IL
SACCO BUCATO N. 2/2001 – 22 gennaio
In questo
numero:
|
Fondo Unico di
Amministrazione 2000: ma non eravamo nel 2001?
|
|
Passaggio tra
le aree: smoke gets in your eyes
|
|
Lettori
Ottici: lavoro fermo, chiediamo il pagamento delle mansioni superiori
|
|
Mobilità
volontaria e stabilizzazione dei distacchi
|
|
Orario di
lavoro: istruzioni per l’uso
|
|
Dogana di
Torino: dietro-front
|
|
Passaggio agli
Enti Locali: la tabella provincia per provincia
|
|
IN BREVE DALLE
AGENZIE
|
Fondo Unico di Amministrazione 2000: ma
non eravamo nel 2001?
Il vizio non cambia. Si discute oggi con le Agenzie
l’attribuzione del salario accessorio dello scorso anno, naturalmente si
parla di progetti fatti lo scorso anno, di indennità maturate lo scorso anno e
così via… Secondo noi, il salario accessorio è parte integrante del salario
base – nei contratti, gli “aumenti” sono comprensivi delle quote che
vanno nel salario accessorio…
Come si fa a contrattarlo con un anno di ritardo
– nella migliore delle ipotesi – a livello nazionale, con quasi due a
livello locale e legarlo artificiosamente a progetti che si sarebbero dovuti
sviluppare nell’anno precedente.
E’ chiaro che legandolo ad attività già svolte
il più delle volte si ottiene un effetto ben lungi da quello
dell’incremento della produttività, che come viene dichiarato – mentendo sapendo
di mentire – è l’effetto desiderato. L’unico effetto è quello
di un mercimonio sulla suddivisione dei fondi. Se a questo si aggiunge
che nella contrattazione d’ufficio di fatto arrivano solo le briciole
degli importi complessivi e quando arriva qualcosa in più è già strettamente
vincolato dalla trattativa nazionale, si comprende anche il ruolo minimalista
che si vuole attribuire a questo livello di contrattazione e di conseguenza
alle RSU degli uffici. Ruolo che andrebbe riformato e rilanciato
prima delle elezioni del prossimo novembre per ridare (per dare) dignità
ad un soggetto che è stato relegato a mero esecutore di scelte
politiche e economiche decise dalle confederazioni a livello nazionale.
Per entrare nel merito della questione andiamo a vedere gli importi
relativi al Fondo Unico di Amministrazione dell’anno 2000. Per quanto riguarda
le suddivisioni – a livello di proposta – mentre gli importi che nel complesso
dovrebbero essere definitivi. Innanzitutto confrontiamo le cifre del 1999 e
quelle del 2000. Scopriamo diversificate situazioni di incremento in
termini percentuali. Balza subito all’occhio l’enorme differenza riguardante
la Direzione Generale del Personale. Si tratta di quote ad essa attribuita
per “distribuirle poi” a tutto il personale? E’ giustificata
dall’improprio accorpamento ad essa delle Commissioni Tributarie? (I dati
sono in milioni)
|
1999 |
2000 |
Entrate |
229.285 |
236.457 |
Territorio |
55.325 |
83.477 |
Dogane |
70.109 |
87.634 |
Dir.Gen.Pers. |
4.549 |
85.143 |
Segr.Gen. |
2.190 |
2.659 |
Gabinetto |
2.158 |
1.905 |
SECIT |
1.274 |
1.011 |
Sc.Cent.Trib. |
500 |
685 |
SINCO |
564 |
372 |
Guardia Fin. |
568 |
503 |
TOTALE |
366.522 |
499.850 |
Dei presunti 500 miliardi lordi complessivi,
realmente disponibili sono circa 434 per circa 66 miliardi già impegnati. Tra
cui circa 21 per il piano di recupero dell’arretrato – a seguito del quale i
lavoratori dei Centri di Servizio si troveranno come l’Aretino Pietro… -
e quasi 12 per gli stipendi agli LSU nel dipartimento del Territorio che vede
così ridotte le proprie risorse a circa 72 miliardi. Su questo riteniamo
utile ripetere quanto dicemmo quando fu necessario assumere questa decisione.
