La locomotiva 

Sulla questione riqualificazione le RdB hanno fatto il Sindacato.
 Abbiamo evidenziato, i soli, che la lotta riguardava tutti perché era il diritto alla carriera ad essere messo in discussione e non solo i posti dei circa 10.000 riqualificati. 
Abbiamo cercato di informare al meglio il personale perché coscientemente potesse usare gli strumenti di pressione – da noi forniti - prima di ulteriori sacrifici:

 RICHIESTA DELLE ATTIVITA’ LAVORATIVE - BLOCCO DELLE MANSIONI - LETTERA DI RICHIESTA AL MINISTRO - INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

 E, PER ULTIMO, ABBIAMO TRACCIATO UNA CHIARA PROPOSTA (7 GIUGNO U.S.).

 “Riteniamo che il problema possa essere affrontato efficacemente attraverso la combinazione di due accordi:

1.      uno col vertice delle Agenzie e del Dipartimento delle Politiche Fiscali, come già accaduto per accordi a stralcio del contratto integrativo – in cui i vertici dell’amministrazione assumano chiari impegni presenti e futuri rispetto alla questione dell’ordinamento professionale (e quindi sulla posizione degli attuali riqualificati);

2.      uno successivo, con il Governo, in cui, sull’ordinamento professionale, possa essere concordato un atto di indirizzo per prossimi contratti come già accaduto in passato (ultimo quello del 4 febbraio 2002).”

 AVEVAMO CHIESTO L’APERTURA DI UN PRIMO TAVOLO DI
TRATTATIVA SULL’ORDINAMENTO

 IERI L’AMMINISTRAZIONE HA
 
ACCETTATO DI APRIRE TALE TAVOLO

 NON AVEVAMO SCIOPERI DA REVOCARE, NE’ FACCE DA SALVARE

  NON CI SERVIVA FIRMARE UN VUOTO ACCORDO
PUR SE PROCEDE IN QUELLA DIREZIONE

Per ora ci basta prendere atto che, nonostante gli strani tentativi di emarginazione – vedi i tavoli separati - si procede nella direzione da noi tracciata. Invitiamo quindi i nostri delegati, lavoratrici e lavoratori, i delegati RSU (di qualsiasi sigla) a continuare – ed accentuare - l’ottimo lavoro di pressione fin qui effettuato.

ABBIAMO TRACCIATO UN PERCORSO – SIAMO DETERMINATI A PUNTARE DIRITTI AL RISULTATO FINALE - OGNI STAZIONE INTERMEDIA E’ SOLO UN RALLENTAMENTO…

NON CI INTERESSA, NON SERVE ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI