Le posizioni super
sono il contrario di questo ragionamento. Sono infatti un anacronistico inserimento
di nuove qualifiche.
Ma c’è di peggio. Non si tratta
neppure di qualifiche. In rispetto della parola d’ordine FLESSIBILITA’
infatti, le Posizioni SUPER non
riconoscono un diritto giuridico del lavoratore al quale vengono attribuite ma solo
un suo diritto economico legato peraltro non a fondi fissi ma ad un salario accessorio variabile per
definizione.
E’
ovvio che una volta acquisito il dato economico si cercherà di conservarlo,
ma è altrettanto evidente che se per combinazioni contingenti “i soldi non
dovessero esserci” o dovessero essere destinati ad obiettivi
“strategici” questo diritto decadrebbe.
Le
RdB si sono, con queste motivazioni, sempre dichiarate contrarie nel merito della definizione
delle posizioni super (che abbiamo contestato fin dalle trattative sul
Contratto Nazionale dei Ministeriali). Ancora di più lo siamo oggi, quando
l’applicazione di questo istituto sta prendendo forma in una trattativa
all’interno del Ministero delle Finanze.
L’accordo
firmato da CGIL-CISL-UIL e UNSA/SALFi, subordina inoltre, come potrete constatare
dalla tabella sui criteri pubblicata nelle pagine successive, questa
attribuzione alla determinazione del dirigente. Primo perché il peso del giudizio del dirigente è
notevole,
secondo perché anche altri parametri, come la partecipazione ai corsi, sono, in
qualche modo, subordinati anch’essi alle scelte dei dirigenti. Alzi la mano
chi non ha mai verificato sul suo posto di lavoro che i destinatari dei corsi
erano quasi sempre le stesse persone. Insomma ci troviamo di fronte alla prima fetta di salario accessorio
che non viene assolutamente definita all’interno degli uffici, ma determinata
a livello centrale, come le Rappresentanze sindacali di base hanno sempre
denunciato.
Negli Uffici si parcellizza lo scontro, come si evince dall’accordo, sul
“voto” del dirigente. Un altro modo per volgarizzare l’intervento dei
sindacati di posto di lavoro che sempre di più dovrebbero ribellarsi a chi
firma certi accordi (facendoli passare tra l’altro per una vittoria dei
lavoratori). Quindi diffidate di volantini in cui
l’informazione è parziale
ed in cui non si evidenzia il peso del dirigente nell’attribuzione di questa
differenza economica. Comprendiamo che le sigle che hanno, più di altre,
battuto la grancassa non più di 20 giorni fa, abbiano difficoltà a dire che
hanno firmato un accordo nella sostanza non molto diverso da quello su cui
avevano chiamato a sciopero i lavoratori…
Ma
oltre ad evidenziare nella tabella i criteri completi per l’attribuzione
delle posizioni super riteniamo di integrare l’informazione con alcuni dati
che chiariscano in termini economici che cosa significano le posizioni super.
Innanzitutto
vediamo il costo complessivo dell’operazione. Vediamo, quanti sarebbero
secondo l’accordo i livelli Super da attribuire.
|
Dip. Entrate |
Dip. Territorio |
Dip. Dogane |
Uffici Centrali |
Totale
|
A1S |
1577 |
343 |
500 |
80 |
2500 |
B3S |
729 |
252 |
500 |
19 |
1500 |
C1S |
2958 |
966 |
750 |
76 |
4750 |
C3S |
775 |
193 |
750 |
32 |
1750 |
Si dice che questi
passaggi saranno effettuati nei limiti degli stanziamenti accantonati per
l’ordinamento professionale che per quanto riguarda il Ruolo Unico
equivalgono a circa 10 miliardi) e per le Dogane a circa 5 miliardi e 350
milioni (Fonte Contratto Integrativo).
Il
costo dell’operazione attribuzione posizioni super si aggirerebbe, per tutto
l’anno, per il Ruolo Unico a circa 18 miliardi e mezzo e per le Dogane a circa 7 miliardi. Queste cifre sono
state ottenute moltiplicando le differenze di costo lordo tra i livelli
super e i rispettivi livelli base e moltiplicandoli per il numero dei passaggi
previsti.
E qui c’è la
prima sorpresa. NON CI SONO I SOLDI PER
GARANTIRE IL PAGAMENTO PER TUTTO L’ANNO DI TUTTE LE POSIZIONI SUPER
IPOTIZZATE.
