Oggi 2 aprile 2001 viene fatto un altro passo verso l’insicurezza del posto di lavoro dei dipendenti pubblici, verso l’affossamento del ruolo del sindacato, verso il peggioramento del servizio al cittadino.
Nella sala del comune di San Giovanni in Persiceto,
tra Agenzia del Territorio, i Comuni, le Associazioni dei Comuni del territorio
bolognese e la provincia di Bologna, si sottoscrive un protocollo d’intesa che
spaccia come vantaggi ai cittadini quello che in realtà è un peggioramento per
tutti.
Ancora una volta come da tempo denunciato dalle
Rappresentanze Sindacali di Base, si è data una fregatura ai lavoratori
chiamandola questa volta sperimentazione.
Purtroppo però da tempo le fregature per i lavoratori
sono prassi.
Il 19 marzo presso l’Ufficio Provinciale dell’Agenzia
del Territorio, è stato comunicato ai sindacati che sarebbe stato sperimentato
un Polo, intendendosi per questo “un ufficio catastale completo che serve più
comuni”. Abbiamo rivendicato le norme contrattuali e normative che un tale
passaggio comporta, la risposta è stata che la decisione era stata presa a
livello nazionale e quindi le informazioni e le decisioni erano state prese in
quella sede, “… e poi è solo una sperimentazione”.
Il 29 marzo quando era già stato verificato che a livello nazionale nulla era stato contrattato, è stato consegnato ai rappresentanti sindacali il protocollo d’intesa su cui veniva spacciato l’incontro del 19 marzo come accordo sindacale. Su questo abbiamo fatto formale diffida.
L’Agenzia ha deciso che a partire da oggi due o tre dipendenti volontari dell’ufficio del catasto, avrebbero dovuto portare avanti il polo di San Giovanni in Persiceto. All’unico dipendente che si è reso disponibile è stato fatto sapere, solo dopo aver avuto l’adesione, che avrebbe dovuto girare per tutti i comuni compresi in questo protocollo di intesa, oltre San Giovanni, Anzola, Calderara, Crevalcore, Sala Bolognese, S. Agata Bolognese.
Abbiamo obiettato che questa non è dignità lavorativa e non è un servizio al cittadino ci hanno risposto “… tanto le vecchiette del paese che hanno bisogno di una visura sono contente con un giorno la settimana”, ci chiediamo se le vecchiette saranno contente quando per intere settimane non vedranno l’unico impiegato perché in ferie, malattia, maternità, diritti ancora non toccati da Bassanini…per adesso.
Il dipendente che dovrà fare il commesso catastale viaggiatore, (sarà forse in un prossimo futuro un lavoratore interinale?) dovrebbe essere preparato su tutto, ma ad oggi non si è fatta alcuna formazione, né si capisce come potrà farla girando come una trottola.
Proseguendo nello stesso modo per gli altri poli, si porteranno certamente dei dipendenti in giro per i vari comuni, ma non si darà un servizio pubblico completo ed efficiente alle “vecchiette del paese” di turno in quanto il commesso catastale viaggiatore potrà dare risposte adeguate solo per la sua specifica professionalità, mentre per i problemi più diversi il cittadino dovrà rivolgersi sempre agli uffici dell’Agenzia di Bologna, che nel frattempo si sarà svuotata del personale e che quindi sarà ancora meno efficiente.
I cittadini dovranno pagare ancora maggiormente i professionisti a cui si rivolgono, perchè saranno costretti a perdere molto più tempo presso l’Agenzia del Territorio?Ci sarà anche una ricaduta di carichi di lavoro agli ancora ignari dipendenti comunali?
Ma tutto questo a vantaggio di chi????
Non certo per i lavoratori, non per il
cittadino, sicuramente per l’amministrazione che sfrutta i lavoratori
peggiorando la qualità del servizio
MOBILITIAMOCI CONTRO IL MASSACRO DEL
SERVIZIO PUBBLICO