Riteniamo importante il ruolo che gli LSU hanno ricoperto e ricoprono
all’interno degli Uffici Catastali. Ma, pur richiedendone un assunzione che
tenga conto di questa importanza, e richiedendone, da sempre,
un’equiparazione nei diritti e nel salario ai dipendenti di ruolo riteniamo
che ciò non debba essere fatto a discapito di nessuno. Si tratta di lavoratori
con dignità piena al pari di coloro, magari con meno titoli, che comunque da
anni “tirano la carretta”. Usare gli uni contro gli altri ci è parsa una
delle peggiori cose che questa amministrazione potesse fare – purtroppo
assecondata in questo da qualche sindacato in cerca di facili consensi.
L’uso di fondi destinati al personale per l’integrazione stipendiale degli
LSU è atto che abbiamo sottoscritto in considerazione di un meccanismo di
solidarietà che riteniamo debba esserci tra coloro che lavorano ma, ora
come allora, critichiamo fortemente un Amministrazione che usa questi
RICATTI MORALI per separare coloro che sfrutta – a diverso titolo
– all’interno degli uffici.
Nel prossimo numero, nel quale cercheremo di
capire come l’Amministrazione intenderebbe usare queste cifre. Noi,
coerentemente a quanto abbiamo sempre detto – anche nella premessa a questo
articolo – rileviamo che la cosiddetta quota fissa del Fondo Unico di
Amministrazione è di circa 275 miliardi. Soldi che si sa che ci sono sicuramente.
Soldi che chiediamo di erogare in parti uguali -
circa 4 milioni lordi – e senza alcun conguaglio ad ogni lavoratrice
e lavoratore – subito quelli del 2000 ed entro giugno quelli del 2001. Un
ultima curiosità riguarda la parte variabile, definita per il 2000 in circa
224 miliardi. Di questi ne troviamo 154 derivanti dalle risorse maturate con
l’applicazione del comma 193 della legge 549/1995, salutata all’epoca, non
da noi, naturalmente, come fonte di arricchimento per i dipendenti delle
finanze. Ora, di circa 500 miliardi maturati nel 2000, a chi lavora ne sono
andati meno di un terzo… con il resto, soldi del 2000, le Agenzie del 2001
dovrebbero pagare gli LSU, fare i corsi di formazione, acquistare computer etc.
etc. … Come diceva Totò? … “Ed io pago!”
Passaggio tra le Aree: smoke
get in your eyes
E’ stato, non da RdB, sottoscritto l’accordo di
passaggio tra le Aree, accordo che potete trovare sul nostro sito internet
oppure richiedere – come sempre - per posta elettronica al nostro indirizzo ilsaccobucato@libero.it
oppure via fax al numero 06 233200763.
Al di là del dettaglio del contenuto
dell’accordo, che, come già avevamo denunciato a suo tempo, sancisce il
peso del giudizio del dirigente - ulteriore passo verso la deregulation delle
procedure di carriera - quelli che balzano immediatamente all’occhio sono
quattro punti essenziali, in presenza dei quali non è possibile per chi voglia
fare sindacato sul serio sottoscrivere l’accordo stesso:
1)
Si ripetono tutte (o quasi) le procedure della
riqualificazione in corso. Dovremmo aspettarci quindi nuovi ricorsi e tentativi
di placcaggio. Ancora adesso non
sappiamo se la riqualificazione andrà a buon fine.
2)
Non vengono definiti i numeri dei posti disponibili – dovranno essere
verificati dall’Amministrazione. Ricordiamo che questi numeri sono già
stati modificati più volte – naturalmente al ribasso.
3)
Non vengono individuati i fondi per finanziare i (presunti) passaggi.
Non possono venire dal Fondo Unico di Amministrazione, e allora, dove
sono gli stanziamenti?
4)
Ancora una volta, non si afferma chiaramente un diritto per migliaia di
persone che con la loro buona volontà hanno - nonostante un inquadramento
legato a profili professionali dello "scorso millennio" - fatto funzionare
gli uffici. Ci si ostina a ragionare su procedure paraconcorsuali
sui vecchi profili mentre negli uffici la flessibilità regna sovrana
(sponsorizzata dalle stesse sigle che firmano l’accordo nazionale).
Lettori Ottici: lavoro fermo,
chiediamo il pagamento delle mansioni superiori.