E’ possibile che chi sottoscrive l’accordo non si rende conto che precedentemente
ne aveva sottoscritto un altro che non ne consentirebbe l’applicazione
completa? No certamente. Infatti la decorrenza delle posizioni super non è dal gennaio
1999, ma dal 1 agosto.
E’ il solito metodo utilizzato da CGIL, CISL, UIL e UNSA/SALFi, che siamo
certi adotteranno anche per il rinnovo contrattuale per il biennio economico. Non ci sono i soldi. Poco male, li diamo
a partire non dall’inizio dell’anno di riferimento, ma da una data definita
sulla base dei fondi a disposizioni. Ed il periodo precedente? In cavalleria.
Poi c’è il
rovescio della medaglia.
Effettuando il pagamento per soli 5 mesi, rispetto ai soldi stanziati, c’è un
risparmio per l’Amministrazione di circa tre
miliardi per il Ruolo Unico e di circa 2 miliardi e mezzo per le Dogane. Soldi
che per quanto riguarda il 1999 vengono riutilizzati nel PREMIO DI PRODUTTIVITA’ che, sulla base di
quanto scritto sul Contratto Integrativo, a diversi uffici non verrà assegnato.
Inoltre
queste scelte avranno ovvi strascichi nel 2000. Infatti si dice che nel 2000 e
poi nel 2001 verranno attivate procedure di passaggi di livello del personale
nelle aree e tra le aree. Con che fondi si
farà visto che per il 1999 gli stanziamenti non saranno neppure sufficienti a
coprire le Posizioni SUPER? I nodi del Contratto
Integrativo vengono al pettine e i lavoratori, speriamo anche grazie
all’informazione delle Rappresentanze sindacali di base, si stanno accorgendo
di essere stati truffati.
Un ultima questione riguarda gli importi delle posizioni super, ovvero quanto guadagnerà in più al mese un lavoratore che si vede attribuita (rispetto alla posizione attuale) la posizione super? Ammesso che ci si arrivi. Questi i conteggi approssimativi (cifre nette per 13 mensilità) :
Posizione | Ruolo Unico | Dogane |
Da A1 ad A1Super | Lire 56.000 | Lire 56.000 |
Da B3 a B3Super | Lire 112.000 | Lire 112.000 |
Da C1 A C1 Super | Lire 72.000 | Lire 72.000 |
Da C3 a C3Super | Lire 156.000 | Lire. 154.000 |
Un
ultima considerazione. Nell’accordo, vedi in fondo tabella, si parla del
personale di cui all’articolo 4, comma 2 del Contratto integrativo dicendo
che per essi “il punteggio attribuibile è quello della media del personale
della sede di servizio”.
Di chi si tratta? Dei distaccati sindacali.
COMPLIMENTI.
I
TRE MILIONI (parte II)
Sulla
bufala dei tre milioni torneremo spesso nei prossimi numeri. Anche perché sarà
il caso di demistificare la procedura da “trenta denari” che sta dietro
questo importo. I soldi delle POSIZIONI SUPER fanno parte del Fondo Unico di
Amministrazione del 1999. Questo ci consente un esempio pratico che permette
di spiegare anche affermazioni che abbiamo effettuato nel numero precedente.
Un dipendente del ministero delle finanze di livello B3 si vede, dopo tutto
il percorso ad ostacoli visto nell’articolo precedente, attribuito il livello
B3Super per il 1999, costerebbe all’Amministrazione dal 1 agosto Lire
1.292.563 (5 mensilità + 5/13 della tredicesima). Questo importo andrà scalato dai 3.000.000 lordi che saranno
distribuiti, probabilmente non prima di settembre, date le ultime
voci che circolano.
UFFICI
UNICI ENTRATE
ROMA
5 DA APRIPISTA
Che
gli Uffici Unici delle Entrate siano uno strumento per flessibilizzare l’uso del personale
è chiaro a chiunque ci lavora dentro. Che i disagi derivanti dall’accorpamento delle
imposte siano un dato incontrovertibile è altrettanto chiaro.
