La
notizia ha dell’incredibile, il polo sperimentale di Udine trova
“solo” 8 volontari su 9. Nella trattativa locale RSU e sindacati non si
accordano e “scende in campo”, come livello superiore, la Direzione
Compartimentale che, con un blitz, firma con CISL e SALFI, un
accordo in cui vengono fissate le regole per la mobilità forzosa per
decentramento valido in tutto il Triveneto (!!!).
Va
considerata la formale minoranza dei sindacati firmatari dell’accordo,
che rigettiamo e che contesteremo in tutti i posti di lavoro in cui siamo
presenti.
Riteniamo
inoltre illegittima l’avocazione di tale materia ad un livello (il
Compartimento), che è in via formale di scioglimento e che comunque, in nessun
accordo o normativa ha il diritto di fare quello che ha fatto.
La
situazione è talmente grossolana che può essere citata ad esempio di quanto
siano pericolose le procedure relative al decentramento, di quanto l’Agenzia
gestisca le questioni ottusamente, come obblighi a cui assolvere, di quanto,
ovunque si trovino sindacati compiacenti – o concertativi e responsabili,
dipende dai punti di vista – si corre il rischio di trovarsi di fronte a prevaricazioni
sui dipendenti.
ANCHE
PER QUESTO SIAMO:
CONTRO IL DECENTRAMENTO
CONTRO IL MODELLO DI GESTIONE MANAGERIALE LOGICA CONSEGUENZA
DELLA TRASFORMAZIONE IN AGENZIE
CONTRO IL METODO DELLA CONCERTAZIONE
VI
INVITIAMO A RACCOGLIERE, SUL MODELLO CHE ABBIAMO INVIATO NEGLI UFFICI, LE
FIRME CONTRO IL DECENTRAMENTO ED INVIARLE AD AMMINISTRAZIONE E SINDACATI
VI
INVITIAMO A PARTECIPARE IL 21 MARZO ALLA GIORNATA DI PROTESTA CONTRO L A
CONCERTAZIONE