AGENZIA DEL TERRITORIO
Cosa diremo all’incontro del 20 dicembre prossimo venturo:
DECENTRAMENTO
NOI SIAMO CONTRO
Le Rappresentanze
sindacali di base sono contro le Agenzie e contro il Decentramento. Lo
siamo da anni, lo siamo in maniera motivata. Oggi, che le scelte fatte si
stanno applicando si rivelano scellerate e sembra si sia perso ogni controllo
sia sulle garanzie per i cittadini, che per quelle per i dipendenti.
Quanti sono i colleghi che, oggi, alla prova dei fatti, sono ancora
convinti che le Agenzie, fossero quella chimera che alcuni avevano disegnato?
Quanti colleghi del Territorio sono tranquilli di fronte ad un processo di
decentramento, che nato sotto il governo del centro-sinistra, potrebbe finire
nella deriva della devolution bossiana o, peggio, verso quell’esternalizzazione
dei servizi, che sempre in più comprendono essere perdita del posto pubblico?
A
maggio, a fronte di un Agenzia che, a San Giovanni in Persiceto, aveva
completamente by-passato i dipendenti e i loro rappresentanti, eravamo riusciti
ad imporre un accordo che l’Agenzia sta però puntualmente violando, prendendone
solo quello che gli interessa. La sperimentazione sta diventando prassi e si
moltiplicano poli e dipendenti che “temporaneamente” devono spostarsi, una
temporaneità che suona sempre più come eternità.
Ritroviamo
oggi nei documenti che circolano, stilati dalle diverse RSU degli Uffici del
Territorio, ultime Modena, Reggio Emilia e La Spezia, proprio le analisi che da
anni facciamo.
La
situazione è troppo pericolosa per cadere nel gioco delle parti e in una
sterile concorrenza tra sigle sindacali. Contro il decentramento,
proponiamo a tutte le RSU dell’Agenzia del Territorio di formulare assieme una
piattaforma di tutela dei colleghi. Nei prossimi giorni, anche a seguito
dell’esito dell’incontro del 20 p.v., stileremo un documento che proporremo
alla discussione dei delegati e dei colleghi.
NOI SIAMO PER L’ASSUNZIONE
Per quanto riguarda gli ex-LSU, sappiamo che molti
colleghi li vedono come fumo negli occhi, nel timore che possano privarli di
qualcosa… ma sappiamo che sempre di più comprendono che si tratta di soggetti a
cui il sistema sociale non garantisce nulla e che la presenza di ampie fasce di
“non tutelati” (siamo attorno al 15% del personale) rende complicata ogni
richiesta di tutela per tutti. La richiesta di assunzione degli ex-LSU, andando
controcorrente rispetto allo smantellamento in atto, diventa, di fatto, una
vera salvaguardia anche per coloro che oggi sono assunti a tempo indeterminato.
Solo una richiesta comune, di diritti, di mantenimento e rafforzamento dei catasti statali come cardine della gestione del territorio, può garantire un fisco equo e quei posti di lavoro pubblici che sono necessari in una società civile.