L’Amministrazione spesso si limita a mettere nello stesso immobile lavoratori
di esperienze diverse, li shakera un pochino e poi vede che accade. A ROMA 5 la situazione è talmente esplosiva
che i dipendenti hanno svolto nei giorni passati un assemblea (oltre 100
lavoratori presenti) in cui si è valutato che a sei mesi dall’apertura i
problemi restano tutti sul piatto. Le conclusioni a cui sono giunti i lavoratori
sono semplici. L’Amministrazione ha varato gli uffici unici per ridurre il
personale nella logica che mischiando le carte per fornire gli stessi servizi
sarebbero stati necessari meno dipendenti. Un gioco che non è riuscito. Per
cui il numero di contribuenti che si rivolge a ROMA 5 è ampiamente superiore a
quanto i dipendenti sono in grado di “assorbire” e questo come in molti
uffici dirotta personale dell’Area Controlli verso l’Area Servizi con la conseguente
riduzione delle potenzialità operative dell’Accertamento. E’ questo che si vuole? I Lavoratori non
vogliono questo. L’assemblea di Roma5 ha richiesto:
·
la
riduzione del numero di ore di apertura degli sportelli;
·
un
numero chiuso per i contribuenti servibili;
·
una
riduzione del 40% del carico di lavoro attribuito all’ufficio come
conseguenza del forte disagio che l’attivazione dell’ufficio ha comportato.
NON SI POSSONO FARE
LE NOZZE CON I FICHI SECCHI. Speriamo che Roma5 sia da esempio a tutti gli uffici.
DIPARTIMENTO TERRITORIO
Diversi
giorni fa ci è giunta dalla sede del Catasto di La Spezia la seguente lettera sottoscritta dall’Assemblea del
Lavoratori:
I lavoratori
dell'Ufficio del Territorio della Spezia, riuniti in assemblea, disorientati e
continuamente allarmati dalla copiosa ridda di voci, relative al proprio futuro
affermano la loro opposizione a qualsiasi processo di riforma che non tenga in
giusta considerazione la professionalità e gli elementari diritti dei
lavoratori.
Dichiarano ferma opposizione a
qualsiasi forma di mobilità, di depauperamento delle competenze e alla
soppressione di alcuni uffici periferici (Demanio).
Chiedono pertanto alle OO.SS.
una maggiore comunicazione reciproca, che dia certezze e non allarmismi sullo
stato attuale della riforma.
Rivendicano il diritto alla
partecipazione attiva per diventare protagonisti della riforma dell'Amministrazione
ed invitano i colleghi di tutti gli Uffici del Territorio in collegamento fra di
loro a tenere alto il livello d'attenzione, promovendo assemblee ed incontri con
le OO.SS. La Spezia 02-06-2000
Ritenendo
uno dei compiti delle Organizzazioni sindacali quello di favorire il dialogo tra
i lavoratori, abbiamo deciso di rilanciare la lettera dei colleghi di La Spezia in cui ritroviamo
tutti i dubbi e le perplessità che solleviamo da tempo rispetto al processo
di transito alle Agenzie che per i colleghi dei Catasti può significare
passaggio agli enti locali ed esternalizzazione dei servizi.
Nel
frattempo rileviamo che tra le parole d’ordine dello sciopero bluff del 21
giugno scorso CGIL,CISL,UIL e SALFi avevano sollevato il problema salvo
dimenticarsene sulla firma dell’accordo che li ha portati alla revoca.
Segnaliamo
inoltre che gli stessi sindacati stanno da qualche giorno conducendo trattative
“sotterranee” sia con Picardi (Territorio) che
con Spitz (Demanio) di cui
ovviamente continuano a non far trapelare nulla. Ribadiamo che è necessario che i lavoratori
siano al corrente di quanto accade, i
segreti sono forieri di “cattivi pensieri”. Le Rappresentanze sindacali di
base hanno intenzione, come abbiamo già segnalato, di organizzare un’Assemblea nazionale di tutti i
Catasti
a cui potrà partecipare chiunque e in cui abbiamo intenzione di chiedere
all’Amministrazione di scoprire pubblicamente le sue carte.
Mentre
andiamo in stampa si sta tenendo la trattativa sugli argomenti in oggetto.
Siamo presenti alla stessa e approfondiremo la questione sul prossimo numero. Al
momento ci limitiamo a constatare che ancora una volta si conduce una trattativa
a consuntivo di un servizio già reso dai lavoratori, si continua a parlare di
5.000 lire a dichiarazione ma non si chiarisce da dove e a chi. Sull’orario di
lavoro le Organizzazioni sindacali presenti sembrano più interessate a
disquisire sul metodo piuttosto che sul merito della questione. Staremo a
vedere.