IL
SACCO BUCATO N. 10 – 8/11/2000
In
questo numero:
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L’amministrazione tenta di forzare la mano sulla mobilità coatta
regionale
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Agenzie: ecco la suddivisione del personale (in prima battuta).
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Prepensionamenti ed altro (il documento “fantasma” parte II)
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Dipartimento del Territorio: la questione LSU
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Commissioni tributarie: è ora di
una proposta chiara
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Concorsi e riqualificazione: in preparazione un numero speciale de
“Il sacco bucato”
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L’amministrazione
tenta di forzare la mano sulla mobilità coatta regionale.
L’amministrazione,
il 7 novembre ci ha presentato una proposta di “utilizzo” dei dipendenti dei
Centri di Servizio dismessi. Abbiamo, sui Centri di Servizio, varato un
notiziario speciale, inviato presso quegli uffici in cui affrontiamo nel
dettaglio la questione. Notiziario, contenente il testo integrale della
proposta che comunque chiunque può richiedere alla nostra redazione o
scaricare dal nostro sito internet (vedi spazio nella pagina). Ci interessa
però qui sottolineare però alcuni
aspetti della questione che riteniamo riguardino tutto il personale delle
future Agenzie. Nella proposta sui Centri di Servizio, si parla chiaramente di
procedure di equilibrio regionale tra gli organici dei vari uffici.
Questo
lo stralcio della parte riguardante la mobilità del personale:
“ Mobilità del personale
Su
questo punto appare opportuno prevedere, parallelamente all'esaurimento delle
lavorazioni legate all'arretrato, un passaggio graduale del personale agli
altri uffici.
Per
quanto riguarda la destinazione del personale, dovranno essere definite le necessarie
procedure di mobilità. A tal fine si prevedono i criteri di massima di
seguito indicati:
a.
tenendo presenti le specifiche necessità operative degli uffici e
salvo diversa opzione da parte degli interessati, va data la precedenza alla
mobilità nell'ambito della stessa città del Centro di servizio, evitando però
situazioni di squilibrio tra gli uffici della regione;
b.
a tale ultimo fine occorre assicurare una copertura quanto più
possibile omogenea delle carenze di organico all'interno della regione: non
devono cioè verificarsi situazioni nelle quali, mentre viene, ad esempio, colmata
la carenza di organico degli uffici della città sede del Centro, permangano
situazioni gravemente deficitarie negli altri uffici della regione; per evitare
che ciò si verifichi, la ripartizione del personale dovrà essere bilanciata
tra le diverse sedi, prevedendo, al massimo, una fascia di oscillazione del
10% in più o in meno;
c.
per
corrispondere alle effettive necessità degli uffici, la percentuale di copertura
dev'essere distintamente
calcolata per
ciascuna area
di inquadramento e non sulla base del numero complessivo di unità di personale.”
Si
tratta di concetti che, se accettati dai sindacati, evidentemente, non possono
riferirsi solo alle realtà in cui dipendenti
dei Centri di Servizio “finiscono sul mercato”.
Sono
concetti che da tempo animano i nostri Direttori Regionali delle Entrate più “efficaci”, al momento ci viene in mente sia Pirani
in Emilia Romagna, che più recentemente De Mutis nelle Marche, che –
osteggiato dalla RdB delle Marche -
non si fa scrupolo di tentare di spostare personale solo sulla base delle
esigenze dell’Amministrazione.
Del
resto, la gestione tecnicistica ed economicistica (usiamo appositamente
termini ridondanti per sottolineare l’aspetto quasi religioso che questi
concetti hanno per l’amministrazione e, purtroppo anche per diverse
organizzazioni sindacali) non lascia spazio a soluzioni alternative.
