AGENZIE. 
IL SOGNO FINI’… 
E IL RISVEGLIO FU’ TERRIBILE!

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Ogni anno le Agenzie sottoscrivono un contratto con il Ministero, una convenzione in cui sono contenute le linee di comportamento dell’Agenzie, gli obiettivi che queste devono perseguire, le modalità di costituzione dei fondi garantiti in caso di raggiungimento degli obiettivi, le modalità di gestione degli stessi…questo contratto è oggetto di confronto tra Agenzie e sindacati… 

Lasciando ad altro documento gli approfondimenti su quanto ciò rappresenta, dal punto di vista politico e da quello economico, peraltro già, in parte, rilevabile dalla lettera allegata, sottoscritta da tutti i sindacati, qui vogliamo sottolineare che la bozza sulle Convenzioni 2003 per le Entrate, la prima di cui si è discusso, il 25 marzo u.s., conferma tutti i dubbi e le perplessità che le RdB, isolate da chi descriveva le Agenzie come un paese del Bengodi, da anni sollevano (anche quando il Ministro era Del Turco, e non Tremonti).

Nessuna soluzione agli annosi problemi di perequazione, pochi fondi, un forte condizionamento, in negativo, del “prossimo” contratto delle Agenzie, uno svuotamento di ruoli e funzioni, la riduzione dei sindacati ad un ruolo di gestori tecnici… tanto per citare i più macroscopici effetti. 

La situazione è di estrema gravità. Tutti i sindacati, molti dei quali, secondo noi, in evidente imbarazzo nel dover ammettere di “aver sbagliato” le proprie valutazioni e di aver aperto le porte ad un processo che nulla di buono riserva a dipendenti e cittadini, hanno sottoscritto una lettera di protesta al Ministro. 

Benvenuti a bordo. Le RdB, sperando in una genuina, e definitiva, inversione di tendenza dei “colleghi” sindacalisti, li invitano a non limitarsi a questa lettera, ma a essere conseguenti nei fatti quotidiani, costruendo con noi, che su questo piano siamo sempre stati presenti, in ogni posto di lavoro, iniziative di lotta per contrastare la deriva che ci troviamo di fronte.


Le scriventi OO.SS., preso atto dell’articolato dello schema di Convenzione 2003 Ministero – Agenzia delle Entrate, illustrato nell’incontro del 25.03.2003, esprimono forti preoccupazioni sul disposto dell’art. 3, dove prevede l’attribuzione di una parte rilevante della quota incentivante quale esito della riscossione derivante dall’attività di accertamento (c.d. due per cento), preoccupazioni acuite dalla considerazione che l’operazione condono avrà riflessi sulle entrate non solo per l’anno in corso ma anche per i successivi.

Tale meccanismo, giustificato nel passato dalla necessità di incentivare l’azione di contrasto al diffuso fenomeno dell’evasione fiscale, oggi non appare più in grado di soddisfare il fabbisogno di risorse economiche, garantendone un costante flusso, per la remunerazione della crescente professionalità e dei maggiori carichi di lavoro che si richiedono sempre più ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.

Inoltre, l’attuale sistema di incentivazione non tiene in alcuna considerazione la consistente attività di assistenza rivolta al contribuente, che pure rappresenta un’azione rilevante e per di più strategica per l’Agenzia, perché diretta a favorire il più possibile la spontaneità del pagamento delle imposte.

Si aggiunge, altresì, che anche l’ulteriore quota di risorse incentivanti, commisurata al 5 per cento dello stanziamento a titolo di oneri di gestione, oltre ad essere aleatoria in quanto rispondente a dinamiche di costi variabili non direttamente correlati ai costi del personale, non appare sufficiente tenuto conto delle continue azioni di contenimento degli oneri medesimi, in considerazione della necessità di provvedere, senza ulteriori ritardi, con la stipula del CCNL delle Agenzie Fiscali alla rivalutazione del trattamento economico fisso e ricorrente del personale ed a procedere negli indispensabili interventi sull’ordinamento professionale, più volte sollecitati e mai attuati.

Il tutto mentre permangono nell’articolato di Convenzione illustrato alle scriventi nel corso della riunione, tutti gli altri elementi di criticità già denunciati dalle OO.SS in occasione della concertazione svoltasi per l’esame delle Convenzioni anno 2002, relativi ai tempi di erogazione alle Agenzie della quota incentivante, prevista addirittura per il secondo semestre dell’anno successivo allo svolgimento delle attività ed al raggiungimento degli obiettivi.

Tali meccanismi in definitiva si dimostrano  del tutto insufficienti per riconoscere al personale, con il sopraccitato  primo specifico CCNL del comparto Agenzie Fiscali e con i successivi  Contratti integrativi, quote significative di salario aziendale legate alle professionalità ed alla peculiarità delle funzioni svolte.

Alla luce di quanto sopra, le scriventi OO.SS. chiedono alle SS.LL un autorevole intervento volto a modificare l’impianto della Convenzione nella parte riferita agli incentivi al personale, al fine di soddisfare le forti aspettative economiche che il modello agenziale ha generato.

In assenza di concreti segnali, le scriventi valuteranno la ricorrenza dei presupposti per dichiarare lo stato di agitazione e le ulteriori conseguenti azioni.

Roma, 26 marzo 2003 

CGIL FP

CISL FPS

UIL PA

UNSA/SALFI

FLP

RDB

CISAL

Serio

Silveri

Cefalo

Imparato

Patricelli

Adornato

Monetti