Rdb- Statali - Ministero della Difesa

PIATTAFORMA DI CONTRATTO INTEGRATIVO

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro definisce le caratteristiche di base delle figure professionali per le quali si dovrà elaborare una più puntuale descrizione di contenuti, sia in termini di competenze che in termini di requisiti e responsabilità attraverso lo strumento del Contratto Collettivo Integrativo.

Le specificità di tale processo possono essere affrontate nell’ambito di una contrattazione complessiva che ha come leva economica anche le risorse del Fondo di cui all’art. 31, da destinare al raggiungimento degli obiettivi sopra citati.

Pertanto, in base a questa disposizione contrattuale appare chiaro che l’avvio del percorso di confronto con le OO.SS. abilitate alla trattativa decentrata è di competenza delle singole controparti, ciascuna delle quali dovrà costruire la propria proposta in merito alle specifiche esigenze in termini di figure professionali al fine di verificare la coerenza delle proposte con l’impianto disegnato dal CCNL e la loro compatibilità con i criteri generali e le direttive che informano la contrattazione del pubblico impiego.

Quindi la definizione dei contenuti dei profili, le linee di indirizzo dei percorsi formativi legati alla maturazione delle diverse professionalità, i criteri delle procedure selettive nei passaggi interni e di accesso dall’esterno sono materie oggetto di un confronto che si dovrà articolare nelle diverse fasi.

La RdB Statali intende introdurre nell’applicazione dell’ordinamento i principi cardine che hanno caratterizzato già la proposta da noi avanzata nel CCNL di Comparto:

  1. riconoscimento della maggiore professionalità acquisita;
  2. riduzione dei livelli economici di inquadramento del personale.

IL CCNL di Comparto fissa le linee guida generali del nuovo ordinamento professionale definendo le aree, i livelli retributivi, la corrispondenza con le attuali qualifiche funzionali e demanda alla contrattazione nazionale di ministero le decisioni relative a:

  1. accorpamento e ridefinizione di nuovi profili professionali sulla base delle diverse esigenze lavorative delle amministrazioni;
  2. criteri per la collocazione del personale in servizio nei nuovi profili ridefiniti;
  3. collocazione dei nuovi profili professionali definiti nelle aree e nei livelli economici;
  4. criteri per la progressione di carriera per il futuro.

Viene proposta come unica condizione per queste operazioni che non ci siano oneri aggiuntivi a carico dell’Amministrazione e che quindi tutto rientri all’interno delle disponibilità di bilancio previste per ogni singola Amministrazione.

In merito a quanto detto va affermato che:

Vogliamo realizzare, quindi, in questa prima fase di applicazione dell’ordinamento professionale le seguenti operazioni:

a) sancire e formalizzare il superamento di quei profili professionali ascrivibili alle 3^ e 4^ q.f. poiché ai lavoratori inquadrati nelle stesse non si richiedono più soltanto funzioni meramente esecutive e manuali, ma anche funzioni che prevedono l’utilizzo di apparecchiature, strumenti e macchinari di uso complesso e specializzato;

b) ridefinire i profili professionali, tenendo conto delle reali esigenze lavorative e delle nuove mansioni e responsabilità svolte dal personale;

c) definire i criteri con cui inquadrare i lavoratori attualmente in servizio nei nuovi profili professionali, assumendo come criterio fondamentale l’esperienza professionale acquisita e l’anzianità di servizio.

Dal punto di vista economico, per il raggiungimento dell’obiettivo dobbiamo considerare:

Ribadita la centralità nella stesura del Contratto Integrativo che per noi rivestono la rideterminazione dei profili professionali e la successiva applicazione dell’ordinamento professionale, riteniamo importante che nello stesso contratto vadano affrontati temi quali:

  1. Relazioni sindacali
  2. Costituzione del Coordinamento dei delegati RSU nel Ministero Difesa e titolarità ai livelli di relazioni sindacali nazionali di Ministero

  3. Utilizzo Fondo Unico di Amministrazione

  1. Formazione professionale
  2. Va chiarito e definito il ruolo che all’interno dell’Amministrazione Difesa deve avere Civilscuoladife, legando le attività della stessa ai progetti di revisione dei vecchi profili professionali e alla applicazione del nuovo ordinamento con opportuni stanziamenti.

  3. Linee di indirizzo e criteri per la garanzia del miglioramento dell’ambiente di lavoro
  4. Va denunciato l’ingiustificato ritardo nell’applicazione, all’interno dell’Amministrazione Difesa, della normativa vigente in materia di sicurezza e igiene dei luoghi di lavoro. Intendiamo ribadire la competenza della Sanità pubblica in materia di sorveglianza, controllo e verifica della applicazione delle norme.

  5. Mobilità
  6. Nell’ambito degli accordi sulla mobilità vanno trovate e definite garanzie al fine del mantenimento del posto pubblico di tutti quei lavoratori di enti oggetto di ristrutturazione.

  7. Forme di flessibilità nel rapporto di lavoro

Premesso che il tema in questione è ancora oggetto di trattativa presso l’ARAN come coda contrattuale, la RdB rifiuta l’introduzione nella pubblica amministrazione e quindi anche nella Difesa di istituti atti esclusivamente a precarizzare e flessibilizzare ulteriormente il lavoro.

12 luglio 1999

RdB Statali – Coordinamento Nazionale Difesa