Non
ci si può permettere, dicono, uffici “in perdita” e quindi il personale va
calibrato sulla base di parametri più o meno oscuri, il salario va agganciato
alla produttività raggiunta – con che parametri? Tutto per essere più
“economici ed efficaci”. E’ un piano su cui farsi trascinare significa
rinunciare alla tutela di chi lavora. Tutela, che non può non passare anche
dal rilancio, a volte anche ideologico, riguardo a concetti restrittivi dei
diritti individuali e collettivi. Come andrà a finire? Se ci sarà un rapido
rafforzamento, anche in termini di iscritti delle Rappresentanze sindacali di
base potremmo agevolmente contrastare chi attacca i diritti di chi lavora, a
partire dall’Amministrazione fino a giungere a quei sindacati, sempre
d’accordo con i concetti “religiosi” di cui sopra che non forniscono
certo un buon servizio a chi lavora.
Agenzie:
ecco la suddivisione del personale (in prima battuta).
L’Amministrazione
ci ha consegnato una bozza di lavoro sul PIANO DI ALLOCAZIONE DLLE RISORSE
DELLA AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA. Dove come risorse si intendono le
“risorse umane” con quella sconvolgente definizione che tende a
spersonalizzare i singoli soggetti e a considerarli come
elementi del processo produttivo, molto vicino a macchinari e materie
prime… Come nostra abitudine ci limitiamo a pubblicarne ampi stralci
rimandando ad altri momenti commenti più approfonditi sulla questione. Infine
inoltre sintesi della tabella contenente l’ipotesi numerica di riallocazione
del personale
“Tutto
il personale è incluso in un ruolo speciale e distaccato presso i nuovi
uffici del ministero o presso le Agenzie Fiscali (…) Il personale è
inserito nelle strutture nelle quali attualmente
opera. Il personale distaccato presso altre strutture
dell’AF è stato considerato inserito in queste ultime. Il personale
comandato presso strutture dell’Amministrazione diverse da quella Finanziaria
è stato considerato all’interno delle strutture di provenienza. Il personale
comandato da altre strutture dell’Amministrazione verso le strutture dell’AF
non è stato considerato.
(…)
Metodo adottato. Definizione degli organici di riferimento delle entità di
nuova costituzione, assegnazione delle risorse secondo il criterio di aderenza
funzionale, assegnazione delle risorse ancora disponibili.
(…)
Agenzia del Territorio e del Demanio: Il personale non dirigente, sia centrale
che periferico, è stato ripartito sulla base delle attività, demaniali o
territoriali, attualmente svolte. Del personale non dirigente, che svolge
attività mista (demaniale e territoriale) ovvero attività di supporto, ne è
stata assegnata all’Agenzia del Demanio una quota, pari al 12%, definita in
funzione del rapporto numerico esistente tra personale che si occupa di
attività demaniali e totale del personale del Dipartimento
(…)
Il progetto di assegnazione basato sul criterio della diretta correlazione
lascia ancora 360 unità disponibili, assegnata alle Agenzie in proporzione al
peso percentuale dei loro organici (allEntrate 276 unità, al Territorio 74 unità,
al Demanio 10 unità).
(…)
Relativamente ai criteri per la scelta delle singole risorse da assegnare
alternativamente a più enti: per il personale di area A e B si potrebbe
privilegiare la preferenza espressa dal dipendente circa le diverse possibilità
di collocazione previste dal piano, attraverso una graduatoria effettuata in
base all’anzianità di servizio, peri l personale di area C, data la sua
particolare rilevanza sul funzionamento degli uffici, la scelta relativa
all’assegnazione dovrebbe basarsi sulle esperienze lavorative delle risorse
interessate.
Prepensionamenti
ed altro : il documento ”fantasma” (parteII)
Per
chi non avesse letto i numeri precedenti si tratta di un documento, sulla cui
autenticità, non siamo certi, che si intitolerebbe. Pur nel dubbio
sull’autenticità della fonte, abbiamo deciso di pubblicarlo proprio perché i
presunti estensori possano smentirne, sia la paternità, sia i contenuti (la UIL
lo ha già fatto, gli altri no).
