Fondo
unico 2001 del DPF – come al solito…
Ieri, 19 dicembre, si è
svolto l’incontro tra i rappresentanti del Dipartimento per le politiche
fiscali e le organizzazioni sindacali territoriali per contrattare la
ripartizione fra gli uffici centrali e periferici (Commissioni tributarie) del
Fondo unico d’amministrazione (FUA) relativo al 2001.
L’amministrazione ha
presentato una suddivisione del fondo simile a quella del 2000, con una
generale diminuzione delle cifre, in modo minore per quelle destinate agli uffici
di diretta collaborazione - Gabinetto e
Sinco – e di un apparente incremento del Fondo del 2%.
Andiamo con ordine:
·
la
diminuzione globale è motivata dalla fine del finanziamento proveniente
dall’art.3 comma 193 L.349/95;
·
l’aumento
dell’importo del 2% è dovuto ai migliori risultati dell’attività di
accertamento dell’Agenzia Entrate, ma l’aumento è solo apparente, in quanto in
realtà ora è destinato anche al personale delle Commissioni, che prima erano
ricomprese nei fondi destinati alle Direzioni Regionali Entrate. I relativi
importi NON sono transitati al DPF;
·
una cosa positiva, richiesta ed ottenuta da tutti i sindacati sul tavolo di
trattativa, è che la maggior parte
del FUA 2001 (16 miliardi su 22.4) vengono destinati alla cosiddetta ”indennità
professionale per la partecipazione al processo di riforma dell’AF”. In
parole povere, tale cifra sarà distribuita a tutto il personale in base ai
criteri utilizzati nel 2000 (ci stiamo avvicinando alla quattordicesima ?
non facciamolo capire ai confederali, magari ci ripensano…).
·
la
restante parte, soggetta alla contrattazione di RSU, verrà utilizzata per una
metà circa per il pagamento delle indennità particolari (turni, disagiata, di
responsabilità ecc.), per l’altra metà ai “giochini” sulla produttività.
Li definiamo giochini in quanto ci sembra assurdo parlare a fine anno di
incentivi al maggior impegno individuale per l’anno trascorso: un vero
non-sense!
Ma i motivi per i quali, anche stavolta,
questa organizzazione sindacale (l’unica) non ha sottoscritto l’accordo sono
altri:
·
questa
OS da sempre sostiene che i fondi debbano andare agli aventi diritto in maniera
equa. Per chi lo avesse dimenticato Il FUA, così come i buoni pasto e
quant’altro, non sono che parti di quello che viene stanziato in finanziaria
per i rinnovi contrattuali, la cui misura deriva della somme necessarie al
recupero dell’inflazione (programmata..). Quindi, in realtà, non ha
senso parlare di aumenti contrattuali, ma semmai di diminuzioni
contrattuali, non avendo mai raggiunto la quota necessaria al recupero del
potere d’acquisto perso. E’ chiaro quindi che, per principio, non possiamo
sottoscrivere accordi con criteri di ripartizione che favoriscano alcuni a
scapito di altri. Se in passato è successo (vedi FUA 2000), è solo dovuto al
fatto che il personale interessato sarebbe stato ulteriormente penalizzato da
una dilazione dei tempi di pagamento.
·
la minore penalizzazione degli importi destinati agli uffici di diretta
collaborazione,
anche alla luce del dimezzamento negli ultimi sei mesi del personale del
Gabinetto, non trova giustificazione se non nella volontà di creare una
discriminazione evidente in favore di chi, da giugno 2001 in poi, avrà in busta
paga l’indennità di collaborazione, onnicomprensiva sia dello straordinario che dei mille rivoli del FUA; per
essere più chiari, mentre il resto degli impiegati del DPF avranno in
media una riduzione del salario accessorio, per coloro che avranno la fortuna
di appartenere agli Uffici di Gabinetto, in molti casi per motivi
“politici” più che professionali,
accadrà esattamente il contrario. Nel caso poi del Sinco,
poiché al contrario il personale presente è aumentato, non sappiamo cosa
accadrà. Forse verranno “cacciati” coloro che risulteranno in esubero (con
quali criteri?) rispetto all’organico previsto dal Regolamento, per ottenere la
stessa indennità del Gabinetto?
20.12.2001 Claudio Tribuzi