All’
On. Bruno SOLAROLI
Sottosegretario di Stato per il Tesoro
Al Dott. Giancarlo DEL BUFALO
Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Generale
del Personale e dei Servizi del Tesoro
Al Dott. Domenico LABRUNA
Capo del Servizio Centrale del Personale
Oggetto: riconoscimento fasce RIA.
La scrivente O.S. ha appreso che la Terza Sezione del Consiglio di Stato, con
parere n. 1076/99 emessa in data 11 gennaio 2000, ha ritenuto ammissibile e fondato il
ricorso proposto da un dipendente del Ministero del Tesoro in merito alla c.d.
RIA.
Il Consiglio di Stato ha espressamente sostenuto che "
nonostante quanto affermato dall’Avvocatura Generale dello Stato con nota
n.8175/98-399 del 30 novembre 1998, può ormai sostenersi – anche sulla scorta
delle ulteriori pronunce intervenute – che il principio secondo cui il nuovo
criterio di calcolo dell’anzianità di servizio introdotto dalla normativa
contrattuale (c.d. RIA) lascia intatta la sostanziale continuità ed unitarietà
del rapporto, con la conseguenza che nella determinazione dell’anzianità a fini
retributivi va calcolato il servizio prestato precedentemente anche in
Amministrazioni Statali appartenenti ad un comparto diverso ".
Inoltre, lo stesso Consiglio di Stato ha affermato che, nel caso esaminato,
essendo stato il ricorrente anche dipendente dell’Amministrazione Autonoma delle Ferrovie dello Stato, la
stessa costituiva una Amministrazione Statale e per tale motivo riconosce
l’applicazione dell’art.9 comma 4 del D.P.R. 17 gennaio 1990 n. 44, per il
periodo di servizio prestato.
Come è noto alle SS.LL., la RdB ha più
volte chiesto il riconoscimento, ai fini del calcolo per la maturazione della
RIA, sia dei periodi di servizio prestati presso altri comparti sia in quello
dello Stato, unitamente alla proroga del DPR 44/90 al 31.12.1993, e comunque
fino all’entrata in vigore del CCNL 94/97.
Così altrettanto è noto alle SS.LL., che la RdB ha da sempre sostenuto il diritto al pieno
riconoscimento dell’anzianità giuridica e della RIA ai lavoratori provenienti
dalle Ferrovie dello Stato.
Nonostante ciò, questa Amministrazione ha costretto i lavoratori a proporre
centinaia di ricorsi per l’affermazione di un proprio diritto, trincerandosi
dietro l’attesa di "pareri" richiesti a più organi giurisdizionali.
Invece, con "sorprendente solerzia", ha tempestivamente accolto la
semplice domanda del Sig. Vincenzo DI BIASI, ex ferroviere, ora responsabile
nazionale CGIL F.P. del Tesoro, inquadrandolo dalla IV q.f. alla VI q.f. (Area
B3), senza sottoporre il provvedimento a quei "pareri" preventivi ed
eludendo qualsiasi incontro in merito più volte sollecitato da questa O.S.
Infine, questo parere del Consiglio di Stato, evidenzia la gravissima posizione
assunta da CGIL/CISL/UIL/UNSA/FAS e Amministrazione che, con la sottoscrizione
definitiva del Contratto Integrativo di Ministero, hanno negato, ai fini di
eventuali passaggi di qualifica, il riconoscimento dell’anzianità maturata
anche in altri comparti.
La RdB, pertanto, alla luce di una
situazione non più sostenibile, chiede con determinazione un urgente incontro
in merito, ricordando che il personale del Tesoro, ancora in attesa di concrete
risposte sull’ordinamento professionale, sul salario reale e su quello
accessorio, è pronto a qualsiasi forma di lotta per sostenere i propri diritti.
Roma
11.5.2000