Ne
continuiamo la pubblicazione, ricordando peraltro che il testo integrale è
presente sul nostro sito internet www.rdbcub.it
(Federazione Pubblico Impiego / RdbStatali / Ministero finanze).
Art.1
E'
istituito, presso il Fondo di Previdenza di cui al D.P.R. del 21 dicembre 1984,
n° 1034, il "Fondo speciale bilaterale di soildarietà
per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione
professionale del personale finanziario".
Art.2
1.
Il Fondo speciale di cui all'art.1 ha lo scopo di attuare interventi nei
confronti dei lavoratori dipendenti del Ministero delle Finanze e delle
Agenzie fiscali nell'ambito ed in connessione con i processi di ristrutturazione
e/o di riorganizzazione aziendale o di riduzione o trasformazione di attività
o di lavoro, al fine di favorire la riconversione delle professionalità attraverso
la realizzazione di politiche attive di sostegno del reddito e
dell'occupazione anche a mezzo dell' incentivazione della mobilità
volontaria e del rapporto di lavoro a tempo parziale.
2.
Il Fondo di cui al primo comma si avvale della sede e dei mezzi propri del Fondo
di previdenza di cui al D.P.R. del 21 dicembre 1984, n° 1034.
Art.3
1. Il Fondo speciale di cui
all'art.1 è alimentato dalle risorse di cui al comma 200 dell'art.3 della
Legge 28-12-1995, n°549, è da ogni eventuale ulteriore risorsa attribuitavi
per legge, regolamento o atto di concertazione ratificato nelle forme previste
dall'ordinamento, ivi comprese eventuali attività di bilancio scaturenti
dai bilanci consuntivi annuali del Fondo di Previdenza di cui al D.P.R. del 21
dicembre 1984, n° 1034.
2.
Costituiscono ulteriori entrate fisse del Fondo bilaterale: il cinque per cento
del totale delle somme riscosse annualmente dal Fondo di Previdenza di cui al
D.P.R. deI 21 dicembre 1984, n°1034; lo zero virgola cinquanta per cento
della retribuzione tabellare mensile dei lavoratori finanziari in servizio.
Art.4
1. Il Fondo è gestito da un
"Comitato amministratore" composto da otto esperti designati
dall'Amministrazione stipulante ed otto designati, due per ciascuna, delle
quattro Organizzazioni sindacali firmatarie del presente Accordo, nominati con
Decreto ministeriale, nonché da due rappresentanti con qualifica non
inferiore a Dirigente, rispettivamente del Ministero del Lavoro e della
Previdenza sociale e del Ministero del Tesoro.
2. Il Decreto ministeriale di cui al primo
comma stabilisce la misura del compenso spettante agli amministratori.
3. Il Presidente del Comitato è eletto
dal Comitato stesso tra i propri membri.
4. I componenti del Comitato durano in carica
due anni e sono rieleggibili per una sola volta. Scaduto tale periodo, essi restano
in carica fino all'insediamento dei nuovi componenti. Nel caso in cui durante il
mandato venga a cessare dall'incarico, per qualunque causale, uno o più
componenti del Comitato stesso, si provvederà alla sua sostituzione, per il periodo
residuo, con altro componente designato secondo le modalità di cui al
comma 1. Ai predetti fini le Organizzazioni sindacali di cui al comma 1
provvederanno ad effettuare le designazioni di propria competenza sulla base
di criteri di rotazione.
Art.5
il Comitato amministratore deve:
a) predisporre i bilanci annuali,
preventivo e consuntivo, corredati da una relazione;
b) deliberare gli interventi e la
misura di essi, in conformità alle norme del presente Accordo;
c) vigilare sulla affluenza dei
contributi, sulla erogazione delle prestazioni nonché sull'andamento della
gestione, studiando e proponendo i provvedimenti necessari per il miglior
funzionamento del Fondo, nel rispetto dei criteri di legalità, trasparenza,
imparzialità, efficienza, economicità, e formulando proposte vincolanti in
merito agli oneri di funzionamento del Fondo medesimo;
d) decidere, in unica istanza, sui
ricorsi in materia di contributi e prestazioni;
e) assolvere ogni altro compito che
sia ad esso demandato da leggi o regolamenti o atti di concertazione ratificati
nelle forme previste, o che sia ad esso affidato dal Consiglio di
Amministrazione dell'istituto Nazionale della Previdenza Sociale;
f) deliberare le revoche degli
assegni straordinari nei casi di non cumulabilità;
g) adempiere ad ogni altra
incombenza necessaria a dare esecuzione al presente Accordo.
