Agenzia del Territorio

Lavoratori a tempo determinato e 
smantellamento dell’Agenzia

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Si tratta di 1549 dipendenti. Sono ex Lavoratori Socialmente Utili con contratto a scadenza 31/12/2003. La diffusione territoriale del fenomeno, e la percentuale di incidenza sui lavoratori complessivi, è la seguente:

 

REGIONE

LTD

Dipendenti

Perc.

Abruzzo

32

390

8,21%

Basilicata

0

161

0,00%

Calabria

92

357

25,77%

Campania

157

903

17,39%

Emilia Romagna

115

602

19,10%

Friuli V.G.

44

264

16,67%

Lazio

301

1.288

23,37%

Liguria

39

376

10,37%

Lombardia

157

923

17,01%

Marche

55

325

16,92%

Molise

0

157

0,00%

Piemonte

121

668

18,11%

Puglia

123

769

15,99%

Sardegna

64

394

16,24%

Sicilia

80

1.133

7,06%

Toscana

61

763

7,99%

Trentino A.A.

0

22

0,00%

Umbria

11

191

5,76%

Valle D’Aosta

7

42

16,67%

Veneto

90

640

14,06%

TOTALE

1549

10.368

14,94%

Non si non rilevare che i Lavoratori a Tempo Determinato incidono in maniera non residuale sul numero complessivo dei dipendenti dell’Agenzia.

Il fenomeno diviene ancora più rilevante se andiamo a vedere i dati scorporati per ufficio. Troveremo 23 uffici in cui l’incidenza è superiore al 20%. Roma (51,39%), Cosenza (46,09%), Pesaro (39,44%), Torino (37,63%), Ravenna (36,84%), Varese (34,94%), Ferrara (31,15%), Napoli (29,23%), Novara (28,36%), Mantova (27,78%), Cremona (26,09%), Brindisi (25,40%) e Sondrio (25,00%) sono i casi più eclatanti, e dimostrano quanto il fenomeno non sia circoscrivibile ad aree definite.

E’ chiaro quindi che NON ci troviamo di fronte ad un caso di assistenzialismo ma a un caso di sfruttamento del personale, in cui l’azienda non assume e fa fronte alle proprie esigenze organizzative con l’(ab)uso di professionalità a cui vengono garantite solo incertezza e mancanza di diritti.

 In diverse occasioni, con comunicati e in assemblea, abbiamo sottolineato quanto, secondo noi, questo problema non fosse circoscrivibile ai “poveri ragazzi” (purtroppo, ormai non più tanto) obbligati a lavorare a tempo determinato.


Avere un’azienda che si regge sull’apporto necessario di lavoratori a tempo determinato, è significativo della volontà di non investire in maniera stabile in tale azienda. In un momento in cui si parla di Fondazioni, in un momento in cui il Governo, per tramite delle Convenzioni con l’Agenzia, non fornisce adeguati investimenti per il rilancio del ruolo pubblico che ricopriamo, è significativo della volontà di fare andare quella struttura ad esaurimento. E’ significativo della volontà di far sparire l’Agenzia del Territorio.

 

Oggi, più che mai, la lotta deve essere per l’assunzione dei Lavoratori a Tempo Determinato
deve essere per l’equiparazione completa dei diritti
 

Oggi, più che mai, la lotta deve coinvolgere tutti

 

OGGI CHIEDIAMO A TUTTI I COLLEGHI DI RAGIONARE ATTENTAMENTE SU QUANTO CONTENUTO IN QUESTO COMUNICATO. CHIEDIAMO A TUTTI GLI LTD DI CONTATTARE I NOSTRI DELEGATI LOCALI O NAZIONALI. VOGLIAMO COSTRUIRE UN FORTE FRONTE COMUNE

NELLA LOTTA LE RdB C’ERANO, CI SONO E CI SARANNO. 

RAFFORZATECI E LA VINCEREMO INSIEME.

Roma, 9 aprile 2003

Esecutivo Nazionale Finanze e Agenzie Fiscali