Al Personale
degli UU.SS.RR. e UU.SS.PP.
LORO SEDI
A tutte le
strutture RdB
UNA REALTA’ ROMANZESCA
Scandiamo i tempi degli ultimi melodrammatici
avvenimenti sui bandi di concorso per il passaggio all’interno delle Aree:
IERI
Con
comunicato del 5 novembre 2001, alla
vigilia delle Elezioni RSU, CGIL – CISL e UIL proclamano per il 16 novembre lo sciopero della categoria “ per
riattivare corrette relazioni sindacali
minate, a loro dire, dal decreto del
4.10.2001”, con il quale il Direttore Generale del Personale aveva osato interdire l’accesso per le
posizioni economiche C2 e C3 al personale in possesso dei diplomi di qualifica
professionale triennale.
Con l’intento mistificatorio poi di rendere più
verosimile ed incisiva l’azione promossa, con comunicato del 6 novembre
diffuso in tutti gli U.S.P., la UIL P.A. si è preoccupata di rendere partecipe
il Personale di una lettera inviata all’intera compagine governativa del Centro Destra ( Berlusconi, Fini, Frattini e Moratti) con la quale la
precitata Organizzazione sindacale lanciava un accorato appello per un pronto “ intervento volto a risolvere l’annoso
problema della soppressione dei
Provveditorati agli Studi…e del Personale dei Provveditorati” presagendo
con toni a dir poco roboanti e visioni apocalittiche “…. per 6.000 ( su 6.000, esattamente quanti sono attualmente i
dipendenti in servizio presso gli Uffici Provinciali) unità di personale dislocato in
ambito provinciale l’imminente pericolo di perdita di posti di lavoro e l’avvio
di procedure di mobilità coatta…”
E’ proprio il caso di chiedersi se tutto ciò non
costituisca TERRORISMO PSICOLOGICO, odiosa
strumentalizzazione,
repellente sciacallaggio sulle disavventure di una categoria oramai rassegnata ad un’estinzione fortemente voluta e
sostenuta proprio da CGIL-CISL e UIL nei tempi in cui governava il Centro
Sinistra, e che ora vorrebbero far finta di rifiutare rimettendosi alla
clemenza del Governo di Centro Destra con una disinvolta opera di trasformismo alla quale siamo da tempo
abituati.
A questo punto, non ci stupiremo affatto se, di qui
a breve, i Confederali sosterranno apertamente la tesi che a voler la soppressione dei Provveditorati sia stato proprio il
Personale e che ogni colpa e
responsabilità su quanto sta avvenendo sia imputabile allo stesso, sì da poter poi giustificare, al
cospetto di un processo di Riforma oramai avviato e che purtroppo non consente
ritorni, la surrettizia opera di mediazione e di intervento sindacale a paladini della causa dei lavoratori.
Questo noi lo chiamiamo il Gioco delle tre carte
Con comunicato del 9 novembre 2001, la CGIL, anche a nome
delle altre due Organizzazioni sindacali della concertazione, annuncia la REVOCA dello SCIOPERO a motivo, si
legge tra le righe, delle assicurazioni loro fornite di “
attivare un tavolo negoziale….mirato al ritiro del decreto di modifica del
bando….ed a correggere le “storture” provocate dalla circolare esplicativa del
17 ottobre u.s….”
In definitiva, a voler decodificare il messaggio e
renderlo più intelligibile nella sua sostanziale portata, i Confederali,
nell’esultare per il “risultato
soddisfacente” ottenuto, preannunciano a chiare lettere di aver già avuto
dalla Amministrazione ampie garanzie per un ripensamento
circa l’accoglimento della loro pretesa, consistente nell’ammissione del titolo della qualifica triennale per l’accesso alla
C2 e C3, unico e vero motivo questo sotteso alla presunta violazione delle
relazioni sindacali e che rappresentava, allora, l’intrinseca ragione d’essere
del proclamato sciopero
In buona sintesi, anziché tutelare (se non solo a parole) gli interessi reali di un personale ormai allo sbando che insegue invano certezze sul proprio futuro, e tentare di colmare con fatti concreti i vuoti e le molteplici incognite che tuttora affliggono i lavoratori dell’Istruzione, quali ad esempio:
· il diritto al riconoscimento di un ruolo centrale e di una propria dignità professionale nel nuovo sistema scolastico
· il diritto alla conservazione della propria sede di servizio, minacciata dal sempre più devastante fenomeno migratorio di personale della scuola nei nostri Uffici
· l’assurda sperequazione retributiva esistente tra comparti incardinati nella stessa Pubblica Istruzione ( Ministeri e scuola) o nella stessa Area di contrattazione collettiva ( Indennità di Amministrazione - Università), e destinata in avvenire ad assumere proporzioni ancor più assurde ed ingiuste ( citasi il recente contratto dei Dirigenti scolastici che ha sancito un aumento mensile di L. 1.150.000, a fronte di L. 13.000 lorde proposte per il personale ministeriale)
·
il persistente atteggiamento dilatorio (prescrizione
prima, mancanza di fondi poi) tenuto dall’Amministrazione ministeriale per il
pagamento degli interessi legali L.312/80 al personale degli uffici
Provinciali, quantunque siano trascorsi più di 10 anni dalla maturazione del
diritto……, CGIL- CISL ed UIL
preferiscono più disinvoltamente, e per
evidenti interessi di parrocchia, spostare l’asse delle proprie attenzioni
rivendicative sulle “storture”dei
corsi di riqualificazione, ben sapendo che tali “ storture” sono state volute da loro stessi e dettate al
Direttore Generale del Personale come nel Decalogo di biblica memoria.
DOMANI
12 novembre, le OO.SS. sono state convocate presso il Ministero per aprire in sede tecnica un tavolo negoziale volto ad eliminare le predette “storture”.
La decisione di voler concertare il ritiro di un atto già annullato e quindi l’intendimento di voler riammettere le qualifiche triennali al corso concorso per C2 e C3 ci appare ampiamente scontato.
Le RdB, non partecipandovi, si risparmieranno l’ultima grottesca farsa che si sta consumando.
Ciò non ci esime tuttavia dall’ammonire il dott. Zucaro, da tutti noi ritenuta persona avveduta e competente, che l’accondiscendenza alle forzature dei Confederali indurrà questa Organizzazione sindacale ad esperire azioni giudiziarie dirette a salvaguardare il buon diritto e gli interessi sostanziali di tutti i lavoratori lesi, con il consequenziale rischio dell’invalidamento dell’intera procedura concorsuale.
A tal riguardo, e se ce ne fosse pure bisogno, sarà utile riportare, a mero titolo di conoscenza per CGIL,CISL e UIL, la massima di una delle tante decisioni adottate sulla questione da una uniforme e costante giurisprudenza “…….A seguito delle LL. 27 ottobre 1969 n. 754 e 14 settembre 1970 n. 692, solo i diplomi conseguiti a chiusura dei corsi di scuola secondaria di secondo grado di durata quinquennale hanno valore di diploma di scuola media secondaria di secondo grado valido per l’ammissione alle carriere di concetto nelle Pubbliche Amministrazioni; pertanto i diplomi che si conseguono a conclusione di corsi di studio di durata non quinquennale non hanno valore di diplomi di scuola secondaria di secondo grado validi per l’ammissione alla detta carriera di concetto…”A fortiori, aggiungiamo noi, tali titoli triennali non sono validi per l’accesso alle qualifiche direttive quali sono, per l’appunto, le C2 e C3
Roma, 11 novembre 2001
RdB Pubblico Impiego – Coordinamento
Nazionale Pubblica Istruzione