Fondo unico 2001 del DPF
- seconda puntata
DI
MALE IN PEGGIO !
Ieri,
21 gennaio,
è stata riconvocata una riunione tra i rappresentanti del Dipartimento per le
politiche fiscali e le organizzazioni sindacali territoriali per correzioni e
variazioni da apportare all’accordo del 19 dicembre 2001 ( da noi non
sottoscritto per i motivi descritti nel precedente comunicato) relativo al
Fondo unico d’amministrazione (FUA) per il 2001 e al fondo del 2% afferente
gli anni 1998 e 1999.
La nostra speranza che questa seconda convocazione fosse
destinata anche a correggere la ripartizione dei fondi, palesemente squilibrata
soprattutto in favore degli uffici del Gabinetto, è stata immediatamente
vanificata. L’amministrazione ci ha soltanto comunicato che bisognava
apportare delle correzioni al testo dei due accordi perché contenevano errori
formali.
Ma
se per il fondo del 2% si è limitata a rettificare una errata digitazione della
percentuale attribuita agli uffici centrali del Ministero (parliamo di
1998/99, e quindi delle strutture di quel periodo), per quel che riguarda
l’accordo su FUA 2001, oltre a rettificare il totale degli importi
destinati alle segreterie delle Commissioni Tributarie, palesemente errato, è
stata introdotta una novità assolutamente vincolante nei confronti
dell’attività delle RSU, trasferendo al livello superiore di
contrattazione anche la definizione in dettaglio delle attività da remunerare
con la parte del FUA destinata a questo ed addirittura i relativi importi: cosa
resta da contrattare a livello locale ? Pressoché nulla!
I rappresentanti eletti dai lavoratori non
potranno far altro che da notai ad accordi presi a livello nazionale: è questa
la grande importanza che i Confederali, sottoscrivendo l’accordo, danno alle
RSU ? L’amministrazione
giustifica questa avocazione al tavolo nazionale di materie invece solitamente
assegnate alla contrattazione con le RSU, con la necessità di impedire
“sperequazioni” nell’attribuzione di tali fondi al personale delle varie
Segreterie delle Commissioni Tributarie. Preoccupazione
legittima, ma che poteva essere superata emanando una circolare che indirizzasse
gli uffici.
NON
E’ NECESSARIO CHE I SINDACATI NAZIONALI AVALLINO TALE OPERAZIONE, IMPEDENDO
POI DI FATTO LO SVOLGIMENTO DELLA CONTRATTAZIONE LOCALE.
DOVE SONO FINITI GLI SLOGAN ELETTORALI?
Per
quanto riguarda le questioni relative a:
·
il mancato
trasferimento dalle Entrate al DPF dei fondi del 2% precedentemente
destinati alle Commissioni Tributarie,
·
l’esagerata attribuzione del FUA agli uffici di Gabinetto
per il 2° semestre, considerato anche il dimezzamento di organico rispetto al
primo semestre,
·
l’insufficienza, al contrario della quota destinata al SINCO,
NULLA È CAMBIATO, anche dopo una animata discussione scatenata dal sottoscritto e dai
colleghi appartenenti a quest’ultimo ufficio, presenti proprio per
rappresentare alle loro sigle sindacali il problema: non ci sono fondi
sufficienti per remunerare tutto il personale nel secondo semestre 2001, e il
Dott. Tagliaferri, titolare della contrattazione, ha tenuto a specificare
che non è previsto il trasferimento di fondi dal DPF al SINCO per coprire tale
carenza.