Iniziamo col denunciarlo su queste pagine, ma
cercheremo, compatibilmente con il velo di censura che spesso ci oscura, di
rendere pubblica la questione.
La nuova Agenzia delle Entrate, i cui responsabili,
giova ricordarlo, non sono cambiati dal “vecchio” dipartimento, ha, di
fatto, deciso di sospendere i lavori alla lettura ottica. E’ l’ennesimo
esempio della logica di USO del personale finché gli obiettivi
politico-gestionali lo richiedono, salvo poi gettarlo via quando cambia il
vento. E’ l’ennesima dimostrazione di quanto in realtà poco interessi
ai nostri amministratori del servizio all’utenza… Le domande sorgono
spontanee: le dichiarazioni non ancora acquisite allo scanner – milioni
in tutta Italia - come - e quando - esisteranno nel sistema informatico?
quanto è costata l’operazione complessiva? chi ha pagato? che fine faranno
i macchinari?
In questo quadro si colloca la
richiesta del pagamento delle mansioni superiori per coloro che hanno svolto
attività di lettura ottica. Dalla fine del 1998 infatti, l’articolato del
codice civile riguardante le mansioni superiori, e che dal d.Lvo 29/93 era stata
dichiarata inattivabile nell pubblico impiego, per la parte relativa alla
corresponsione del pagamento, diviene operativo.
Nessuno è mai riuscito a
negare l’evidenza della qualità della prestazione effettuata.
Infatti, a seguito delle nostre battaglie, non
come RdB, ma come lavoratrici e lavoratori, siamo riusciti ad ottenere -
seppur discutibili e talvolta impraticabili - riconoscimenti sia riguardo
alle posizioni super, sia riguardo al passaggio tra le aree.
Per questo pretendiamo il pagamento delle
mansioni svolte, come prevede la legge.
Nei prossimi giorni invieremo
nei Centri di Servizio tutto il materiale relativo – con le istruzioni per
l’uso.
Mobilità volontaria e
stabilizzazione dei distacchi
OK. Avevamo firmato l’accordo per creare un
precedente. Avevamo detto: non si possono dimenticare le questioni organici
per la stabilizzazione dei distacchi e poi tirarle in ballo tutte le volte
che si parla di mobilità… o addirittura per giustificare la mancata
applicazione della legge 104.
Ma ora si esagera, non si può, dopo aver firmato
un accordo il 15 novembre, rivedersi oltre la metà di gennaio per dire che
tutti gli ulteriori distacchi maturati fino al 31 dicembre 2000 dovrebbero
essere stabilizzati.
Chi dice questo (CGIL – CISL – UIL e SALFi)
sembra voler legittimare posizioni di amici e amici degli amici, maturate
senza alcuna regola. Non solo non possiamo sottoscrivere quest’accordo
ma stiamo ragionando anche sul ritiro della firma dal precedente, che comunque
non è stato rispettato dall’amministrazione. Un conto è dire, come
avevamo fatto, che in una qualsiasi procedura di interpello i tempi di
presentazione della domanda possono essere non rigidissimi e certo non cogenti,
un conto è che la maturazione del diritto possa legarsi ad una data flessibile
spostata, a posteriori, come meglio aggrada. E’ scandaloso e inaccettabile.
Ancora più scandaloso il fatto che a questa strana procedura venga legata
l’applicazione della seppur misera mobilità volontaria. Si afferma infatti
che finché non sarà terminata la procedura di stabilizzazione non potranno
ne slittare le graduatorie del 1999 ne essere applicate (con slittamento)
quelle del 2000. Il fine è sicuramente quello di allargare i posti in
graduatoria estrapolando dalla stessa coloro che comunque otterrebbero
la stabilizzazione. Resta il fatto che le procedure, secondo noi potevano
essere attivate a prescindere dalla stabilizzazione salvo poi recuperare gli
eventuali posti di risulta… troppo facile!
Orario di lavoro: istruzioni
per l’uso
Il problema nasce alle Entrate per quanto riguarda
l’applicazione della circolare 203/2000, ma riteniamo che un chiarimento
sulla posizione RdB sull’argomento sia necessaria per tutti i nostri delegati
e per chi fosse curioso di sapere come la pensiamo.
1)
L’orario di lavoro è oggetto di contrattazione
di posto di lavoro – non nazionale e tanto meno regionale e/o compartimentale.
