L’IPSEMA mente sapendo
di mentire, chiederò al Ministro con l’interrogazione di
seguito di far piena luce sulla l’intera vicenda, al momento
mi limito a denunciare quanto
ho visto, letto e sentito parlando direttamente con i
lavoratori e il sindacato, certamente i vertici dell’IPSEMA
se non ripristinano le condizioni di sicurezza dei luoghi
non escludo che
il sindacato RdB proclamerà lo sciopero delle lavoratrici e
dei lavoratori. On. Francesco maranta
Interrogazione
a risposta scritta
Al Ministro della
Salute
Per
sapere, premesso che
Che
nell’edificio di proprietà dell’Istituto Previdenza
Settore Marittimo (IPSeMA), in Via San Nicola alla Dogana ,
n.9 in Napoli, da diversi mesi si svolgono lavori di
ristrutturazione;
Che in quello stesso edificio è presente l’Ufficio
Sans del Ministero della salute, Dipartimento qualità;
Che il 21
settembre u.s. sono iniziati i lavori di smantellamento delle
controsoffittature che contengono lana vetro, roccia e suoi
derivati;
Che è emerso dalla delibera di affidamento dei lavori
da parte dell’IPSeMA che in queste è presente l’amianto,
come dichiarato dalle analisi effettuate dall’azienda
Ecosreening in data 17.12. 2003 su incarico dello stesso
Istituto;
Che l’IPSeMA non ha comunicato ai lavoratori presenti
i rischi dei lavori, svolgendoli contestualmente alle attività
lavorative, con grave danno per il personale quanto per
l’utenza;
Che il 6 ottobre un sopralluogo di lavoratori e
dirigenti dell’IPSeMa e del Ministero della Salute
fa emergere che non esiste nessuna limitazione
all’accesso e che in diversi punti del pavimento esistono
enormi aperture e che la pavimentazione all’amianto è
sbriciolata in diverse zone;
Che lo stesso dirigente dell’Ufficio Sans non è
stato informato della pericolosità dei lavori se non
successivamente, come emerge da nota del 7 ottobre 2004 del
dott. Agostino Sozio indirizzata
alla direzione generale delle risorse umane;
Che i vertici amministrativi dell’IPSeMa hanno agito
senza rispettare le norme di sicurezza;
Che
l’amianto è estremamente pericoloso, considerato ce è
sufficiente l’inalazione di una sola fibra per causare danni
permanenti alla salute;
Chiede
che il Ministero accerti le responsabilità di questa
improvvida gestione dei lavori e che ne
disponga la sospensione fina a bonifica e messa in
sicurezza dei luoghi di lavoro.
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