio”,

SCARICA QUI LA PETIZIONE:

Per avere più dignità, più diritti, più salario

Passa dalla tua parte!

Per ogni ulteriore chiarimento o informazione, contattateci a:

 fax: 080/5564205 – tel.: 080/ 5477250;  cell 347/1570672 -

e-mail:   info@istruzione.rdbcub.it    

 Tutti i documenti del Coordinamento Nazionale RdB settore MIUR sono reperibili sul sito Internet  www.stato.rdbcub.it ( cliccare a sinistra Ministero della Pubblica Istruzione)

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