2)
I rappresentanti di posto di lavoro individueranno – consultato il personale
– in contrattazione, le tipologie di orario applicabili presso l’ufficio.
3)
Lavoratrici e lavoratori, nell’ambito di tali tipologie, sceglieranno
l’orario ad essi più confacenti
4)
Tali
scelte diventano un diritto di chi le ha effettuate, la contrattazione di
posto di lavoro dovrà, allora eventualmente, trovare soluzioni, adeguatamente
retribuite (straordinari, turnazioni, riposi compensativi etc.) per soddisfare
le esigenze organizzative dell’amministrazione ma che garantiscano le
scelte di tutti.
Tutto questo, ovviamente non può prescindere ne
dalla realtà, ne dai carichi di lavoro, e alla conseguente produttività
richiesta per accedere a sostanziose quote del salario accessorio. Non sono
quindi accettabili manifestazioni di esigenze organizzative palesemente discostanti
dalla reale consistenza degli organici, o che non vadano ad una rideterminazione
degli obiettivi degli uffici. Per fare un esempio pratico, non riteniamo
si possa neppure discutere di ampliamento dell’orario di apertura al
pubblico in assenza di organici adeguati o senza ridurre proporzionalmente
gli obiettivi produttivi (che, notoriamente, si raggiungono con altri tipi di
attività). Atteggiamenti di questo genere non solo creerebbero danno a tutti
i dipendenti degli uffici interessati, che rischierebbero di non raggiungere
gli obiettivi perdendo la conseguente quota di salario accessorio, ma
renderebbero talmente quotidiana la necessità di trovare soluzioni
“tampone” da inficiare, nei fatti, il diritto del singolo di vedere
rispettata al propria opzione di orario.
Dogana di Torino: dietro-front
Il tentativo della Dogana di Torino, che intendeva,
ricordiamo, inviare un solo funzionario (anziché due) in verifica è stata al
momento, rinviato al mittente. Questo grazie alla protesta di lavoratrici e
lavoratori interessati, ma anche, ci piace pensarlo, al pronto intervento delle
RdB di posto di lavoro e nazionali che hanno subito posto il problema alla
segreteria del Dott.Guaiana e del dott.Mancini. Era un primo tentativo che,
siamo certi, sarà ripetuto. Invitiamo quindi i colleghi delle dogane a vigilare
sulla questione e a segnalarci qualsiasi tentativo di modifica in materia.
Passaggio agli Enti Locali: la
tabella provincia per provincia
“Prima che sia troppo tardi”, abbiamo deciso di
rendere pubblico il tabulato che ci è stato presentato relativo alle
professionalità – provincia per provincia – che gli Enti Locali
intenderebbero assorbire per svolgere le competenze che riceveranno
dall’Agenzia del Territorio. I dati sono, ovviamente, provvisori, ma visti