Art.6
1. Il Fondo speciale di cui all'art.1 è
destinato come segue:
a) nella quota del sessanta per cento, al
finanziamento di assegni straordinari di sostegno al reddito, sino a
concorrenza dell’importo necessario e con le modalità previste dal
successivo articolo 9, in favore dei lavoratori finanziari che abbiano maturato
alla data del 31 dicembre 1999 un'anzianità di servizio inferiore per non più
di settantadue mesi a quella minima richiesta dalle disposizioni vigenti in
materia di collocamento a riposo, e che avanzino apposita istanza;
b) per un'ulteriore quota pari al
venti per cento, al finanziamento di contratti di formazione e lavoro, salari
di ingresso. borse di studio e lavori socialmente utili, al fine di consentire
nuove assunzioni presso le Agenzie fiscali nelle aree territoriali maggiormente
carenti, con precedenza per personale professionalmente qualificato;
c) nella quota del dieci per cento,
al finanziamento di incentivazioni economiche in favore dei lavoratori
finanziari che optino per il regime di orario di lavoro a tempo parziale nella
misura del cinquanta per cento dell'orario, o inferiore, a mezzo di integrazione
della retribuzione per un'aliquota pari al trenta per cento in più rispetto a
quanto di spettanza, per la durata di un biennio dalla data di trasformazione
del rapporto;
d) per la restante quota del dieci
per cento, al finanziamento di incentivazioni economiche in favore dei
lavoratori eccedentari ammessi a mobilità volontaria verso sedi di servizio carenti,
ubicate in altra regione, con precedenza per i dipendenti che scelgano regioni
più lontane da quella di appartenenza.
2. Hanno precedenza nell'ammissione
ai benefici di cui alla precedente lettera c) i dipendenti risultati
eccedentari; a parità di condizione, si fa riferimento ai carichi di famiglia.
Art.7
1. Il
Fondo Speciale di cui all'art.1 provvede, in conformità al comma 1, lettera
a), del precedente articolo 6, ed in relazione alle specifiche esigenze
territoriali, all'erogazione di assegni, straordinari per il sostegno al
reddito, in forma rateale, ed al versamento della contribuzione figurativa di
cui alla Legge n.662/1996, art. 2, comma 28, in quanto applicabile,
riconosciuti ai lavoratori ammessi a fruirne nel quadro dei processi di
agevolazione all'esodo.
2. Qualora
l'erogazione di cui al comma che precede avvenga - su richiesta del lavoratore
-in unica soluzione l'assegno straordinario sarà pari ad un importo corrispondente
al 60% del valore attuale, calcolato secondo il tasso ufficiale di sconto vigente
alla data di stipulazione del presente accordo, di quanto sarebbe spettato dedotta
la contribuzione figurativa, che pertanto non verrà versata, se detta erogazione
fosse avvenuta in forma rateale.
3. A
detti interventi verranno ammessi i soggetti di cui al comma 1, lettera a),
del precedente articolo 6.
4. Gli
assegni straordinari per il sostegno del reddito sono erogati dal Fondo, per
un massimo di settantadue mesi per ciascuna prestazione, su richiesta del
lavoratore e con l'assenso dell' Amministrazione di appartenenza, sino alla
maturazione del diritto a pensione di anzianità o vecchiaia a carico delle
gestioni obbligatorie di appartenenza.
5. Il
Fondo Speciale versa, altresì, la contribuzione figurativa dovuta alle competenti
gestioni assicurative obbligatorie.
