DOPO L'OTTIMA
RIUSCITA DELLO SCIOPERO
QUALE FUTURO per i LAVORATORI
dei CENTRI di SERVIZIO ?
L'AMMINISTRAZIONE OBBLIGATA A DARE RISPOSTE,
LO FA IN MANIERA ANCORA INSUFFICIENTE
Dopo lo sciopero dei Lavoratori di III livello di Venerdì 10
marzo, proclamato dalla RdB, che ha registrato una buona adesione con
percentuali molte alte nei Centri di Servizio (dal 50% al 95%), l'Amministrazione, nel maldestro e tardivo tentativo di evitare la
mobilitazione dei Lavoratori, aveva fissato per il 16 marzo un incontro in cui,
aveva detto, si sarebbe discusso dei criteri di passaggio di livello, delle
prospettive dei CdS …..
Nel suddetto incontro, però, nonostante
l'importanza del problema che, grazie alla lotta, rimane all'ordine del giorno,
è stata firmata un'altra "dichiarazione congiunta" che, per rispetto
delle legittime aspettative dei lavoratori e visti i generici e scarni contenuti,
non abbiamo sottoscritto presentando una nota a verbale.
1) Futuro dei Lavoratori dei Centri di Servizio, vista la loro
"chiusura" a fine anno
Già il 2 agosto 1999, su esplicita
richiesta delle RdB, l'Amministrazione si era impegnata a confrontarsi entro la
fine del 1999(!) sulla questione. Oggi, dopo oltre sette mesi è del tutto insufficiente l'impegno a programmare tra un mese, un seminario propedeutico ad una discussione i cui termini non vengono fissati. L'accordo,
inoltre, premette che prioritariamente
il personale sarà riallocato a copertura delle carenze di organico degli Uffici
Unici. Questa soluzione non
metterebbe i lavoratori al riparo
(anzi) dal rischio di mobilità coatta. Inoltre oggi si è parlato
dell'intenzione dell'Amministrazione di varare a breve un concorso per 1.600 ISPETTORI. Non siamo contrari ad assunzioni
nella Pubblica Amministrazione, ma ci chiediamo, questo come si concilia con il discorso precedente?
2) Questione lettura ottica
Ancora una volta, nonostante le
richieste esplicite dei lavoratori, nonché l'evidenza dei fatti, la scelta
dell'Amministrazione rimane quella di affrontare il problema sul piano tecnico.
Si continua infatti a fare riferimento a
procedure di copertura di carenze di posti nel livello b1, calcolati su
piante organiche ormai obsolete per quanto riguarda i profili professionali
considerati. Comunque, pur volendo prendere per buona questa procedura, l'Amministrazione continua a non fornire alcun numero certo dei posti a disposizione.
E' ORMAI CHIARO CHE L'AMMINISTRAZIONE (E CHI L'ASSECONDA) NON HA
ALCUN INTERESSE AD AFFRONTARE SERIAMENTE E COMPLESSIVAMENTE LA QUESTIONE CENTRI
DI SERVIZIO.
SE QUALCOSA SI MUOVE, E' SOLO
DIETRO LA FORTE SOLLECITAZIONE DEI LAVORATORI.
E' NECESSARIO, QUINDI, CONTINUARE
ED ALLARGARE LA PROTESTA A TUTTI I LAVORATORI
I LAVORATORI DEI CENTRI DI SERVIZIO HANNO DIRITTO A RISPOSTE CERTE
E CHIARE