Alle strutture
RdB
Loro sedi
Al Personale
degli UU.SS.PP.
( con
preghiera di massima diffusione )
Oggetto: posizioni “ Super “ anno 2000
Sulle
modalità e sulle procedure di attribuzione delle posizioni “super “ per l’anno
in corso, codesto Ministero ha formulato tre distinte note esplicative che, ad
avviso di questa Organizzazione sindacale, appaiono per vari aspetti vaghe e
contraddittorie.
§
La prima, laconica e stringata, è stata oggetto di
ampio dissenso da parte della scrivente Organizzazione sindacale con nota del 26.9.u.s.
§
la seconda, da poco pubblicata su sito Internet,
pur recependo alcuni motivi di perplessità espressi sul modo di procedere in ordine alla valutazione
dei titoli, trascurava tuttavia di regolamentare puntualmente la tipologia
delle esperienze formative e professionali, risultando peraltro del tutto monca
in chiave garantistica.
§
la terza, resa pubblica in data 16.10, per un verso
si presta ad ulteriori a dubbie interpretazioni, per l’altro sconvolge tout
court l’iter procedurale sancito nella sua originaria
versione.
Più specificamente, per
quanto concerne la valutazione dei
titoli professionali, non è dato cogliere in termini di
sufficiente chiarezza se possano
ritenersi validi ai fini del punteggio:
Ø le
autodichiarazioni rese in sostituzione della certificazione (provvedimenti di
incarichi, nomine in Commissioni o Comitati di vigilanza, ecc.), allorquando
abbia a verificarsi l’ipotesi, tutt’altro che remota, della insussistenza agli
atti dell’Ufficio del riscontro
documentale, circostanza questa che non consentirebbe neppure
l’accertamento della veridicità della dichiarazione da parte del Dirigente
onerato.
Ø le
autodichiarazioni collettive o di gruppo mirate ad attestare, secondo il
principio del mutuo soccorso, reciproche
testimonianze di partecipazione a Commissioni o di quant’altro (es.
Comitati di vigilanza), non altrimenti dimostrabile a cagione, come si è detto,
del mancato reperimento nell’Amministrazione del formale atto di designazione.
Ø le
autodichiarazioni di incarichi, in difetto dell’esplicito richiamo al dato normativo (Legge Regolamento, decreto ministeriale) richiesto
con la nota esplicativa, in base al quale l’incarico stesso sarebbe stato
conferito
Ø l’incarico,
retribuito o non, di segretario di
Commissioni concorsuali
Ø l’incarico
in gruppi di lavoro o Commissioni, costituiti nell’ambito di un generale
processo di organizzazione dei servizi interno
a ciascun Ufficio
Ø Incarichi
istituzionali di varia natura formalmente conferiti da autorità amministrativa diversa da quella di appartenenza ( Capi d’Istituto, Università ecc. )
Per quanto riguarda poi la
seconda questione, di carattere procedurale,
questa O.S. non può esimersi dal sottolineare che all’originaria stesura che
assegnava al Dirigente una funzione puramente notarile espressa in una mera
presa d’atto del punteggio (auto) attribuito dal singolo concorrente, ha fatto
seguito, inopinatamente, un’opposta disciplina che, invertendo i termini del
rapporto, consentirebbe al Dirigente medesimo di svolgere una valutazione di merito (ammissibilità dei titoli), con l’effetto
di convalidare o sottrarre punti in virtù di margini di apprezzamento o di
soggettive interpretazioni rese a direttive che, ancor oggi, si ripete, non
risultano né chiare né chiarite.
Astrusa (per non dire
surrettizia) appare poi la procedura sul contenzioso, ove si consideri che l’interessato,
“ cui vanno comunicate le eventuali
rettifiche del punteggio”, dovrebbe poi proporre reclamo (anziché ad organo
in posizione di assoluta terzietà, come questo Sindacato ha avuto in più
occasioni di proporre) allo stesso soggetto (Dirigente) legittimato a
decurtarne il punteggio, ovviamente con probabilità pressoché nulle di
convincimento sulla fondatezza delle proprie ragioni.
Neppure ci si può
sottrarre dal manifestare rimostranze sulla circostanza che la direttiva di cui trattasi per nulla regolamenti
gli ambiti di responsabilità
dell’Amministrazione e, anzi, trascura di tracciare quel minimum di adempimenti necessari a
garantire una corretta e trasparente attuazione della procedura e, più in
particolare:
¨ l’obbligo che incombe alla stessa Amministrazione
di reperire (e consegnare all’interessato) tutti gli atti di cui essa è
depositaria utili all’attribuzione del punteggio, evitando al concorrente
affannose e (per i più) vane ricerche di documenti che in gran parte risalgono a tempi remoti e che quindi
sfuggono alla memoria di chi se ne vorrebbe avvalere.
¨ il
diritto di accesso alla
documentazione amministrativa da parte di quanti ritengano di aver subito una
lesione di interessi, il che eviterebbe che, in caso di diniego
dell’Amministrazione, il concorrente non si veda poi costretto, per ottenerla,
all’estrema soluzione, ingiusta ed oltremodo onerosa, di dover adire il giudice
amministrativo.
Un’ultima annotazione.
Viene segnalato da
numerosi Provveditorati che la percentuale delle posizioni “ Super “ attribuite
alla C3 è di fatto pari al 100% (ed
oltre) dell’organico di fatto.
Il fenomeno, se dovesse
assumere una portata generalizzata sull’intero Territorio Nazionale,
significherebbe in buona sostanza che tutti i funzionari di tale Area, indistintamente,
beneficerebbero de plano del maggior
trattamento economico,
Aspetto sicuramente
emblematico questo che, per un verso mal si concilia con la ratio sottesa ad
ogni prova selettiva, e per l’altro non
rende assolutamente giustizia ai lavoratori di altre qualifiche che,
dovendo oggi cimentarsi in un’ingrata gara fratricida, risultassero private del
beneficio ( per l’Area A1S e C1S) ovvero che sono state “ab origine ” sommariamente
sacrificate (Area B2 ) dal
C.C.N.L.
Alla luce di quanto sin qui
dedotto, le RdB
INVITANO
codesta Amministrazione, e con essa le OO.SS. concertative, a rivisitare in termini
di chiarezza e di giustizia sostanziale le modalità di attuazione dell’Istituto
contrattuale, dandone necessaria informazione a tutto il Personale degli Uffici
Periferici, prima della data di inizio
della procedura di selezione (31 ottobre). Con la riserva di
impugnare le risultanze del procedimento (para)concorsuale, unitamente agli
atti che ne costituiscono il presupposto, in sede giurisdizionale.
RIVOLGONO
un pressante appello a tutti i Lavoratori ad
attivarsi e far sentire la propria protesta con ogni mezzo per far riconoscere
pari diritti e dignità professionale.
Roma, 20 ottobre 2000
RdB Pubblico Impiego - Coordinamento RdB Pubblica
Istruzione
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