DAVVERO CI MERITIAMO DI ESSERE TRATTATI COSI'?
Alcuni colleghi, subito dopo la chiusura del Contratto Integrativo di Ministero, siglato il 21/22.12.1999 da CGIL/CISL/UIL/UNSA e FAS, ci hanno chiesto il perché la RdB non avesse firmato il contratto.
Tutto sommato, rilevano questi colleghi, "a febbraio prenderemo i soldi!"
"E li prenderemo, continuano a sottolineare i colleghi, anche a pioggia".
Non è la RdB quella che vuole dare a tutti in eguale misura?
Perché la RdB fa sempre "casino"?
Certo, non passa in secondo piano il fatto che (forse) a febbraio 2000 sarà pagata la produttività collettiva relativa al 1999.
Forse non sapete, cari colleghi, che il pagamento sarà di 48 miliardi anziché di 70, giacenti nel Fondo Unico di Amministrazione e che la differenza (22 miliardi circa) incrementerà le risorse dei fondi di sede per la produttività dell'anno 2000.
La creazione dei fondi di sede, aumenterà la sperequazione tra il personale, come già avvenuto per il 1998.
L'assegnazione di questi fondi al personale di ogni ufficio, sarà gestita dal Direttore e da quelle OO.SS. che, unitamente ai Dirigenti, hanno sempre "gestito" il salario accessorio. I colleghi che saranno esclusi o "penalizzati" nella ripartizione di questo salario, NON AVRANNO NESSUNA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA DEI LORO DIRITTI (che derivano da doveri svolti con gran sacrificio).
Presa questa manciata di soldi, AL LORDO DI TUTTI GLI ONERI A CARICO DEL LAVORATORE E DEL DATORE DI LAVORO, per gli anni 2000 e 2001 NON VEDREMO PIU' UNA LIRA (fortunati i colleghi transitati all'INPDAP?).
Dimenticavamo: NON VERRANNO PAGATE LE PARTICOLARI PRESTAZIONI DI LAVORO SVOLTE NEL 1999 (il Contratto Integrativo non ne parla!)
Considerato tutto ciò e tenuto presente che gli aumenti contrattuali sono stati di circa 8mila lire, che il potere di acquisto del salario è diminuito rispetto al costo della vita e che non è stato adeguato nemmeno "all'inflazione programmata", accontentarci di una manciata di soldi NON E' UNA GRANDE VITTORIA SINDACALE!
La natura delle lotte della RdB è di RESTITUIRE DIGNITA' AI LAVORATORI, non quella di dare una manciata di denaro in cambio di un tacito consenso, ma la possibilità reale di poter vedere finalmente aperta quella carriera che ognuno di noi spera di ottenere, SENZA FARE LE SCARPE A NESSUNO E SENZA DIVENTARE SERVI DI NESSUNO.
Fino a quando i lavoratori del Tesoro si accontenteranno in silenzio di quattro soldi a fronte di un riconoscimento della professionalità e del rispetto della propria dignità, CGIL/CISL/UIL/UNSA e FAS con il consenso dell'Amministrazione e del potere politico ed economico (gestione Fondi Pensione e TFR), continueranno a gestire a loro piacimento il futuro di tutti noi lavoratori.
DAVVERO CI MERITIAMO DI ESSERE TRATTATI COSI'?