assieme a quelli della scorso numero, possono farci capire quanti “disoccupati”
resterebbero al Territorio.
Provincia | Tot. | C3 | C2 | C1 | B3 | B2 | B1 | A1 |
Agrigento | 63 | 2 | 1 | 10 | 1 | 43 | 1 | 5 |
Alessandria | 46 | 1 | 1 | 5 | 6 | 27 | 3 | 3 |
Ancona | 43 | 1 | 5 | 5 | 26 | 1 | 5 | |
Aosta | 21 | 1 | 1 | 6 | 10 | 1 | 2 | |
Arezzo | 31 | 1 | 6 | 4 | 17 | 3 | ||
Ascoli Piceno | 33 | 1 | 5 | 5 | 20 | 2 | ||
Asti | 28 | 1 | 1 | 4 | 1 | 21 | ||
Avellino | 53 | 6 | 1 | 10 | 31 | 5 | ||
Bari | 85 | 2 | 12 | 4 | 46 | 13 | 8 | |
Belluno | 19 | 1 | 1 | 4 | 11 | 2 | ||
Benevento | 45 | 2 | 9 | 1 | 25 | 2 | 6 | |
Bergamo | 38 | 1 | 1 | 11 | 23 | 2 | ||
Biella (VC) | 0 | |||||||
Bologna | 30 | 1 | 5 | 6 | 16 | 2 | ||
Bolzano | 0 | |||||||
Brescia | 45 | 2 | 8 | 5 | 27 | 3 | ||
Brindisi | 31 | 1 | 9 | 1 | 14 | 2 | 4 | |
Cagliari | 62 | 2 | 1 | 11 | 1 | 32 | 8 | 7 |
Caltanissetta | 24 | 2 | 1 | 5 | 12 | 1 | 3 | |
Campobasso | 36 | 4 | 7 | 1 | 17 | 3 | 4 | |
Caserta | 52 | 1 | 1 | 6 | 1 | 26 | 1 | 16 |
Catania | 74 | 3 | 18 | 3 | 42 | 2 | 6 | |
Catanzaro | 52 | 5 | 1 | 15 | 2 | 28 | 1 | |
Chieti | 38 | 1 | 1 | 9 | 1 | 21 | 1 | 4 |
Como | 33 | 3 | 2 | 5 | 4 | 15 | 1 | 3 |
Cosenza | 55 | 2 | 18 | 1 | 28 | 1 | 5 | |
Cremona | 23 | 1 | 1 | 4 | 4 | 12 | 1 | |
Crotone (CZ) | 0 | |||||||
Cuneo | 50 | 1 | 7 | 7 | 29 | 6 | ||
Enna | 23 | 1 | 1 | 3 | 1 | 12 | 5 | |
Ferrara | 23 | 1 | 1 | 3 | 6 | 12 | ||
Firenze | 55 | 3 | 1 | 9 | 5 | 31 | 2 | 4 |
Foggia | 80 | 3 | 17 | 2 | 43 | 6 | 9 | |
Forlì | 35 | 2 | 3 | 6 | 23 | 1 | ||
Frosinone | 46 | 2 | 13 | 1 | 27 | 3 | ||
Genova | 71 | 3 | 16 | 8 | 39 | 5 | ||
Gorizia | 26 | 2 | 1 | 3 | 5 | 15 | ||
Grosseto | 34 | 2 | 5 | 3 | 20 | 4 | ||
Imperia | 30 | 4 | 6 | 18 | 2 | |||
Isernia | 25 | 1 | 5 | 16 | 1 | 2 | ||
La Spezia | 31 | 4 | 6 | 19 | 2 | |||
L'Aquila | 48 | 2 | 8 | 1 | 31 | 6 | ||
Latina | 34 | 1 | 8 | 20 | 2 | 3 | ||
Lecce | 67 | 1 | 15 | 1 | 38 | 3 | 9 | |
Lecco (CO-MN) | 0 | |||||||
Livorno | 35 | 1 | 1 | 5 | 4 | 22 | 2 | |
Lodi | 2 | 1 | 1 | |||||
Lucca | 39 | 2 | 1 | 7 | 3 | 24 | 2 | |
Macerata | 37 | 2 | 4 | 4 | 24 | 3 | ||
Mantova | 21 | 1 | 2 | 4 | 13 | 1 | ||
Massa | 23 | 2 | 4 | 14 | 1 | 2 | ||
Matera | 34 | 5 | 26 | 1 | 2 | |||
Messina | 64 | 6 | 1 | 7 | 1 | 39 | 2 | 8 |
Milano | 106 | 5 | 2 | 17 | 14 | 57 | 2 | 9 |
Modena | 31 | 2 | 6 | 1 | 19 | 3 | ||
Napoli | 136 | 13 | 1 | 25 | 6 | 72 | 3 | 16 |
Novara | 40 | 1 | 6 | 7 | 20 | 6 | ||
Nuoro | 18 | 4 | 12 | 2 | ||||
Oristano | 34 | 4 | 1 | 24 | 5 | |||
Padova | 37 | 1 | 1 | 6 | 4 | 20 | 5 | |
Palermo | 103 | 6 | 22 | 2 | 57 | 16 | ||
Parma | 34 | 1 | 4 | 5 | 22 | 2 | ||
Pavia | 35 | 1 | 1 | 4 | 5 | 21 | 3 | |
Perugia | 53 | 2 | 1 | 8 | 7 | 32 | 3 | |
Pesaro | 31 | 1 | 2 | 4 | 3 | 19 | 2 | |
