Il falso problema della tassabilit� dei buoni pasto. |
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Le
RdB chiedono un aumento del valore del buono pasto dalle attuali 4,65
euro a 7,75 euro nette. La richiesta � stata firmata, nel solo
settore Stato (Ministeri e Agenzie Fiscali) da oltre 22.400 colleghi.
Una delle obiezioni che viene mossa � che �oltre una certa cifra non
converrebbe chiedere perch� il buono pasto diventa tassabile�. E�
un falso problema. Il buono pasto, secondo il D.Legislativo n.314/1997,
non � sottoponibile a tassazione, fiscale e contributiva, fino alla
soglia di 10.240 lire (euro 5,31). Oltre tale soglia scatta la
tassabilit�. MA NON DI TUTTO, SOLO DELLA CIFRA
ECCEDENTE TALE IMPORTO. Ci
aiuteremo con un esempio, calcolato su 165 buoni pasto annui (15
buoni al mese per 11
mesi), che,
con l�importo attuale, garantirebbero un valore netto di euro
767,25 Oggi, sfruttando gli attuali risparmi che il Governo
realizza sulla cifra stanziata, si pu� RAGGIUNGERE SENZA
ULTERIORI INVESTIMENTI la cifra di euro
9,12 a buono pasto.
Che, per i 165 buoni pasto in esempio, fornirebbe un
importo lordo di euro 1504,8 di
cui euro 876,15 esentasse (5,31 x 165) e euro
628,64 tassabili. L'imposta
(reddito e contributi) su quest'ultimo importo � mediamente il 36% ovvero
euro 226,31.
che,
confrontato con il valore attuale di 767,25 euro, ci porta ad Per
la rivalutazione dei buoni pasto, per l�aggancio del loro valore
all�inflazione reale, PER DARE VALORE ALLE OLTRE 22.400 FIRME RACCOLTE
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