6. Per
i criteri di individuazione della base retributiva ai fini della contribuzione
figurativa, si farà riferimento alle disposizioni dell'art.8 Legge n.
155/1981.
(continua)…
Dipartimento
del Territorio: la questione LSU
Abbiamo,
recentemente, avuto un serrato scambio di opinioni sull’assunzione a tempo
determinato degli LSU nel
Dipartimento del Territorio con alcuni nostri colleghi di Pistoia che,
giustamente, sollevavano il problema del personale di ruolo che si vedrebbe
scavalcato da eventuali conferme in ruolo del personale LSU. In maniera forse un
po’ superficiale, avevamo sollecitato i nostri colleghi a non focalizzare sugli
LSU le loro attenzioni ma a concentrarsi per richiedere a gran voce una progressione
di carriera a prescindere dall’assunzione o meno degli LSU. La loro risposta
ci ha sferzato, perché ci siamo sentiti appellare “signori del
sindacato”, accusati di fare solo chiacchiere e, di fatto, accostare a chi
per connivenze politiche sacrifica alcuni a vantaggio di altri (finendo poi
col sacrificare tutti, aggiungiamo noi). Come avevamo a loro promesso rendiamo
pubblico il dibattito perché crediamo che dalla trasparenza non possa che
nascere un rafforzamento delle idee, e naturalmente per sollecitare altri ad
intervenire sull’argomento. La nostra posizione sullo stesso è,
riteniamo, chiara e manifestata in più occasioni. Ma giova, crediamo, ripeterla
ancora una volta.
Non riteniamo che la tutela degli LSU
possa calpestare i diritti di chi lavora, privandoli di diritto alla carriera o
occupando posti necessari per un avvicinamento alla propria città di
origine.
Per rafforzare la nostra dichiarazione ricordiamo
parte delle nostre iniziative negli ultimi anni.
Abbiamo varato svariate iniziative di protesta
a favore di una vera riqualificazione del personale - il primo sciopero che chi
scrive ricorda sull'argomento è stato nei primi mesi del 1995 l'ultimo, su
salario e diritto alla carriera non più tardi di un mese fa ;
ci siamo rifiutati di sottoscrivere un
contratto integrativo che abbiamo ritenuto una truffa soprattutto sul piano
del riconoscimento delle mansioni,;
non abbiamo condiviso e sottoscritto l'impianto
della riforma di cui abbiamo sempre denunciato e contestato le finalità
vessatorie nei confronti del personale - fino a "meritarci" da parte
di tutti gli altri sindacati l'appellativo di fare terrorismo verbale negli
uffici;
abbiamo denunciato da sempre logiche
progettuali - come quella del classamento delle Unità immobiliari - chiedendo
che i soldi venissero utilizzati per passare di livello tutti e per garantire
la 14^ mensilità;
abbiamo contestato e non sottoscritto
l'accordo sulla mobilità volontaria ritenendo lo stesso estremamente
vincolante per chi da anni vorrebbe avvicinarsi al luogo di origine,;
abbiamo cercato, nonostante i nostri scarsi mezzi economici – basati solo sulle tessere degli scritti - e di "quadri" sindacali – abbiamo pochi distacchi, anch’essi basati sul numero degli iscritti -, di fornire ai colleghi più informazione possibile sulle vere finalità di contratti, riforme etc ... Questi, crediamo, sono fatti, non chiacchiere.
Queste rivendicazioni, che solo
noi facciamo, possono, avendo scelto di non essere il
sindacato di questo o di quel partito, avere speranza concreta di realizzazione
solo attraverso la partecipazione alla protesta da parte di lavoratrici e
lavoratori.
Chi non ha connivenze può mettere
sul piatto della bilancia solo le tessere degli iscritti.
E tante… per questo, più che per
chiunque altro, è necessario, per
ottenere le cose che proponiamo ottenere l’iscrizione di un numero elevato di
colleghi, per cui incomprensioni come quella degli amici di Pistoia ci
dispiacciono perché di fatto ci allontano dalla possibilità concreta di
ottenere risultati.
