CI MANCHEREBBE…

OGNUNO HA IL DIRITTO DI NON PROTESTARE CONTRO IL RISCHIO DI SMANTELLAMENTO DELLA FUNZIONE PRIMARIA DEGLI UFFICI DELLE ENTRATE

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Il Salfi Liguria, nel grottesco tentativo di rimediare a quella che, secondo noi, è una imperdonabile gaffe, la mancata sottoscrizione di una lettera, firmata da tutti gli altri sindacati, di protesta verso derive “ristrutturative” degli uffici delle Entrate, ha deciso di scrivere, per rispondere ad un nostro comunicato a riguardo, una nota contro le RdB infarcita di inesattezze e calunnie. Solo per questioni di stile e per non infierire su chi scrive, vogliamo limitarci ad alcune precisazioni, documentabili, ed evitare il ricorso all’autorità giudiziaria. 

La RdB Liguria, che, a seguito di un ragionamento fatto con tutte le sigle sindacali (compreso il SALFI), aveva ricevuto il mandato di stendere la lettera l’ha inviata al Salfi il giorno 7 marzo, alle ore 8:01, ricevendo da esso la firma di adesione il giorno stesso, alle ore 21:47. Il giorno 10 marzo, alle ore 19:47, poco prima che venisse inviata, il SALFI ha ritirato la firma dalla lettera. Quindi, quando afferma che aveva deciso di non firmare, non da una corretta descrizione dei fatti. 

Nessuno (meno che meno noi) ha intenzione di negare il diritto a chicchessia di non essere d’accordo.

Il SALFI, quindi, per quanto ci riguarda, ha tutto il diritto di non volere chiedere chiarimenti, o di non prendere posizione, rispetto alle preoccupazioni dei colleghi, non certo ingenerate da RdB, ma da un processo che, a prescindere dalla sua immediata applicabilità in Liguria, è un dato di fatto. 

Resta strano che un delegato sindacale di livello regionale partecipi a tre incontri sull’argomento con gli altri sindacati, sottoscriva un documento unitario e, dopo ben 70 ore, cambi idea e ritiri la propria firma. Per la stima che avevamo per quel delegato abbiamo pensato che fosse stato obbligato a farlo, vista la strana coincidenza della visita, nel frattempo, del nazionale del SALFI, Callipo, che ci risulta, ma questo non siamo in grado di documentarlo, sia andato a far visita al Direttore Regionale. Ci eravamo sbagliati e chiediamo scusa. Il regionale del Salfi ha deciso di sua sponte di cambiare idea! Bene. Ora lo sappiamo. 

Per dovere di cronaca, tra le inesattezze che ci sono state vomitate addosso c’è un riferimento alla questione riqualificazione. Basti qui ricordare i 5 numeri di “Speciale Riqualificazione” inviati nel mese di maggio 2002, culminati con la nostra proposta, il 6 giugno 2002. Confrontatela con il parere dell’Avvocatura di Stato, dell’11 luglio 2002, e con l’accordo del 18 luglio 2002… vi renderete conto di chi ha cercato con insistenza la salvaguardia della riqualificazione nonché il giusto inquadramento professionale per tutti… (potete trovare tutti i documenti sul nostro sito). 

Infine per quanto riguarda i biechi risultati che siamo accusati di perseguire, la lettera sottoscritta in Liguria da tutti i sindacati, meno il SALFI, ha certamente contribuito a bloccare le iniziative di “riorganizzazione” che stavano partendo in diverse regioni e ad ottenere una riunione nazionale di chiarificazione sulla questione (che si terrà il 25 marzo p.v.) nonché la costruzione dell’unità sindacale su contenuti (a noi cari da anni) di rilancio del ruolo sociale del lavoro dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate contro ogni rischio di smantellamento. Se questo è un bieco risultato, bene, noi perseguiamo biechi risultati. 

Roma, 19 marzo 2003

Esecutivo Nazionale RdB-PI Finanze e Agenzie Fiscali