La riunione del 15 dicembre 2003

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Il 15 dicembre 2003, dalle 15.30 alle 20.00, si è tenuta la riunione con l’amministrazione sui criteri di ripartizione delle economie di gestione, i risparmi derivanti dalla lavorazione dei modelli 730 per l’anno 2002 e il nuovo calendario dei corsi di riqualificazione.

L’amministrazione ha ripresentato l’identica ipotesi di accordo già consegnata il 26 novembre 2003 e sulla quale la nostra O.S. aveva già pronunciato la propria indisponibilità alla firma. Dopo una pantomima durata oltre 2 ore, tutte le OO.SS. presenti alla riunione, ECCETTO LA RdB, si sono ancora una volta “calate le braghe” di fronte alla sapiente e studiata strategia adottata dalla parte pubblica (sono ripresi i soliti incontri ristretti che precedono le riunioni ufficiali?). Infatti, le parti, AD ESCLUSIONE DELLA SOLA RdB, hanno firmato un accordo fortemente penalizzante per i lavoratori e che, alla luce delle dinamiche che lo hanno generato, riduce gli spazi di confronto con l’amministrazione. Ancora una volta, la RdB ha presentato proposte tendenti ad una più equa e solidale utilizzazione delle risorse, ad un potenziamento della contrattazione decentrata locale e all’abbattimento immediato del costo dell’indennità di reggenza a carico del personale cosiddetto “livellato”. Proposte, queste, NON CONDIVISE dai partecipanti ma che comunque caratterizza, fortifica e contraddistingue l’azione sindacale della RdB, unica interprete dei bisogni dei lavoratori. In tal senso, la RdB ha accluso, all’accordo, una nota. E’ inutile commentare l’atteggiamento delle OO.SS. firmatarie le quali non hanno che dimostrato (casomai ce ne fosse stato ancora bisogno!) la loro particolare abnegazione all’ubbidienza e alla concertazione più nefasta che tanti guai ha generato negli ultimi anni ai lavoratori. Risulta invece necessario rimarcare che gli stessi delegati di CGIL, CISL, UIL e UNSA che siedono al tavolo in rappresentanza dei lavoratori delle aree professionali sono anche gli stessi delegati che siedono al tavolo contrattuale in rappresentanza del personale dirigente e che firmano accordi sia per gli uni che per gli altri!!!!!

Altro che conflitto d’interessi!!!!

Incassato questo “assegno”, la delegazione di parte pubblica è passata al secondo tema del giorno con la consegna di un ulteriore calendario riepilogativo delle date per la ripresa dei corsi di riqualificazione. Lo sforzo partorito è quello di un’abbreviazione della durata complessiva della procedura con termine approssimativamente al mese di novembre 2004. L’intervento della parte pubblica si è concluso con la conferma degli inquadramenti dei vincitori alla fine di ogni singola procedura (C3, C2 e B3) e con una minimizzazione sugli effetti che il recente emendamento alla legge finanziaria (inquadramento alla posizione C3 del personale già inquadrato nella VIII q.f. al 31.12.1990) genererà. L’intervento della UIL ha puntato tutto sulla riduzione di almeno un mese della durata dei corsi per permettere a qualcuno (indovinate chi?) di utilizzare la finestra di marzo 2004 per andare in pensione con il nuovo inquadramento. CGIL, CISL, UIL, UNSA e ancora UIL hanno richiesto l’immediato inquadramento del personale che ha già sostenuto l’esame senza preoccuparsi dei danni subiti da tutti gli altri lavoratori coinvolti in questa diabolica riqualificazione. La CISAL/DIRSTAT, invece, ha sostenuto, senza vergogna, il provvedimento di promozione per legge dei colleghi in posizione C2.

In questo desolante panorama, la delegazione della RdB ha rimarcato le responsabilità che gravano fortemente sulle spalle dell’amministrazione e delle OO.SS. confederali le quali hanno determinato questa situazione disastrosa per tutti i lavoratori. Per questo, la RdB non può che valutare positivamente, anche se un “po’ tardiva”, la protesta in atto nei dipartimenti provinciali. Necessariamente, però, occorre accompagnare la protesta anche con atti concreti. Fino a quando sarà concessa, mediante la delega sindacale, il potere di rappresentanza a queste OO.SS. e fino a quando non ci sarà un forte cambiamento culturale, radicale, una presa di coscienza che rimetta al centro la dignità del lavoratore pubblico, qualunque iniziativa, se pur nobile, è destinata al fallimento.

A fine riunione, la delegazione della RdB ha chiesto ed ha ottenuto dall’amministrazione, la rateizzazione della somma dovuta a titolo di conguaglio fiscale. E’ bene ricordare che la batosta fiscale che i lavoratori si apprestano a ricevere è il frutto della fantomatica riforma del sistema fiscale, operata dal Governo, nello scorso anno e alla quale molti colleghi hanno creduto supinamente.

Ora, i nodi vengono al pettine!

 

P.S.: la UIL ha chiesto all’amministrazione la separazione dei tavoli di contrattazione. A questa richiesta si sono accodati, in ordine cronologico, l’UNSA e la CISL.

 Roma 17.12.2003