………ovvero aspettando CGIL – CISL – UIL - ……..ovvero aspettando la CGIL!!!!!!!

Dal 12 ottobre al 15 novembre 1999, si sono svolti 4 incontri sul Contratto Integrativo di Ministero.

Come ben sapete, gli incontri si svolgono su tre tavoli di contrattazione. Ciò comporta trovarsi di fronte, ogni volta, rappresentanti dell’Amministrazione che ignorano l’argomento in questione.

L’Amministrazione ha ormai spudoratamente fatto intendere che l’unico tavolo con valenza "politica", è quello di CGIL/CISL/UIL/UNSA, presenziato dal Capo della Delegazione di Parte Pubblica, Dott. Giancarlo DEL BUFALO.

Nonostante l’aver presentato prima dell’estate la piattaforma del Contratto Integrativo e la forte rappresentatività, la RdB si trova convocata esclusivamente per "mera formalità" da una delegazione di parte pubblica "precettata", che esegue scrupolosamente, con un occhio all’orologio, le "consegne" del Capo e della CGIL.

Questa perdita di tempo, è lo specchio fedele dello scontro politico in atto tra CGIL e CISL (UIL e UNSA saliranno sul carro del vincitore), che contrasta gli interessi primari dei lavoratori emarginando l’opera propositiva del Coordinamento Nazionale RdB/Tesoro-Bilancio.

Tutto ciò non fa altro che rinviare la costruzione di un contratto integrativo (siamo alla fine di novembre 1999 e NON SI VEDE UNA LIRA) che riconosca le mansioni superiori e dia soluzione al problema delle carriere (tranne quella già risolta del Sig. Vincenzo DI BIASI – responsabile nazionale CGIL-Tesoro – e per la quale finora l’Amministrazione non ha dato chiarimenti).

Vi vogliamo ricordare, che a fronte di una perdita economica relativa all’anno in corso, mediamente di circa L. 5.000.000 (cinquemilioni) – pari a 2582,28 EURO, l’Amministrazione sta predisponendo le nuove piante organiche (al ribasso), preludendo ad una imminente MOBILITA’ del personale sull’intero territorio nazionale.

Il Governo D’Alema/CGIL (dopo il plauso di Cofferati sulla Finanziaria 2000) ha presentato il conto ai lavoratori statali:

• nessun aumento salariale (mentre aumenta il costo della vita);
• pochi passaggi di livello, autorizzati preventivamente dalla Funzione Pubblica, finanziati con il salario accessorio di tutti i lavoratori e sottoposti alla verifica delle compatibilità finanziarie da parte del Ministero del Tesoro e della stessa Funzione Pubblica;
• 50% dei risparmi derivanti dalla riduzione del personale (1,4% sull’organico al 31.12.1997) convogliati nel Fondo Unico di Amministrazione, nonché utilizzati per il pagamento delle retribuzioni di risultato dei Dirigenti;
• aumento dei carichi di lavoro individuali, massima estensione della flessibilità, incremento del mansionismo, mobilità d’ufficio.