L'ASSEMBLEA BLUFF ! |
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Venerdì 15 novembre 2002 è in
programma “un’assemblea e manifestazione nazionale” indetta da
CGIL-CISL-UIL-UNSA del nostro Ministero.
I lavoratori sono
chiamati, da questi “sindacati”, a mobilitarsi su: il rilancio della
riqualificazione professionale di tutto il personale, l’immediata ripresa dei
corsi per i passaggi all’interno delle aree, l’avvio delle procedure per la
progressione tra le aree, la garanzia occupazionale nei dipartimenti centrali e
provinciali contro ogni ipotesi di privatizzazione dei servizi, il rafforzamento
del fondo unico di amministrazione.
Coincidenza, alquanto strana,
subito, puntuale, è arrivata la convocazione del capo della delegazione di
parte pubblica per un incontro che si terrà martedì 19 novembre 2002, proprio
(guarda caso!) sul tema della riqualificazione e sulla privatizzazione dell’IGED.
Hanno proprio un bel coraggio
questi “sindacati”. Una sola domanda vorremmo porgergli: DI CHI E’ LA
RESPONSABILITA’? E VOI, DOVE ERAVATE?
A questo punto, è dovuta una precisa contro-informazione sui fatti e le
responsabilità inerenti la riqualificazione, le privatizzazioni e il Fondo
Unico di Amministrazione (FUA), anche in questa fase di totale paralisi imposta
dal nuovo assetto dirigenziale frutto dello spoil system (prima l’occupazione
delle poltrone da parte del centro-sinistra ora del centro-destra).
RIQUALIFICAZIONE:
in tempi non sospetti avevamo denunciato il meccanismo infernale messo in piedi
dall’amministrazione e CGIL, CISL, UIL e UNSA sulla procedura dei corsi di
riqualificazione.
Questo meccanismo, creato con tavoli separati di contrattazione,
inceppatosi a più riprese e riavviato con proroghe, rinvii e integrazioni, ha
prodotto discriminazioni, esclusioni ingiustificate e centinaia di ricorsi.
Basti ricordare il caos che ha seguito la sospensione delle
procedure richiesta da CGIL, UIL e UNSA il 18.10.2001, accolta
dall’amministrazione con circolare del 23.10.2001 di rinvio delle “opzioni
di scelta”.
Poco dopo l’inizio dei fatidici
corsi inventati dai maldestri artefici di questo contratto integrativo è
arrivato l’alt della ormai nota sentenza della Corte Costituzionale che ha
gettato nel panico l’amministrazione e CGIL, CISL, UIL e UNSA.
Questa sentenza, è bene
ricordarlo, non è altro che il frutto marcio della concertazione di regime.
Il seguito è storia recente, fatta
di accuse reciproche, incapacità di ammettere gli e(o)rrori e soprattutto il
rifiuto di trovare soluzioni alternative.
Questo è successo, al di là di
quello che diranno il 15 novembre ai lavoratori, i sindacati concertativi.
Per quanto ci riguarda continueremo
la nostra battaglia per ottenere una riqualificazione generalizzata e
finalizzata alla progressione nelle e tra le aree affermando e risolvendo il
problema del mansionismo.
ESTERNALIZZAZIONI e
PRIVATIZZAZIONI: le nefaste conseguenze della politica neoliberista
introdotta dal governo di centro-sinistra, “benedetta” da CGIL, CISL, UIL e
UNSA e fortemente accelerata dal governo di centro-destra, sono sotto gli occhi
di tutti.
Interi settori di competenza del nostro dicastero sono ormai in mano ai
privati.
Consip e Romeo hanno esteso a
macchia d’olio la loro sfera d’intervento e altre società private si
avventano sulla “torta pubblica” con incarichi di consulenza, monitoraggio
etc. sottraendo risorse e mortificando le professionalità interne.
L’ultima operazione di questo
tipo riguarda l’IGED che, occupandosi di liquidazioni degli enti disciolti e
del loro patrimonio, suscita “comprensibili appetiti”.
Tutto questo, e l’introduzione massiccia di lavoro atipico nel nostro
ministero e mette a forte rischio i livelli e la stabilità occupazionale.
Dopo l’accordo del 4 febbraio
2002, siglato da CGIL, CISL, UIL con il Vice Presidente del Consiglio On.FINI,
dove è stato concordato la massiccia privatizzazione dei settori pubblici, la
preoccupazione dei sindacati “collaborazionisti” è e rimane solo quella di
concertare e cogestire questi processi. NON HANNO MAI DETTO UN PAROLA CONTRO
LE PRIVATIZZAZIONI ANZI, LE HANNO BENEDETTE E COGESTITE: ORA “PROTESTANO”
perché NE’ SONO STATI ESTROMESSI.
La nostra scelta va, da sempre,
contro ogni forma di privatizzazione e di esternalizzazione, per
l’allargamento e miglioramento dei servizi erogati e per potenziare gli spazi
occupazionali con pieni diritti salariali e professionali.
FONDO UNICO di
AMMINISTRAZIONE: doveva essere lo strumento remunerativo ed
incentivante della cosiddetta “produttività”.
Si è, invece, rilevato un mezzo
per produrre sperequazioni economiche, rincorse corporative e dividere ancora di
più i lavoratori.
Non guasta, anche su questo tema un
piccolo richiamo alla memoria:
1)
lo storno di circa 2 miliardi di vecchie lire (una vera e
propria cambiale in bianco) a beneficio degli uffici di diretta collaborazione
del ministro decisa dai soliti “sindacati collaborazionisti” il 27.7.2001;
2)
la gestione incontrollata di forti somme per remunerare le
particolari posizioni lavorative;
3)
l’uso pilotato dei fondi derivanti dalle lavorazioni dei
730;
4)
l’incertezza delle somme disponibili riguardanti i fondi
strutturali europei;
5)
la sperequazione dei fondi di sede tra dipartimenti centrali
e provinciali.
Sul Fondo Unico di Amministrazione avevamo fatto una proposta innovativa
e tendente a riportare la situazione su un terreno di equità retributiva con
l’utilizzo di una parte dei fondi per costituire la 14ma mensilità.
Questa proposta rimane valida e
intendiamo sostenerla anche nelle prossime tornate contrattuali.
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Non proseguiamo oltre anche perché
la nostra controinformazione è quotidiana e sicuramente i lavoratori hanno gli
strumenti per smascherare le operazioni tardive e di basso profilo. La
responsabilità di CGIL, CISL, UIL e UNSA sulla precarietà dei diritti, sul
salario, sulle condizioni e sul futuro dei lavoratori del Tesoro è lampante.
Domandiamo, a questi “signori”, cosa stanno facendo in questi giorni
all’ARAN sul rinnovo del contratto nazionale. Stanno preparando un bel regalo
ai lavoratori? Nessun aumento salariale, diminuzione delle garanzie e dei
diritti, aumento delle sanzioni disciplinari e, dulcis in fundo, le mansioni
d’area (stessa retribuzione, più mansioni).
Aggiungiamo solo che stiamo costruendo forti momenti di mobilitazione sui temi contrattuali e sulle specificità del nostro ministero e chiamiamo tutti i lavoratori alla partecipazione a partire dallo SCIOPERO GENERALE del PUBBLICO IMPIEGO, con manifestazione nazionale a Roma, indetto per il 6 dicembre 2002.
Roma 14.11.2002
Coordinamento
Nazionale Ministero dell’Economia e delle Finanze Via
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– stanza n. 716 Sito
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