Pescara | 32 | 1 | 7 | 1 | 19 | 4 | ||
Piacenza | 24 | 4 | 4 | 15 | 1 | |||
Pisa | 32 | 1 | 6 | 3 | 18 | 4 | ||
Pistoia | 31 | 1 | 4 | 5 | 15 | 1 | 5 | |
Pordenone | 26 | 1 | 1 | 2 | 3 | 18 | 1 | |
Potenza | 38 | 2 | 8 | 1 | 20 | 2 | 5 | |
Prato | 5 | 1 | 1 | 2 | 1 | |||
Ragusa | 37 | 1 | 9 | 23 | 4 | |||
Ravenna | 23 | 1 | 4 | 4 | 12 | 2 | ||
Reggio Calabria | 56 | 3 | 1 | 15 | 31 | 6 | ||
Reggio Emilia | 36 | 1 | 3 | 7 | 4 | 19 | 2 | |
Rieti | 25 | 2 | 1 | 3 | 16 | 3 | ||
Rimini | 7 | 1 | 1 | 5 | ||||
Roma | 132 | 9 | 36 | 2 | 76 | 2 | 7 | |
Rovigo | 32 | 3 | 2 | 21 | 2 | 4 | ||
Salerno | 82 | 5 | 1 | 24 | 3 | 41 | 1 | 7 |
Sassari | 42 | 1 | 9 | 26 | 6 | |||
Savona | 34 | 2 | 2 | 4 | 3 | 19 | 1 | 3 |
Siena | 33 | 1 | 12 | 5 | 15 | |||
Siracusa | 43 | 2 | 12 | 1 | 21 | 3 | 4 | |
Sondrio | 19 | 2 | 2 | 2 | 13 | |||
Taranto | 42 | 6 | 1 | 29 | 4 | 2 | ||
Teramo | 30 | 1 | 1 | 4 | 19 | 5 | ||
Terni | 29 | 1 | 4 | 5 | 17 | 1 | 1 | |
Torino | 73 | 14 | 6 | 41 | 8 | 4 | ||
Trapani | 40 | 2 | 1 | 7 | 1 | 25 | 1 | 3 |
Trento | 0 | |||||||
Treviso | 34 | 2 | 5 | 8 | 16 | 3 | ||
Trieste | 25 | 3 | 4 | 16 | 1 | 1 | ||
Udine | 50 | 9 | 6 | 32 | 2 | 1 | ||
Varese | 35 | 1 | 7 | 5 | 19 | 3 | ||
Venezia | 45 | 1 | 1 | 4 | 6 | 30 | 2 | 1 |
Verbania (NO) | 0 | |||||||
Vercelli | 30 | 1 | 3 | 5 | 18 | 3 | ||
Verona | 59 | 1 | 1 | 7 | 3 | 39 | 1 | 7 |
Vibo Valentia (CZ) | 0 | |||||||
Vicenza | 40 | 2 | 1 | 5 | 8 | 22 | 2 | |
Viterbo | 28 | 1 | 6 | 21 | ||||
4000 | 161 | 48 | 716 | 325 | 2295 | 106 | 349 |
IN
BREVE DALLE AGENZIE
Borgomanero
(NO) - le
RdB si oppongono al Direttore Regionale del Piemonte che trasferisce da
Novara fuori da ogni accordo.
Palermo
- Siamo
riusciti a far “sospendere” la nota con la quale il Direttore
Regionale (senza adempiere a quanto previsto dal C.C.N.L. in materia di
informazione preventiva e concertazione) in nome di un “cambiamento ”
legittimava un diritto di scelta da parte dei Dirigenti degli Uffici Unici
senza che venissero rispettate:
ü
Le
posizioni che ciascun funzionario aveva riportato nella graduatoria di mobilità
provinciale
ü
Il
proprio livello d’inquadramento
Permettere
una scelta di tipo liberista come questa posta in essere dall’Agenzia delle
Entrate della Sicilia significa decretare la fine dell’ultimo “brandello”
di applicazione di regole uguali per tutti.
Roma
- a seguito dei possibili ruoli emergenti dal lavoro di recupero
dell’arretrato, e quindi del conseguente lavoro per non far “uscire” le
cartelle pazze, viene messo in discussione l’accordo già raggiunto
sull’assegnazione del personale del Centro di Servizio. Le RdB
lanciano l’appello a tutti i Centri di Servizio per rinnovare la protesta.