Call center: ci risiamo
Incontro
giovedì 24 febbraio, prossimo incontro lunedì 28 febbraio.
Circa due anni fa era partita la
"querelle" della lettura ottica,che ha coinvolto lavoratori per
svolgere un compito che, sulla base dei profili professionali, non esisteva.
Agli addetti, in origine, era stata attribuita un'indennità giornaliera. Dopo
un anno l'Amministrazione ha detto che l'indennità andava essere subordinata ai
pezzi prodotti, passando da un riconoscimento della qualità del lavoro
svolto (primo passo verso il riconoscimento di un nuovo inquadramento) al
semplice pagamento della quantità dello stesso (primo passo verso una
cottimizzazione del lavoro). COME STA PROCEDENDO LO SAPPIAMO…
Ora ci
riprovano con i call center che dovrebbero impiegare 540 persone in
Italia - 90 per ciascun polo Venezia, Pescara, Torino, Cagliari, Roma, Napoli).
Non ci dilungheremo nei dettagli della "missione", cosa che faremo in
seguito solo quando l'accordo sarà definitivo.
PREANNUNCIAMO PERÒ CHE LE RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE NON LO
SOTTOSCRIVERANNO SE LO STESSO NON FARA' CHIAREZZA SUL RUOLO PROFESSIONALE DEGLI
ADDETTI AI CALL CENTER
Infatti l'Amministrazione prevede una selezione,
con procedure para-concorsuali, a titoli e con esame finale volto a valutare
le capacità psicologiche. Dopo la selezione è previsto un corso di 13
giornate ed infine il lavoratore sarà inserito nel "ciclo produttivo"
percependo un'indennità giornaliera di 25.000 lorde per ogni giorno lavorato
(500.000 lorde mensili per i mesi in cui si e' presenti tutti i giorni)
prelevati dal Fondo Unico di Amministrazione, che, ricordiamo, è già di proprietà dei lavoratori e il cui utilizzo
viene ricontrattato ogni anno. I fortunati saranno obbligati a restare
nel call center per almeno due anni.
Le RdB hanno
richiesto, al fine di non ripetere errori passati, di avviare immediatamente
l'individuazione dei profili degli addetti ai call center - sicuramente più qualificati di quelli di partenza,
dato l'elevata professionalità e disponibilità richiesta agli operatori - in
cui inserire il personale con un riconoscimento giuridico definitivo.
Si "affamano" i lavoratori
con rinnovi contrattuali inesistenti per poi ricattarli con indennità che in
qualsiasi momento "agenzie" o sindacati potrebbero rivedere sia nella
natura che nell'entità (come già accaduto per la lettura ottica).
INVITIAMO I LAVORATORI A NON
PARTECIPARE ALLA SELEZIONE
CHIEDENDO CHE ALLA STESSA SEGUA
UNA RIDEFINIZIONE DEI PROFILI PROFESSIONALI E UNA PROGRESSIONE DI CARRIERA
VOGLIAMO CHIAREZZA SUL FUTURO DEI CENTRI DI SERVIZIO
VOGLIAMO, QUANDO CAMBIAMO LAVORO, SOPRATTUTTO DOPO UNA DURA
SELEZIONE E UN CORSO, IL RICONOSCIMENTO GIURIDICO ED ECONOMICO DEL MAGGIORE
LIVELLO PROFESSIONALE DIMOSTRATO E/O CONSEGUITO