E' vero, gli LSU del Territorio saranno
inseriti con un contratto di lavoro a tempo determinato... e questo,
credeteci, al di là di ogni retorica, non può che renderci felici,
ma è anche vero che molto c'è da guadagnare (o da difendere) dei nostri diritti
di dipendenti(anche chi scrive è un B2 a rischio di esubero).
E’ vero, la manovra LSU ha un chiaro sapore
prelettorale, ma ne prendiamo atto e chiediamo al personale tutto di
agire rilanciando sullo stesso piano - politico - per ottenere risultati che
- sinceramente - riteniamo non si possano ottenere semplicemente mettendosi di
traverso rispetto all'assunzione a tempo determinato di nuovo personale.
Stiamo per varare un'iniziativa contro la Funzione Pubblica chiedendo le dimissioni di Bassanini per tutto quello che ha fatto e sta facendo ai lavoratori pubblici. Speriamo che tutti vogliate partecipare attraverso raccolte di firme invio fax al ministro, alle parti politiche e alla stampa.
Commissioni
tributarie: è ora di una proposta
chiara
Come
abbiamo già fatto con i Centri di Servizio, ottenendo il risultato, non solo di
far scoprire le carte all’Amministrazione, e tirare allo scoperto tutti i
sindacati, riteniamo che anche per le Commissioni Tributarie vada finalmente
concretizzata una proposta che modifichi il Decreto Legislativo 300/1998 e che
chiarisca la destinazione sia delle funzioni che del personale delle Commissioni
Tributarie.
L’amministrazione,
infatti in ottemperanza con quanto stabilito dal Decreto 300 citato, ha, vedi
la tabella sull’allocazione delle risorse, estrapolato le Segreterie delle
Commissioni tributarie in un settore alle dirette dipendenze del Ministero
centrale individuando in 2516 dipendenti le necessità di organico.
Contemporaneamente,
dimostrando, quantomeno, di avere
le idee confuse, ci propone un piano di recupero dell’arretrato del
contenzioso – tempo di sviluppo previsto sei mesi - riguardante le
seguenti Commissioni Regionali: Milano, Catanzaro, Napoli e Palermo; e le
seguenti Commissioni Provinciali Roma, Bologna, Cosenza, Bari, Napoli, Messina
e Vicenza. Dove, secondo l’amministrazione si anniderebbe oltre il 60%
dell’arretrato complessivo. Nel progetto dice che “Le Direzioni regionali
delle entrate coordineranno l’organizzazione dell’attività”. Ma dal 2
gennaio le DRE – così come le intendiamo - non esisteranno più e le Commissioni
saranno sotto il diretto controllo del ministero centrale… che hanno in
mente? I piani di recupero dell’arretrato, vedi Centri di Servizio, servono
per smaltire, e dismettere o passare competenze… Temiamo un attribuzione
di competenze al Ministero di Grazia e Giustizia senza che a queste faccia
seguito il personale. Per questo crediamo che sia giunto il momento di
rivendicare, anche attraverso la presentazione di un emendamento al Decreto
Legislativo 300/1998, il passaggio di competenze e personale al Ministero
della Giustizia, dopo una attenta verifica sull’effettivo numero del
personale necessario che potrebbe essere accresciuto di oltre il 10% di unità
rispetto alle 2516 attualmente individuate – questo anche in funzione delle
sezioni staccate delle Commissioni Regionali che in diversi casi stanno per
essere attivate.
Concorsi
e Riqualificazione
Stiamo
preparando un numero speciale de Il Sacco Bucato su cui fare il punto di tutte
le situazioni, dalla finanziari a 196 al ricorso della Dirstat, dalla
testimonianza di un docente per la riqualificazione alla storia infinita dei
Concorsi a Titoli, dalle selezioni per informatici alle procedure
paraconcorsuali che il contratto integrativo introduce per i passaggi di
livello…