IL LUNGO TRAVAGLIO
In data 23 novembre 1999, la RdB/CUB ha incontrato l'Amministrazione per il proseguo delle trattative sulla definizione del Contratto Integrativo di Ministero.
La riunione, protrattasi fino alle ore 20.00, ha aperto alcuni spiragli circa il salario di produttività e l'applicazione del nuovo ordinamento professionale.
Il giorno successivo (come ben sapete la contrattazione avviene su tavoli separati) si è interrotto il tavolo tra la delegazione di parte pubblica e CGIL/CISL/UIL/UNSA.
Al momento, nessuno ulteriore spiraglio si intravede per la conclusione positiva del Contratto Integrativo per i lavoratori del Tesoro.
Il contrasto tra le sigle "confederate" e l'Amministrazione è di carattere evidentemente politico e ciò comporta che a rimetterci sono esclusivamente i LAVORATORI.
Il rischio è la perdita di una grossa somma di salario e il mancato riconoscimento professionale attraverso l'apertura delle carriere.
Questa situazione di stallo ci rende ancora più responsabili nell'impegno di concludere IMMEDIATAMENTE un accordo stralcio per il 1999, di natura prettamente economica, per retribuire tutto il lavoro svolto con grande sacrificio dai dipendenti del Ministero del Tesoro, del Bilancio e della P.E.
La RdB/CUB propone che l'accordo stralcio contenga:
Invitiamo tutti i colleghi a mobilitarsi immediatamente lanciando petizioni con le quali si chiede quanto sopra espresso, per dimostrare all'Amministrazione e ai sindacati irresponsabili, e non più rappresentativi degli interessi reali dei lavoratori, che occorre arrivare alla definizione di un giusto Contratto Integrativo di Ministero.
La RdB/CUB non retrocederà minimamente rispetto ai punti della propria proposta e nel caso in cui la situazione volgesse al peggio, si impegnerà a consultare tutti i lavoratori per far sì che siano loro a decidere del proprio futuro e non la firma di qualche dirigente sindacale.
La delegazione trattante della RdB/CUB è a disposizione di tutti i lavoratori e delle RSU per momenti assembleari e di confronto nei posti di lavoro.
Roma 01.12.1999