ESSERCI,
O NON ESSERCI?
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Sentiamo
la necessità di fare una riflessione e di sottoporla a tutti coloro che
avranno la voglia di leggerla. Recentemente due episodi, uno di carattere
contrattuale, l’altro di carattere più generale, hanno incrociato il
nostro agire sindacale. Il Salfi della Liguria afferma il suo diritto
a non sottoscrivere una lettera in cui tutti gli altri sindacati
esprimevano preoccupazione, disagio e contrarietà verso il processo (che
sembra sempre più avanzato) di svuotamento del ruolo dello stato
nell’ambito della fiscalità. Ricordiamo
che Stato dovrebbe imporre il pagamento delle tasse, l’equità di tale
pagamento e la proporzionalità dello stesso sulla base dei redditi (lo
dice la Costituzione). Svuotando di funzioni il lavoro dei dipendenti
dell’ex ministero finanze, di fatto, si potrebbe arrivare al punto di
metterlo a rischio, oltre che, naturalmente, creare una ricaduta diretta
sul sistema di salvaguardia sociale e meno diritti per tutti. Un nostro iscritto,
e, temiamo, non solo uno, afferma il suo diritto a non partecipare
a scioperi o iniziative di lotta contro la guerra. Ma i risultati delle
iniziative degli ultimi anni riflettono, per i più, l’affermazione del
diritto a non partecipare a scioperi o iniziative sul
contratto,rivendicazioni salariali e diritti più elementari, a non
partecipare alle assemblee, all’attività sindacale quotidiana… SONO
CERTO POSIZIONI LEGITTIME, MA CHE, SECONDO NOI, INVITANO A RIFLETTERE
SOPRATTUTTO CONSIDERANDO CHE: IL
68 % DEI DIPENDENTI DELLE AGENZIE FISCALI AFFERMANO IL LORO DIRITTO A
NON ESSERE ISCRITTI AD ALCUN SINDACATO. LA
RIVENDICAZIONE DEL DIRITTO A NON FARE, A NON ESSERCI, Questo
offre spazio ai pochi che, indisturbati, invece, fanno. Ed i risultati si
vedono! La
risposta non può essere che i sindacati sono tutti uguali. Perché così
non è! L’iscrizione
alle RdB non è una semplice delega. Roma,
21 marzo 2002 Esecutivo Nazionale RdB-PI Finanze e Agenzie Fiscali |