CGIL, CISL, UIL e UNSA, hanno siglato, il 21.12.1999 il Contratto Integrativo per il Ministero del Tesoro.
Da oltre 6 mesi, la RdB aveva informato i lavoratori sul rischio di un Contratto Integrativo che avrebbe segnato in maniera peggiorativa il futuro professionale dei dipendenti del Tesoro.
CGIL, CISL, UIL e UNSA, come sempre, hanno promesso, durante la campagna elettorale delle RSU, SOLDI e PASSAGGI di LIVELLO.
Ora, come corrispettivo, i lavoratori hanno ottenuto un BEL NIENTE.
- Sono stati scippati, per l'anno 1999, i circa 70 miliardi del Fondo Unico di Amministrazione, prevedendo il pagamento di un salario di produttività collettiva solo per 48 miliardi, in maniera fortettaria (chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato)
- non pagheranno le indennità delle particolari posizioni di lavoro svolte per il 1999 (indennità di turno, reperibilità, cassa, autisti etc.etc)
- per le progressioni di carriera all'interno delle aree, tutto è demandato alla supplica di stanziamenti di fondi necessari alla autorità politica;
- nessuna progressione tra le aree, in quanto non sono state quantificate le nuove piante organiche e i fabbisogni di area, e non sono stati utilizzati i fondi previsti dalla legge 59/97 per le Amministrazioni sottoposte al riordino;
- sono stati definiti solo i criteri per la partecipazione ai corsi di riqualificazione del personale, che prevedono la partecipazione dei lavoratori per i posti disponibili soltanto per sedi diverse da quelle dell'attuale appartenenza (per es.: se esiste disponibilità di qualifica al nord, il lavoratore dovrà partecipare per quella sede);
- rinascita dell'art. 36 e 37, con predominante discrezionalità dirigenziale;
- hanno garantito ai "sindacalisti di professione" la progressione di carriera (sul modello di quella concessa al responsabile della CGIL/Tesoro) e una adeguata remunerazione di salario accessorio.
- la nascita della banca del tempo o banca delle ore, che renderà più flessibile e precario il lavoro;
- esclusione dei colleghi di ex 3° qualifica e di ex 6° da qualsiasi possibilità di carriera;
- piena discrezionalità dirigenziale sulla certificazione delle mansioni superiori svolte;
- ripresa della mobilità sulla falsariga di trasferimenti e comandi che alimentano il clientelismo e la sudditanza sindacale.
La RdB, su un Contratto Integrativo privo di qualsiasi riferimento economico e normativo, penalizzante sotto ogni aspetto, non ha apposto la propria firma e sottoporrà al giudizio dei lavoratori il contratto stesso attraverso un REFERENDUM, riservandosi di diffidare il Ministero del Tesoro al pagamento immediato delle indennità non corrisposte per il 1999.