Corsi di
Riqualificazione 2001
" Il grande bluff"
Il 3 agosto u. s., di concerto con la CGIL- CISL - UIL e CONFSAL, è stato firmato il bando ( reso noto solo oggi sul sito Intranet), che dà il via alle procedure paraconcorsuali per i passaggi all'interno delle singole Aree.
Per l'economia del presente scritto, ci esimiamo, al
momento, di svolgere un'analisi sui criteri di valutazione e sulle modalità di
accesso in esso contenuti, non fosse altro perché i motivi di rilievo sarebbero
davvero tanti.
Un Concorso " su misura"
Basterà qui puntare l'attenzione solo su alcune "perle", per tutte:
Ø la molteplicità delle graduatorie, l'una autonoma rispetto alle altre,
formulate sulla base di una pletora di nuovi ed eterogenei profili
professionali, anziché, come peraltro previsto dal C.C.N.L., la formulazione di
un'unica graduatoria per ognuna
delle posizioni economiche di accesso ( B3, C2, C3);
Ø l'individuazione di parametri di valutazione dei titoli
professionali assolutamente generici
ed indefiniti, (ricalcano alla
lettera quelli delle " Super"), tali da ingenerare dubbi e soggettive
interpretazioni da parte di chi dovrà poi tradurli in punteggi numerici;
Ø la prerogativa concessa alla Dirigenza o a chi per essa ( Commissione giudicatrice)
di poter dire l'ultima, decisiva parola
sull'esito del concorso, sovvertendo a suo insindacabile giudizio nella fase
conclusiva del procedimento ( colloquio su una tesina interdisciplinare, sic !!! ), mercé l'attribuzione di
punteggi ampiamente oscillanti (dai 18 ai
30 punti), l'ordine delle posizioni sino a quel momento acquisite in
graduatoria.
Il che, ovviamente, preannuncia, sin d'ora, il
ricorso alle pratiche clientelari e
la ricerca affannosa della "raccomandazione":
se proprio non era possibile risparmiarci l'ennesimo esame, noi diciamo che sicuramente più ragionevole sarebbe stato sottoporci alla prova dei
quiz, che, per quanto banali, quantomeno avrebbero comunque assicurato a tutti quel minimo di garanzia
in termini di obiettivo riscontro.
Ø l'accesso alle posizioni C2 e C3 assicurato a coloro che sono in possesso di un
diploma di qualifica professionale triennale ( quasi che tale titolo possa
essere equiparato al diploma superiore di II grado);
Ø la penalizzazione dei punteggi (certamente non casuale) operata per le Lauree
giuridico-economiche, a tutto vantaggio di quelle sociali ed umanistiche, per
l'ingresso nei 4 profili professionali delle suddette Aree C2 e C3, siccome
segnatamente individuati dal Ministero.
E così via.
Ma poiché qui interessa dare una lettura in chiave
"politica" del problema, ci
chiediamo quali possano essere le recondite ragioni che hanno suggerito alle
parti negoziali, in una torrida giornata di agosto ed in pieno periodo feriale,
di concludere, con un'improvvisa quanto inaspettata accelerazione, un'operazione
che risale alla notte dei tempi, oramai passata nell'oblio.
Quid prodest?
Ø Certamente All'alto apparato
amministrativo del Ministero, per tentare di smorzare gli ardori dei colleghi
di numerose strutture regionali ( citasi Lombardia, Toscana, Piemonte),
tutt'altro che rassegnati ad accettare passivamente gli esiti infausti di una
Riforma che preannuncia di qui a breve lo svilimento del loro ruolo e della
loro dignità professionale.
Ø Ai Sindacati della
Concertazione, poi, perché, ergendosi surrettiziamente a paladini della causa
del Personale ed affatto preoccupandosi delle conseguenze deleterie che
inevitabilmente sortiranno da una guerra fratricida per la conquista del posto,
sperano, con metodi propagandistici, di recuperare una credibilità che sta
progressivamente scemando.
Lo specchietto per le allodole
Noi preferiamo restare con i piedi ben saldi per
terra, per non inseguire mere e facili illusioni.
La verità è che, oggi, alla vigilia di un processo
di disgregazione che ci colloca a fanalino di coda dell'intero sistema
scolastico e che ci sottrae tout court
quegli spazi di autonomia e di responsabilità faticosamente conseguiti in un
assetto funzionale articolato su
"unità organiche", il virtuale passaggio ad un livello
immediatamente superiore, qualunque esso sia, non determinerà sicuramente, sotto l'aspetto professionale, quel
salto di qualità che tutti noi aspettavamo da anni.
Ma poiché da più fronti si sosterrà acriticamente la
tesi che è " meglio questo che
niente", prepariamoci, allora, ad affrontare con il senso e la misura
giusta l'ennesima ingloriosa competizione,
che dovrà comunque sentenziare chi sia fornito di maggior quoziente di
cultura e di professionalità, e chi, invece, debba rimanere ancorato alla bassa
forza.
Con la consapevolezza tuttavia che al termine della " selezione naturale" ai
"fortunati" non sarà neppure assicurata la sede attuale di servizio e
che per non rinunciare ad una risicata differenza stipendiale, i più saranno indotti a migrare verso i
lidi lontani della Regione.
Nel contempo, dinanzi a questa desolante
prospettiva, Loro, le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Confsal, che
pur hanno voluto ed ideato il progetto,
esultano, suonando trombe, battendo carcasse e sbandierando ai quattro venti
che l'obiettivo raggiunto rappresenta una grande vittoria sindacale.
Noi,
più realisticamente, diciamo che questa è la
"vittoria di Pirro".
Chi
legge avrà modo, a breve, di giudicare da che parte sta la verità.
Roma, 24 settembre 2001
Il
Coordinamento Nazionale Pubblica Istruzione