CHIUSI I PROVVEDITORATI AGLI STUDI.
CSA
: UFFICI A TERMINE ?
CONTINUA IL GIOCO DELLE TRE CARTE....
Per come sono andate le cose fino ad ora nel corso del così detto “ processo di riordino del (ex-Ministero della
Pubblica Istruzione” si può ragionevolmente affermare che
vista lo stile di conduzione che hanno avuto gli attori principali di
tale vicenda, il famoso gioco delle tre carte è stato il vero
ed assoluto protagonista.
Ministri, sottosegretari, Direttori Regionali e organizzazioni sindacali
concertative , tutti a recitare parti di volta in volta diverse , a seconda
delle convenienze del momento e dei governi in carica.
Sembra che un mix letale di
opportunismo e trasformismo abbia prodotto l’attuale caos istituzionale ed
amministrativo che vede fantomatiche Direzioni Regionali mai davvero operative,
Provveditorati soppressi ed Istituzioni Scolastiche che portano i segni evidenti delle politiche restrittive
degli ultimi anni caratterizzate da
tagli pesanti a personale e risorse.
Uno stato di inesorabile
degrado si è imposto in misura direttamente proporzionale ai dis-corsi ed ai corsi su
“qualità”, “efficienza”
e “ decentramento” .
Oggi siamo al capolinea e la
cosa più inquietante di tutte è il silenzio del personale del personale degli
ex-Provveditorati , dopo le mobilitazioni degli anni scorsi che hanno visto il
loro culmine nel grande sciopero del 7 aprile 1999( privo dell’appoggio delle
due organizzazioni sindacali più rappresentative -solo formalmente- del
Ministero della P.I. , ha avuto una adesione tra il 70 e l’80 %!!)
Un personale - passato da decentramenti
più o meno veri , frenetiche attività
di ri-qualificazione, vane promesse di sviluppo di carriera ma , sullo sfondo
una serpeggiante e logorante
incertezza sul proprio futuro prossimo - che sembra avviato
inesorabilmente, verso uno stato di cronica
depressione rianimato , di tanto in tanto , da visioni ancestrali
e turpi rituali in cui si invocano le divinità statali.
Ma proprio ora comincia ad
intravedersi chiaro il verso obiettivo tanto del
“ processo riordino “ quanto dell’”Autonomia” : la demolizione
della Istruzione Pubblica(termine sparito non casualmente nella nuova
denominazione del nostro Ministero) in favore dell’offerta scolastica privata.
In una parola, la privatizzazione.
Allora succede che qualcuno si tradisca e scopra le ( tre)carte.
E’
quello che ha fatto l’attuale Direttore
dell’Ufficio Scolastico Regionale del
Veneto, testa d’ariete del famoso “ federalismo”. Infatti mentre da una
parte “ delega già dai primi giorni di gennaio 2002 ai CSA tutte le funzioni
residue degli Provveditorati agli Studi,
dall’altra in qualità di notista e commentatore dei fatti della
scuola, sulla pagine del quotidiano “ La Nazione “ del 17 gennaio 2002 ,
nell’articolo a sua firma dal titolo “ Nuovi nomi e vecchi Uffici “
denuncia che “ i Provveditorati
hanno lo stesso personale di prima “ e che le “ Direzioni Regionali
vivacchiano con il personale delle ex Sovraintendenze Regionali..” e tutto ciò
a causa del finto riformismo e del finto federalismo del centro-sinistra(!!) e
ci spiega poi che “ con un
regolamento che compirà il proprio iter tra tre-quattro mesi quando verranno
definiti nuovi ruoli e
compiti..." e ancora che " la direzione di marcia è quella di
potenziare l’autonomia delle scuole e
di accentuare l’organizzazione federale dello Stato
oltre che alleggerire gli apparati pubblici e quindi contenere le spesa
corrente ...”
Tradotto
:
·
Passaggio delle competenze agli EE.LL.( Devolution)
·
Drastici tagli al personale dell'amministrazione periferica
·
Scuola Azienda che si tuffa nel mercato
·
Un ultimo e definitivo colpo di scure sulla spesa
destinata alla Scuola Pubblica
Ci
pare che questo sia un esempio molto illuminante di quali siano le reali
intenzioni di Moratti & Co. : aumentare degrado e confusione al massimo
livello ottenibile utilizzando le
contraddizioni ed i varchi aperti
dalla riforma avviata dai procedenti governi per
AFFOSSARE DEFINITIVAMENTE IL SISTEMA SCOLASTICO PUBBLICO.
Ci
chiediamo: ma quanto durerà il “
gioco delle tre carte”?
Certo, a questo punto i CSA
sembrano davvero destinati ad essere solo una foglia di fico dietro cui
si affaccia già una mobilità
forzata e di
massa per tutto il personale degli ex-Provveditorati agli Studi .
In
ogni caso è un destino, quello di
questi Uffici, che è
indissolubilmente legato, speculare, a quello della Scuola .
Eppure , come dice il Dott. Martinelli
“ i CSA
svolgono le funzioni dei precedenti Uffici...” e aggiungiamo noi, lo
fanno ancora livello provinciale e
si tratta, in gran parte , di funzioni che avrebbero dovuto passare alle scuole
ma che le scuole stesse non sono
state in grado di assumere per il semplice motivo che sono state stremate in
precedenza da anni di tagli e riduzioni di organico.
Tagli
di cui il Dott. Martinelli è uno
dei massimi esperti in circolazione visto che negli anni in cui faceva il
Provveditore a Milano ha diminuito di alcune decine di migliaia i posti
in organico e di alcune centinaia le sedi scolastiche(I famosi
“ accorpamenti”) in cambio di una lauta ricompensa riscossa ad opera
conclusa.
E’ necessario comprendere che la chiusura di questi Uffici non è che
un passaggio di un’ enorme manovra di disarticolazione dell’apparato
scolastico pubblico e che dietro lo
sbandierato passaggio agli Enti Locali c’è solo una pura e semplice
dismissione ed una delega al mercato del fabbisogno formativo.
L’unico modo per contrastare questi nefasti disegni è creare da subito
comitati di lotta in difesa della Scuola Pubblica aperti a tutti coloro che ne
hanno a cuore le sorti.
Non è più ora di arroccamenti corporativi ed atteggiamenti miopi e subalterni a vecchie logiche. Tra chi vuole salvare e migliorare la Scuola Pubblica e chi la vuole abbattere non c’è più mediazione e lo scontro sarà inevitabile, nelle piazze e nel paese.
A
tal fine , le RdB/Pubblica Istruzione terranno
nelle prossime settimane un giro di assemblee sia nei CSA che sul territorio
ed organizzeranno momenti di
mobilitazione unitaria con il
personale della scuola contro i progetti governativi.
Roma, 18 gennaio 2002
Coordinamento
Nazionale RdB/Pubblica Istruzione